Capitolo 4

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Eren's Pov

Sono passati vari minuti, forse è passata un'ora, forse di più o forse di meno; sento ancora la pressione delle labbra di Levi sulle mie, le mie guance sono ancora in fiamme e sento come se il suo sguardo fosse ancora puntato su di me. Mi siedo sul bordo del marciapiede e continuo a pensare a quel bacio, così strano e imbarazzante. Avevo sempre pensato che quel Levi fosse una persona chiusa e riservata, ma a quanto pare mi sbagliavo. "Eren" mi volto, è Mikasa, per un attimo avevo quasi pensato che fosse Levi...la guardo e mi dice "ti senti bene? Hai le guance rosse..." io mi alzo di fretta e mi volto dall'altra parte, sono sicuro di essere diventato ancora più rosso di prima "sta tranquilla, è tutto ok" la mia voce non era affatto convincente, ma per fortuna Mikasa non insiste. Mi guarda e mi dice "andiamo? Qui non c'è nessuno oltre a noi e Levi ed è inutile rimanere" io annuisco, così andiamo in macchina e mi accompagna a casa. Mi sembra che ci sia stato meno traffico ma potrebbe essere solo una mia impressione, visto che per tutto il tragitto ho continuato a pensare a quel bacio. Scendo dall'auto, quando mi accorgo di aver dimenticato la borsa con le mie cose allo studio di Levi. Mi volto verso Mikasa che però è ripartita, così sospiro e mi inizio ad incamminare verso lo studio di Levi. Mi metto le cuffie nelle orecchie e metto la musica a tutto volume, cammino per vario tempo, poi inizia una canzone che odio; così prendo il cellulare in mano per cambiare canzone e senza che me ne accorga vado a sbattere. Alzo lo sguardo e incontro gli occhi grigi e impassibili di Levi. Subito arrossisco, abbasso lo sguardo e mi tolgo le cuffie. Lui mi fissa e guarda ogni movimento che faccio con molta attenzione. "M-mi sc-scusi...ehm...io non...l'ho f-fatto...apposta..." subito sento le mie guance andare a fuoco, abbasso lo sguardo e mi vergogno per la mia voce tremolante. Levi mi guarda e con voce calma e sicura mi dice "tsk...moccioso che ci fai in giro da solo a quest'ora?" io alzo lo sguardo su di lui, ma lo riabbasso subito, diventando ancora più rosso "ho dimenticato la borsa..." lui mi guarda, sembra annoiato e stufo, poi mi dice "andiamo, vedi di non dimenticartela più!" io annuisco, così riprendiamo a camminare uno affianco all'altro e tra di noi scende un silenzio imbarazzato e pesante da sostenere. Immediatamente mi sento a disagio e vorrei trovarmi in qualsiasi altro posto pur di non dover sopportare questa situazione;

Levi's Pov

Camminiamo in silenzio, lui guarda dritto davanti a sé, sono sicuro che non sta prestando attenzione alla strada e nemmeno io visto che gli lancio varie occhiate. Arriviamo allo studio abbastanza in fretta, apro la porta ed entro, andiamo nella sala delle prove ed entriamo. La sua borsa è a terra, nell'angolo dove l'ho baciato, si vede che per lo stupore l'aveva fatta cadere. Lui va velocemente verso la borsa, lo seguo e quando lui si accorge che lo sto seguendo si gira verso di me e mi guarda. Ci fissiamo per vari istanti, le sue guance si arrossano sempre di più e i suoi occhi iniziano a sfuggire al mio sguardo. Gli prendo il volto fra due dita e lo guardo dritto negli occhi "dimmi sinceramente cos'hai provato prima!" il mio tono di voce è stato troppo duro, freddo e sembrava quasi arrabbiato; nello sguardo di Eren vedo una nota di paura, il mio cuore perde un battito e subito mi allontano da lui. Mi volto e faccio per andarmene quando sento la sua mano che afferra il mio polso sinistro, lo guardo in faccia e vedo che ha lo sguardo fisso a terra e le sue guance sono rossissime, di più del solito. "Veramente a me...è piaciuto..." la sua voce è molto bassa e si sente che è imbarazzato, in cuor appena ho sentito quelle parole ho iniziato a sorridere. Lui mi guarda di nascosto, gli alzo il volto "ti da fastidio se ti bacio un'altra volta?" lui scuote leggermente la testa, così mi avvicino sempre di più a lui e lo bacio. Questo bacio mi sembra ancora più bello del precedente, lo guardo, sta volta ha gli occhi aperti e anche lui mi sta fissando; mi stacco dal bacio e lo guardo meglio, i suoi occhi sono davvero belli e le guance arrossate li fanno risaltare di più. Noto che inizia a sentirsi un po' a disagio, così distolgo lo sguardo "andiamo?" lui annuisce, usciamo dalla sala e la chiudo a chiave, poi ci avviamo verso l'uscita, ora fuori sta diluviando.

Eren 's Pov

Guardo Levi che esce fuori e apre l'ombrello, io l'ho dimenticato, vorrei chiedergli di poter stare sotto con lui, ma ho paura di fare qualcosa di sbagliato. Lui si volta verso di me "dai vieni sotto" io annuisco "la ringrazio" Levi sorride, mi guarda, è davvero bello con quel sorriso, così bello che ne rimango incantato. "ehi moccioso, non c'è bisogno di darmi ancora del lei, ormai tra noi direi che c'è un buon rapporto, no?" la sua voce mi riporta alla realtà, annuisco e camminiamo. Dopo qualche passo le nostre mani si sfiorano, così decido di prendere la sua, mi aspetto un rifiuto e invece lui contraccambia la stretta. La sua espressione si è addolcita un po' e sulle sue guance è comparso un leggero rossore, io sorrido e guardo le nostre mani; la sua è così calda, forte ed è anche un po' più grande della mia, un'altra differenza è che la mia mano è più abbronzata della sua che invece è molto pallida. Camminiamo in silenzio, ma è un silenzio diverso da prima, ora è piacere e vale di più di mille parole. Circa a metà strada si ferma e mi osserva. "Io devo andare di qua" io annuisco "io invece continuo per di qua. Grazie di tutto" lui mi osserva, nei suoi occhi c'è qualcosa di strano, sembrerebbe quasi...preoccupazione? "ehi Eren sei sicuro di poter andare in giro da solo a quest'ora?" io sorrido "sta tranquillo, ormai ho 17 anni, sono grande" mi inizio ad allontanare e sento il suo sguardo su di me. Cammino velocemente, tutto intorno a me tace, il che mi fa preoccupare abbastanza, così decido di mettere le cuffie con le canzoni a tutto volume. Cammino, mi fermo davanti a un negozio per riallacciarmi la stringa che mi si era slacciata, in quel momento una mano spunta da dietro di me e mi preme un fazzoletto sulla bocca e sul naso. Lentamente inizio a sentire le palpebre pesanti e mi addormento. Quando mi sveglio mi ritrovo in una stanzetta buia, ho i polsi e le caviglie legate e la testa mi fa parecchio male, cerco di girarmi e vedo una persona in un angolo buio della stanza, non riesco a distinguerla bene, vedo solo uno scintillio e capisco di che si tratta, è una pistola e mi stanno minacciando di morte.


*angolino dell'autrice: ed ecco il nuovo capitolo, ero impaziente di scrivere quindi lo pubblico già oggi. Che ne pensate? Spero solo che ora non siate voi a minacciare me di morte xD




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