Levi's Pov
Guardo fuori dalla finestra del mio ufficio, sono già passati nove giorni da quando il moccioso è scomparso; non si hanno sue notizie, nessuno chiede un riscatto e nessuno sembra averlo visto dopo di me. Inutile dire che quando Mikasa mi ha avvertito dell'accaduto mi sono sentito uno schifo perché è stata tutta colpa mia, se solo l'avessi accompagnato fino a casa sua, se solo non l'avessi lasciato andare via così...Sento gli occhi pizzicarmi, così me li asciugo velocemente con la manica del golf, di cui quell'orribile giorno lui aveva afferrato la manica per fermarmi. Mi ritornano in mente i due baci che ci siamo dati, erano così belli, ma ora mi sembra tutto così lontano. Se ci penso non mi ricordo nemmeno più il suono della sua voce o della sua risata. Voglio vederlo ancora, voglio abbracciarlo, baciarlo, vederlo ridere e sentire la sua voce che pronuncia il mio nome. Ora sto piangendo e non me ne vergogno e in questo esatto momento suona il telefono, è Mikasa, magari ci sono delle novità. Mi asciugo velocemente le lacrime, tossisco e rispondo "pronto?"
Eren's Pov
Mi trovo legato in questa stanza da non so quanto tempo, mi sembrano passati dei mesi, ma non è così, senno probabilmente mi avrebbero già trovato, anche se ora che ci penso non so nemmeno dove sia il qui; provo a pensare a come tutto questo sia successo e mi sento in colpa al pensiero di non aver dato retta a Levi, chissà se ora lui sarà preoccupato per me. La porta si apre e interrompe il filo dei miei pensieri. Dalla porta compare la stessa ragazza che appena ero arrivato mi aveva minacciato di morte. Ora la posso vedere bene, la osservo attentamente; è abbastanza alta, magra ma muscolosa, ha gli occhi grigi e i capelli neri lunghi fino alle spalle. Io sgrano gli occhi "M-Mikasa?!" vorrei parlare ma purtroppo mi hanno imbavagliato così dalla mia bocca esce solo un suono indistinto. Lei mi guarda, fa un ghigno e dice "e così tu sei il famoso Eren?" dalla sua bocca esce una profonda risata, io la osservo e penso "ah già, lei non è Mikasa, è sua sorella Sakura..." la osservo, anche lei mi guarda e dice "allora facciamo un patto io lascio libero di parlare e tu non urli, va bene?" io annuisco e lei mi lascia libero di parlare. Mi guarda negli occhi e noto che i suoi sono più scuri di quelli di Mikasa, sembrano quasi più profondi e inquietanti. La sua voce mi distrai dai miei pensieri "allora mio caro Eren, non hai ancora capito perché sei qui, vero?" io la guardo, cerco di capire cosa si aspetta da me, poi decido di rispondere con la verità "n-no...immagino che vorrete un riscatto" la mia voce è così strana, roca e bassa. Lei scoppia a ridere e dice "mio caro Eren se ingenuo come un bambino...io voglio fare un viglio con te, così poi sarai costretto a sposarmi!" io la guardo incredulo, non posso credere a quello che mi ha appena detto, mi sembra così assurdo, però la sua voce era seria e anche il suo volto aveva un'espressione seria. Si avvicina a me, mi blocca nuovamente la bocca, poi inizia a spogliarmi lentamente, io arrossisco, cerco di muovermi e di impedirglielo ma essendo legato non ho molta libertà di movimento. Mi sfila lentamente la maglia e la lancia lontana nella stanza poi inizia lentamente a leccarmi i capezzoli, io sento le guance diventare sempre più calde, serro gli occhi e cerco di sottrarmi al suo tocco.
Levi's Pov
Corro, fa freddo e io ho addosso solo un maglione ma me ne frego e continuo a correre. Mikasa ha scoperto dove si potrebbe trovare Eren, come mai è stato rapito e da chi; se lei ha ragione allora devo sbrigarmi. Sento le gambe che mi fanno male ma continuo a correre, anzi aumento pure la velocità, ignorando le mie gambe, vedo in lontananza il luogo dove dovrebbe trovarsi Eren; corro ancora più veloce, sperando che non sia troppo tardi e penso "aspettami Eren, sto venendo a salvarti" sento il rumore di una macchina in lontananza, è quella di Mikasa seguita dalla polizia. Corro più veloce che posso ed entro. Avrei preferito mille volte non essere entrato, quello che vedo mi lascia senza parole. Eren è steso sul letto, senza maglietta, è legato e imbavagliato e sta tremando; sulle sue guance ci sono dei grossi lacrimoni e i suoi occhi sono lucidi e arrossati. Sopra di lui sta la sorella di Mikasa che gli sta facendo un succhiotto. Dagli occhi di Eren scendono nuove lacrime e io mi sento invadere dalla rabbia. Nella stanza entrano Mikasa e i poliziotti, i quali arrestano la sorella di Mikasa, poi io mi precipito da Eren e gli libero subito la bocca. Piange sempre di più e il suo corpicino è scosso dai singhiozzi. Appena ha la bocca libera sento la sua voce che dice "gr-grazie...Levi..." è debole e roca, diversa da quella che conoscevo ma in questo momento mi pare la cosa più bella del mondo. Gli slego velocemente i piedi e le mani e subito lui mi abbraccia. Io contraccambio l'abbraccio, lo stingo forte a me e lo lascio piangere. Rimango in silenzio per tutto il tempo, non so cosa dirgli e ho paura di fare la cosa sbagliata. Piange per vario tempo, poi finalmente si calma e si addormenta. Gli rimetto la maglia che era stata gettata a terra e lo osservo mentre dorme; è così bello, ha un'espressione dolce e tenera, sembra più infantile del solito, il che lo fa sembrare ancora più bello. Lo osservo ancora un po', poi lo prendo in braccio e lo metto nella macchina di Mikasa che è pronta a riportarlo a casa. Osservo la macchina andare via velocemente e lentamente sento un senso di sollievo, tristezza e rabbia farsi spazio nella mia anima. Cammino verso casa mia, quando arrivo entro e mi faccio un the caldo, è l'unica cosa che riesce a farmi rilassare completamente. Sospiro, per fortuna che Mikasa era riuscita a capire dove si trovasse, non mi riesco ad immaginare cosa sarebbe successo se fossimo arrivati qualche ora più tardi. Era così spaventato e se ripenso alla sua espressione in quel momento mi sento sprofondare, i suoi occhi esprimevano terrore allo stato puro.
*angolino dell'autrice: in questi giorni la scrittura è la mia salvezza, perciò è probabile che aggiornerò già sta sera o domani, ma non abituatevi troppo che non so quanto durerà. Ringrazio tutti dei commenti e dei voti, mi fa molto piacere che apprezzate anche quest'Ereri ^-^ detto questo ci vediamo nel prossimo capitolo ciao!
STAI LEGGENDO
I hate you but I love you
عاطفيةEren Jeager, un giovane modello e attore, si ritrova a lavorare con il famoso regista Levi Rivaille. Appena si incontrarono tra i due scattò una scintilla di odio. I due continuano ad odiarsi per un lungo periodo, ma lo sanno tutti che tra odio e am...