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Harry (14:52)
Passi da me stasera?

Jake (14:59)
Non posso, ho un incontro con il capo dell'azienda!

Harry sbuffa e "Sempre la solita storia" dice a nessuno in particolare, riponendo il telefono nella tasca della felpa che indossa mentre percorre a grandi passi la distanza che lo divide dal supermercato all'appartamento in cui vive, stringendo in una mano il manico della busta della spesa.

Si sente trascurato e questo pensiero gli riempie la testa da ormai un paio di mesi. È certo che Jake non lo tradisca - altrimenti glielo avrebbe detto - e non capisce per quale motivo il suo fidanzato non lo sfiori più neanche con un dito.

La mia mano è stanca di fare tutto il lavoro sporco, pensa attraversando la strada e raggiungendo l'ingresso del palazzo che lo ha visto crescere, maturare, sopravvivere nei pressi di Nothing Hill.

"Signor Styles" lo saluta la portinaia, rivolgendogli un lieve sorriso e porgendogli la posta della mattina appena passata.

"Grazie, Katherine" dice, recuperando tre buste bianche che probabilmente contengono le bollette da pagare. "Passa una buona giornata" aggiunge poi, girandosi velocemente per raggiungere le scale e farle di corsa, fregandosene del fatto che avrebbe potuto prendere l'ascensore per raggiungere il quarto piano.

Infila la chiave nella toppa della porta e la apre lentamente, sgusciando all'interno e levandosi immediatamente gli stivaletti. Si sposta verso il salotto e appoggia la busta della spesa sul tavolo al centro della stanza, rovistandovi dentro per recuperare il giornale.

Lo prende e va a sedersi sul divano, allungando i piedi comodamente, lo appoggia sulle gambe e tira fuori nuovamente il cellulare dalla tasca, notando la presenza di un altro messaggio da parte di Jake.

Jake (15:11)
Se mi lasci le chiavi sotto al tappeto all'ingresso, potrei raggiungerti dopo l'incontro. ;)

Harry alza semplicemente gli occhi al cielo e si chiede quand'è che tutto questo sia cominciato. Ricorda che un paio d'anni prima non erano così distanti e freddi, anzi tutto il contrario.
Rammenta tutte le attenzioni che Jake gli dava, i baci appena rientrati da lavoro e le parole dolci sussurrate fra le lenzuola.

Dov'è finito il mio fidanzato? pensa, riportando alla mente i momenti in cui la loro felicità ed il loro amore era tutto ciò di cui entrambi si preoccupavano. E in realtà Harry lo fa ancora, in modo leggermente diverso, ma continua a sperarci, ad illudersi che Jake torni ad essere il ragazzo diciottenne che lo corteggiava costantemente.

Harry (15:18)
Non disturbarti, non sono comunque in vena di vedere nessuno.

Ed è vero, il suo umore è cambiato nel giro di qualche secondo e vorrebbe urlare in faccia a Jake che è tutta colpa sua, dell'assenza persistente e del suo essere egoista.

Jake (15:21)
:( mi manchi!

"Sì, anche tu" borbotta bloccando lo schermo e riprendendo in mano il giornale, cominciando a sfogliarlo distrattamente.

Ha bisogno di occupare il suo tempo, di riempire la propria mente con qualcosa di leggero, di poco conto.
Ha bisogno di qualcosa che lo faccia stare bene anche solo per qualche istante.
Ha bisogno di attenzioni.
Ha bisogno di Jake. Ma Jake non c'è ed è terribilmente stanco di rincorrerlo, di cercare un motivo per rimanere insieme a lui, seppur sia più che certo di amarlo ancora.

Ma.

E se c'è un ma non va bene in partenza, Harry lo sa. Eppure è ancora lì, fra quelle quattro mura a scervellarsi per trovare una soluzione ai suoi problemi di coppia.

"Sono proprio un idiota" dice ad alta voce, girando l'ennesima pagina grigiastra facendovi scorrere sopra gli occhi, scrutandola da cima a fondo.

È lì che lo nota.

In basso a destra, in un riquadro delineato da linee rette e scure, c'è un annuncio particolare a cui non avrebbe mai badato, se avesse sfogliato lo stesso giornale qualche mese prima.

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Una risata scappa dalle sue labbra e non può fare a meno di pensare a quanto l'annuncio sia ridicolo ed invitante allo stesso tempo. Perché forse è questa la distrazione di cui ha bisogno, la voce di uno sconosciuto pronto ad attutire tutti i suoi problemi, anche se non accennerà a tirarli fuori neanche sotto tortura.

È per questo che affonda i denti nel labbro inferiore e strappa il fondo della pagina, rispiegandolo ed infilandolo nella tasca degli skinny jeans.

Talkin', squealin', lyin' ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora