Capitolo 2

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Levi's Pov

Guardo l'ora, quel moccioso è già in ritardo di dieci minuti e io non sopporto quando qualcuno dei miei attori o dei miei dipendenti arriva in ritardo ancora prima di iniziare le prove. Sospiro e bevo un sorso del mio the, completamente senza zucchero e bello caldo, esattamente come piace a me; tengo la tazza ben salda fra le mani, in modo da riscaldarmele, prendo il giornale di oggi e inizio a sfogliarlo senza leggere le notizie che mi sembrano così noiose. Qualche minuto più tardi sento bussare alla porta, poco dopo si apre e due figure entrano nella stanza. Io li guardo attentamente, per prima è entrata una ragazza dai capelli neri, dello stesso colore dei suoi occhi, abbastanza alta e vestita con un completo elegante grigio. Subito dietro di lei c'è un ragazzo, un meraviglioso ragazzo. Magro e slanciato, con dei bellissimi occhi verdi, dello stesso colore dello smeraldo, che riflettono varie emozioni, tra cui riconosco l'agitazione, la felicità e molto probabilmente anche l'eccitazione, le sue gote sono leggermente arrossate e ha i capelli castani leggermente spettinati. Fisso per vari secondi il ragazzo, che se ne accorge e dopo poco abbassa lo sguardo arrossendo; sapevo che era un bel ragazzo ma non mi sarei mai immaginato che fosse così...come dire?...perfetto, sì perfetto è il termine giusto per definirlo; lo fisso per vario tempo fino a quando la ragazza che è con lui tossisce per attirare la mia attenzione, si accomodano su due poltrone di fronte alla mia scrivania e incominciamo a parlare.

Eren's Pov

Sono seduto in macchina, osservo il paesaggio scorrere fuori dal finestrino e tiro un sospiro. Fare quell'incontro con Levi è stato davvero noioso, esattamente come immaginavo; con Mikasa hanno parlato tutto il tempo del copione, della parte che avrò e delle prove, che inizieranno domani. Levi sembrava quasi annoiato e scocciato di vederci, ci ha anche offerto un the completamente senza zucchero che per poco non sputavo. Alla fine è stato esattamente come me l'aspettavo, è un uomo distaccato e freddo e non mi piace proprio per niente, mi sembra molto altezzoso e questo suo lato mi da sui nervi; intanto che ci penso mi vengono in mente i suoi occhi color del ghiaccio, così misteriosi, paralizzanti e diffidenti, però sono di un colore così bello, anche se mi mettono un po' di soggezione li trovo meravigliosi, così seri ma anche così perfetti...senza che me ne sia accorto siamo già davanti a casa mia, Mikasa aspetta che io scenda dall'auto, per poi dirmi "Eren più tardi ti scrivo una mail con i tuoi programmi per questa settimana e quelli riguardo a questo spettacolo" Io annuisco, la ringrazio velocemente ed entro in casa. Chiudo la porta e mi lascio cadere dietro la porta, prendendo un respiro profondo chiudo gli occhi "finalmente a casa!" rimango seduto così per vari minuti, poi decido di alzarmi, solo per buttarmi sul letto qualche istante dopo. Mi addormento di colpo, senza vestirmi e senza mangiare e stranamente non faccio nessun incubo; è una notte priva di sogni, si può dire che sia una notte tranquilla e quando mi sveglio la mia stanza è invasa dalla luce del sole. Rimango sdraiato alcuni minuti, attorno a me c'è solo silenzio, mi sento stranamente rilassato e riposato; mi metto a sedere e mi stiracchio. Mi sento riposato e rilassato come non mi capitava da tanto tempo, quasi non mi ricordo più quand'è stata l'ultima volta. Mi alzo e apro la finestra, c'è un bel sole caldo che mi riscalda nonostante le temperature siano molto basse. Socchiudo gli occhi e sorrido, rilassandomi completamente, mi lascio riscaldare dai caldi raggi di sole, intanto che il vento freddo mi accarezza il volto e si intrufola tra i miei capelli. Rimango immobile così per vari minuti; a malincuore mi stacco dalla finestra e vado in cucina, sto morendo di fame, così mi faccio una tazza di latte caldo, molto zuccherato e col Nesquik, poi prendo dei biscotti al cioccolato e li bagno nel latte. Mangio in tutta calma, intanto che leggo gli impegni di questa settimana; oggi non andrò a scuola perché tra circa un'ora dovrò iniziare a fare le prove assieme agli altri attori, lo stesso succederà domani, invece il resto dei giorni ci andrò di pomeriggio. Sospiro, non ho ancora iniziato questo lavoro ma so già che sarà difficile, stancante e noioso, però devo farlo perché mi farà migliorare molto. Mi alzo, lavo la tazza e metto via il pacco di biscotti, guardo l'ora e decido di andare a farmi una doccia velocemente, così prendo i vestiti e vado in bagno. Mi svesto velocemente e mi infilo sotto il getto d'acqua calda, socchiudo gli occhi e mi lascio invadere dal calore dell'acqua. Rimango fermo così per vari minuti poi mi insapono e mi sciacquo per poi uscire dalla doccia e avvolgermi nel mio asciugamano. Mi asciugo e mi vesto velocemente e appena finisco di prepararmi suona il cellulare, è Mikasa; guardo fuori dalla finestra e vedo la sua auto parcheggiata sotto casa mia, così prendo le chiavi e il cellulare ed esco di casa. Salgo sulla sua auto, ci scambiamo qualche parola e poi tra di noi scende il solito silenzio. Accendiamo la radio e parte Watcha Say, una delle mie canzoni preferite e subito inizio a cantare. In circa mezz'ora arriviamo allo studio, dove si effettueranno le prove e alcune riprese. Parcheggia e scendiamo dall'auto, camminiamo ed entriamo nello stesso edificio di ieri, non so il motivo ma oggi mi sembra più grande di ieri. Mi guardo attorno nella speranza di trovare Levi ad aspettarci, ma non lo vedo; Mikasa cammina sicura di sé e io la seguo, percorriamo un lungo corridoio, con le pareti di un grigio chiaro, ci sono vari quadri che rappresentano dei paesaggi e per terra c'è un lungo tappeto rosso. Percorriamo silenziosamente tutto il corridoio e arriviamo in una grossa sala; appena entriamo mi sembra di entrare in un edificio completamente diverso dal resto, il soffitto è molto alto, le pareti solo di un color crema, dal soffitto sono appese varie luci, il pavimento è in legno e a differenza dell'ingresso e del corridoio qui ci sono tantissime persone tra cui anche Levi. Appena ci vede ci viene incontro e dice con un tono freddo e distaccato "questo è il copione. Moccioso vedi di non rovinare il lavoro degli altri" mi porge il copione e mi guarda con quei suoi occhi grigi; sento dentro di me crescere la rabbia, prendo il copione e gli lancio un'occhiata di fuoco, che però sembra non avere effetto su di lui visto che si gira e si allontana indifferente.


*angolino dell'autrice: Buonasera, e con questo sguardo di fuoco di Eren si conclude il secondo capitolo, che ve ne pare? La canzone che ho citato è una delle mie preferite e ho pensato chesi potesse adattare bene al carattere di Eren e ai suoi gusti. Ho una domanda da farvi e vorrei che mi rispondeste sinceramente, secondo voi il mio modo di scrivere e di esprimermi è come quello di una bambina? Detto questo mi volevo scusare perché vi ho fatto aspettare quasi una settimana, però la scuola mi ha tenuta impegnatissima e poi ho avuto dei problemi personali. Vi ringrazio per tutti i commenti e i voti, detto questo vi lascio e ci sentiamo nel prossimo capitolo, se avete dei consigli scrivetemeli pure ^-^








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