Ancora tu

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EMMA/

"Per sapere come stai ho corrotto un'infermiera facendole gli occhi dolci,lo sai che nessuna resiste ai miei occhi magnetici,o forse qualcuna  sí,e non sai che fastidio mi da.Ti auguro buona guarigione,piccola Emma.Spero tu stia meglio.Spero tu sia felice.

PS: in realtà all'infermiera avevo detto inizialmente che sei mí sorella ,ma non m'ha creduto! 😄
M."

L'infermiera che mi ha dato questo bigliettino é sparita appena mi sono messa a leggerlo,aveva un sorrisino stampato in faccia .Ancora una volta il suo fascino ha colpito.Scuoto la testa mentre lo rileggo una seconda volta.É scritto a penna,probabilmente una bic blu,la penna con la quale scrive sempre i suoi pezzi ,non so perché so questa cosa,me ne sono resa conto nelle molteplici volte in cui l'ho spiato in quei giorni di preparazione al serale,quando non mi era permesso far lezione con lui o semplicemente vederlo,chiedevo a Maria di stare in regia,me ne stavo in un angolino ad osservare tutti quegli schermi e mi fermavo solo su uno.Solo su un viso.Solo su lui.Ipnotizzata,col sorrisino sognante come l'infermiera appena uscita dalla camera. Ricalco col dito l'inchiostro blu,dalla calligrafia avrà scritto di fretta.Quando é passato di qua?Quando c'era Fabio ?perché non é entrato?Teme Fabio? Codardo. O forse semplicemente accetta la realtà dei fatti,accetta Ludovica nella sua vita.Se la fa andare bene come io mi faccio  andare bene Fabio.Fabio c'è sempre stato nonostante tutto.Lui no,lui va via sbattendo porte e poi ritorna con la coda fra le gambe e poi va via di nuovo come se niente fosse successo.Mi destabilizza .Mi prende il cuore e ci gioca a bowling.Mi tiene testa e nella maggior parte dei casi vince pure.Cos'era quel biglietto?una resa?un arrivederci?un addio?Quella complicata dovrei essere io,Mattia.Le donne solitamente si riempiono di pippe mentali,non gli uomini.Gli uomini sono bianco o nero.Dentro o fuori.Lui no,lui ha un piede dentro ed uno fuori.Lui sta con un piede nella vasca e uno sul pavimento .Non lo vedo da tanto tempo,avrei voluto vederlo.Magari non mi avrebbe fatto nessun effetto,magari io non sono come l'infermiera .Magari io sono già abituata ai suoi occhi.Vieni qui Matti,vieni qui e fammi vedere se provo qualcosa per te,e fammi capire cosa,anche non l'hai capito nemmeno te.Poso il bigliettino sul comodino,accanto ai girasoli che mi ha portato Fabio poco fa. Decido di dormire,chiudo gli occhi come se avessi avuto una giornata di lavoro intensa,e invece non ho fatto nulla,sono così stanca,così debole.Scivolo con la schiena sui cuscini cercando una posizione comoda ma sento bussare,anche se la porta é semiaperta .
"Piccola,dormi?"
"Fabio,no..vieni"
É strano come le stesse parole risuonino diversamente di persona in persona."Piccola" non mi suona così bello quando lo dice Fabio.
Fa il giro del mio letto sorridendomi e posiziona una sedia accanto al comodino,prima di sedersi nota il bigliettino ed io avrei voluto avere la lucidità di metterlo dentro il cassetto.Mi irrita che legga,non leggere,non leggere.
Prende il bigliettino in mano e lo gira
"E questo?"
"Me l'ha portato un'infermiera "
Dico quasi acida,non devo darti spiegazioni .
"M?quel rapper invaghito di te ?"
"M sta per Mattia...posalo dentro al cassetto per favore.."
Ed invece lo legge,vedo le sue labbra aprire e chiudersi mentre legge sottovoce,quasi divertito.
"Fabio ti ho detto posalo"
"non posso leggere?"
"Lo stai già facendo!"
Alzo la voce infastidita e nervosa .
"Cosa é successo fra voi due?"
"Niente"
Non lo guardo più,ho la faccia girata e vorrei solo che andasse via ,voglio stare da sola.
"Non credo che non sia successo niente"
"Non sono cazzi tuoi"
"Sono cazzi miei se è successo qualcosa durante la nostra frequentazione ..."
Mi guarda fisso mentre io continuo a fissare la porta come ad invitarlo ad uscire.
"Non dici nulla Emma?"
"Cosa dovrei dirti?"
"É successo qualcosa con Mattia mentre stavamo insieme?"
Si alza dalla sedia lentamente,cercando un segno sulla mia faccia che non arriva,la bocca é serrata e sento la frequenza cardiaca accelerata,come quando mi sono sentita male,non voglio risentirmi male.
"Fabio,possiamo parlarne dopo?Non mi sento bene,ho bisogno di dormire"
"Non hai risposto alla mia domanda,si dice che chi tace acconsente...quindi é come penso io? Emma ,parlami"
Mi gira prepotentemente il viso verso lui,con la mano sul mio mento.Il petto mi fa quasi male mentre il viso é ancora assente .
"Dimmi cosa é successo fra voi"
"Non è successo nulla"
Dico piano.
"Vai via,per favore,ne parliamo più tardi,non so come altro dirtelo"
"Dimmi solo si o no"
"Fabio,non sto bene come cazzo te lo devo dire?non ne possiamo parlare con calma dopo cazzo??"
"Non agitarti,Emma ho solo chiesto.."
Si difende,ma i miei occhi da assente diventano infuocati e sofferenti,voglio alzarmi per sbatterlo fuori da questa stanza ma non ho le forze nemmeno di stare seduta sul letto,il cuore accelera sempre più e sono costretta a portarmi le mani sul petto, ansimo, l'ansia sta risalendo ma continuo a urlargli contro mentre gli occhi infuocati diventano sempre più lucidi di rabbia,di sofferenza e di paura .Tolgo la mia mano sul mio petto per portarla su un suo braccio,lo spingo con la poca forza che ho sotto i suoi occhi increduli e stupiti .
"Vai via,voglio stare da sola!lo capisci?come te lo devo dire?"
Comincio a singhiozzare,ho paura di avere un altro cedimento,mentre lui smette di parlare e comincia lentamente a camminare intorno al mio letto,alza lo sguardo verso la porta e non cammina più.Si blocca tra l'incredulo e il disgustato.
"Hai sentito cosa ti ha detto? Ti ha detto di andare via,te ne vai o vuoi farla stare ancora male?"
Mattia sulla porta,con aria di sfida verso Fabio.

Ho un'ansia che arrivi tardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora