Vendettaaaaaa

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Star si svegliò il lunedì mattina tra le braccia di James e presto si accorse che il sole era piuttosto alto nel cielo, anche con le finestre chiuse e le tende leggermente tirate riusciva a percepire quanto l'aria profumasse di primavera. Baciò sulla fronte suo fratello e prese un profondo respiro. "Siamo in RITARDO!" Urlò.


I risultati furono molteplici: James sobbalzò un po' e si posò le mani sulle orecchie dichiarando fuori uso per la vita il suo apparato uditivo. Remus saltò giù dal letto accasciandosi subito dopo con un infarto in atto. Peter rotolò semplicemente sul pavimento come un corpo morto. L'unico in piedi era Sirius; la bacchetta sfoderata lo rendeva stranamente minaccioso a dispetto dell'abbondante porzione di boxer bianchi a cuori rossi che spuntava oltre il bordo dei suoi pantaloni semi calati, in più il ragazzo doveva aver patito molto il caldo come ogni notte infatti non indossava la maglia. "Chi Belladonna quando?" Borbottò convinto di aver detto qualcosa di senso compiuto.


Star rise osservandolo. "Tranquillo, stiamo tutti bene."


"Ah, ok." Sbadigliò lui, in un attimo la ragazza gli fu addosso tenendogli aperta la bocca con entrambe le mani e scrutandovi all'interno.


"Star?" Chiese James perplesso.


Sirius sentiva il corpo della ragazza aderire al suo e ancora confuso dal sonno cercò di capire perché lei gli passasse le dita sui denti.


"Hai dei canini stupendi! Sono così appuntiti!" Mormorò Star.


Suo fratello rise di cuore. "Sorellina, te ne sei accorta solo ora? Comunque sarebbe meglio se adesso ti staccarsi da lui, infondo è sempre un maschio e tu non indossi niente sotto la maglia.


Toccò a Sirius ridere. "Si, lo sento. Ormai ci ho fatto l'abitudine." Replicò, poi afferrò la ragazza per la vita caricandosela sulla spalla come un sacco e ignorando le urla di lei che inneggiavano alla sua morte lenta e dolorosa la gettò infine sul letto di James che incominciò a farle il solletico.


"Ragazzi!" Li bloccò Remus con tono deciso, probabilmente era già da un po' che cercava di richiamarli all'ordine. "Star ha ragione siamo già molto in ritardo."


"Giusto!" La ragazza balzò in piedi abbracciando l'amico. "Non volevo farti prendere paura! Mi dispiace!" Il ragazzo divenne fucsia e Sirius tossicchiò.


"Sei sempre nuda, ti ricordo." Commentò James ridacchiando.


Star sbuffò. "Non sono nuda! Indosso una maglia. Che noia! Così sono nuda..." Rapida come un fulmine si sfilò gli abiti. Remus serrò gli occhi e trattenne pure il respiro chissà per quale motivo, James e Sirius la fissarono mentre correva da una parte all'altra della stanza.


"È sempre un bello spettacolo." Commentò Sirius tranquillo.


"Già... Peter!" Gridò James allarmato afferrando il suo lenzuolo e ponendolo, con l'aiuto di Sirius, tra sua sorella e il loro grassoccio amico il quale stava giusto ora resuscitando dal pavimento.


"Ma che...?" Chiese quello confuso inquadrando pian piano il lenzuolo teso che lasciava intravedere lunghe e perfette gambe nella parte inferiore e da sopra esso sbucava la testa piena di capelli neri sparsi in onde naturali.


"Buon giorno Peter!" Esclamò lei.


"Star, vestiti. Gli farai venire un collasso così." Insistette James.


"O un erezione." Constatò Sirius ridendo della faccia imbambolata di Peter.


"Sirius!" Gridò la ragazza scandalizzata e in men che non si dica indossava di nuovo il suo pigiama.

Si cambia all'improvviso - 3° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora