Rosso e Oro

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"Direi che può bastare. Siete stati grandi!" Jordan batté le mani un paio di volte e poi scese a terra subito imitato da tutta la squadra. "Bene, la partita è domani e noi dobbiamo tutti essere al meglio. Cercate di dormire e giuro che non verrò svegliarvi in piena notte dato che Star mi ha caldamente consigliato di evitarlo se voglio che siate riposati e rilassati. Il nostro vero nemico domani non sono i Tassorosso ma i Corvonero i quali sono a 470 punti e noi solo a 400 dobbiamo realizzarne abbastanza da superarli e quindi arrivare alla coppa, tutto qui. Possiamo farcela."


"E' un'idea di Star quella di far passare la partita di domani come una cosa che siamo perfettamente in grado di gestire al meglio?" Chiese Malcolm sorridente.


"Si..." Sbuffò Jordan. "Sarai un capitano migliore di me il prossimo anno." Commentò poi rivolto alla ragazza.


"Non sarò mai un capitano! Troppa pressione, troppe responsabilità! Tu sei stato fantastico e vedrai che andrà bene. Faremo fatica senza di te il prossimo anno, senza tutti voi..." Replicò Star battendogli una mano sulla spalla.


"Andiamo a cambiarci prima di scoppiare tutti in lacrime..." Borbottò Greg.


"Si meglio!" Sirius si avviò per primo verso gli spogliatoi.


La squadra bella pulita ripose le scope nella rimessa e si allontanò dal campo di Quidditch certo che l'indomani sarebbe stato il giorno più bello. Quello in cui far vincere la Coppa a Jordan che se lo meritava come capitano e come studente dell'ultimo anno, se lo meritavano anche Robin, Malcolm e Greg e James, Star e Sirius erano più che decisi ad ottenere quella coppa.




.................



Il mattino seguente mentre il sole primaverile splendeva tiepido sul parco di Hogwarts le squadre di Tassorosso e Grifondoro scesero in divisa a fare colazione acclamati dalle loro rispettive Case. Vista al situazione, ovviamente, i Corvonero tifavano tutti per Tassorosso mentre i Serpeverde tifavano per loro stessi, cosa inutile dato che ormai, avendo totalizzato solo 330 punti, erano completamente fuori gara.


Al tavolo di Grifondoro Jordan farfugliava nervoso tra sé e sé. "Bella giornata direi, se il sole non ci acceca, ma il sole non ci accecherà, bisogna essere positivi, vero? Però potremmo sempre beccarci un casino di Bolidi in faccia e morire dissanguati e quel che è peggio è che perderemmo... noi perderemo! No! Devo essere positivo, abbiamo degli ottimi Battitori, si insomma, proprio bravi, al massimo potremmo perdere per i troppi goal, no, no... ho un bravissimo Portiere, si... e dei bravi Cacciatori... forse non prendiamo il Boccino... ma che dico?! C'è James Potter!"


"Eccomi qui!" Esclamò James alzandosi in piedi e passandosi la mano tra i capelli. Jordan lo fissò come in estasi.


"Vorrei dire qualcosa per smontare mio fratello, ma così facendo demolirei Jordan, e non mi sembra giusto... per niente." Borbottò Star stiracchiandosi tranquilla.


"Già..." Concordò Sirius. "Non vedo l'ora di giocare, ci siamo veramente allenati moltissimo..." il ragazzo fu interrotto dal capitano di Serpeverde che si fece avanti allegramente e andò a stringere la mano a Jordan per fargli i suoi migliori auguri. Tutti rimasero immobili e stralunati per qualche attimo mentre i Cacciatori di Serpeverde battevano incoraggianti sulle spalle di Greg e Robin. James fece per alzarsi ma una ragazzina di Tassorosso gli finì contro facendogli cadere gli occhiali e poi lo guardò terrorizzata prima di correre via, li raccolse un ragazzo di Corvonero porgendoli nuovamente al proprietario sussurrando: "Buona fortuna.".


Era tutto così terribilmente strano che la squadra era ancora un po' frastornata quando si diresse verso il campo. Indossarono le loro uniformi e poi Jordan attese che Star li raggiungesse per fare il suo discorso.

Si cambia all'improvviso - 3° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora