"Possiamo conoscere i vostri nomi?" Domandò Sirius con cortesia quasi si trovasse a bere un thè con un'allegra compagnia.
"Ci sono domande ben più importanti a cui volete risposta, non è vero, Piumadoro?" Chiese la donna con voce bassa e leggermente roca.
Star spalancò gli occhi, James fece un passo avanti come per proteggerla mentre Sirius e Remus passavano lo sguardo dalla donna alla loro amica sbalorditi, ma la ragazza si riprese in fretta e un angolo della sua bocca salì in alto imitando il ghigno strafottente di Sirius. "Tu mi conosci?" fece allora.
"Non è la domanda giusta." Replicò la donna, spostandosi una ciocca dei suoi capelli lunghi, ricci di un marrone così scuro da apparire nero.
Star sospirò spazientita. "Io sono venuta qui per sapere chi sta dietro i rapimenti. Siete stati voi? Chi sei tu?"
La donna si alzò in piedi lentamente come se avesse tutto il tempo del mondo. "Tu sei venuta qui per sapere chi sei tu."
"Lei sa chi è! E' mia sorella, ok? E questo le basta, la sua storia, la sua identità è incominciata il giorno in cui ha trovato noi, ce lo ha detto." Saltò su James con coraggio.
"Jame..." Mormorò la ragazza posandogli una mano sul petto per farlo indietreggiare, suo fratello la fissò stupito.
"Quindi deduco, che tu sia quello coraggioso ma stupido..." Commentò la donna dopo aver sollevato un diario nero dal tavolo e aver percorso la pagina con un dito fermandosi in un punto apparentemente ben preciso. "...con un alta stima di sé, sopravvalutate doti di giocatore di Quidditch... devo continuare?"
James strinse i pugni conficcandosi le dita nei palmi.
"Ti prego di non parlare così della mia famiglia." Sbottò Sirius glaciale.
"Oh, ma sentilo il principino. Non ho alcun motivo per insultarti, il tuo cognome è già una condanna vivente."
"Me ne sbatto di me, ma non puoi parlare così a loro e sperare di passarla liscia..." Cominciò ad infuriarsi il ragazzo dagli occhi grigi.
"Felpato." Lo richiamò Remus utilizzando il suo soprannome per chissà quale teoria nella sua testa.
Gli occhi della donna passarono da Sirius a Remus con decisione, eppure il suo sguardo cambiò, i ragazzi se ne accorsero, la malizia era scomparsa e al suo posto c'era qualcosa di molto simile alla compassione. Era possibile? "Tu, tu sei decisamente il mio preferito."
Remus deglutì sostenendo però quegli occhi marroni terribilmente scuri, quasi neri.
"Hai, finito?" Attaccò Sirius.
"Si, bene. Ti presento la mia famiglia, oh, vedo che la conosci già... quindi passiamo oltre... tu sai chi siamo, noi non sappiamo chi siete, mi pare abbastanza svantaggioso anche il fatto che voi sapete dove siamo, quindi ora potremmo avere qualche risposta?" Domandò Star in un tono indecifrabile tra la gentilezza e il più spudorato sarcasmo.
"Tu vieni qui, nella mia città, nel mio palazzo, nella mia vita e pretendi risposte? Tu, che ci accusi e ci giudichi?" Il tono della donna era cambiato ma, se per il suo sguardo avevano avuto dubbi di un animo che poteva provare calore, questa volte non ne avevano.
"Bene, perfetto ... allora combattiamo, sono pronta!" Si fece avanti Star ignorando le mani dei suoi amici che cercavano di trattenerla.
La donna rise ancora. "No."
La ragazza indicò il tavolo tra loro con un dito e poi con un gesto rapido della mano lo fece volare di lato. "Ops, il tavolo è 'accidentalmente' volato via." Commentò poi usando le dita per virgolettare la parola "accidentalmente".
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Si cambia all'improvviso - 3° anno
FanfictionI malandrini tornano ad Hogwarts per il terzo storico anno. Riusciranno a non raderla al suolo? Questo sarà un anno particolarmente movimentato. Tanti segreti verranno svelati....