Hey mum, hey dad
When did this end?
When did you lose your happiness?
I'm here alone inside of this broken home
Who’s right, who’s wrong
Who really cares?
The fault, the blame, the pain’s still there
I'm here alone inside of this broken home, this broken home-Broken Home, 5 Seconds Of Summer
Stare in casa Clifford significava abitare con 3 persone che ti ricordavano esattamente ciò da cui eri scappata. Ciò che non avresti mai e poi mai voluto rivedere.Mio padre.
Tre è un numero strano. Prima le cose che più significavano per me erano 3: la famiglia, l'amicizia e l'amore.
Qualcuno dice che queste tre cose siano fondamentali per la vita, siano sacre. Ma purtroppo col tempo ho imparato a farne a meno, anche se il risultato è questa merda in cui mi trovo.
Per una famiglia perfetta non c'è un libretto di istruzioni, nessuno ti può spiegare come far funzionare una complicata convivenza mandata avanti dalla fiducia e dall'affetto.
Sinceramente non ricordo la mia infanzia; non ricordo l'asilo, le prime cene di famiglia e i primi viaggi con mamma e papà. Probabilmente le avevo rimosse quando mio padre mi picchiò per la prima volta.Ancora ricordo la sua mano sul mio viso, e no, non era uno semplice schiaffo che qualunque padre da per rimproverare la propria figlia.
Lui era ubriaco.
A mamma posso rimproverare il fatto che non c'era mai, provava a evadere da quella finta famiglia felice.
Andò avanti così fino a qualche anno quando mia madre andò via definitivamente. Mi chiese anche di andare con lei, ma c'erano gli altri due fattori fondamentali per me: l'amicizia e l'amore.Non sono mai stata una tipa chiusa, ma lo sono diventata col tempo. Comunque prima ero molto espansiva, tenevo tutto l'odio e la tristezza dentro, con solo due persone riuscivo ad essere sincera. E furono proprio quelle due che mi buttarono giù.
Tutti ci vedevano insieme come un trio. Non dirò i loro nomi perchè anche solo il pensiero di ciò che fecero mi distrugge.
Era tutto una cazzo di presa in giro. Mi chiedo ancora come si possa stare insieme a una persona e poi sparlarne ripetutamente alle sue spalle.
Mi accorsi troppo tardi della merda che mi circondava.
Mi accorsi troppo tardi che chiudere gli occhi per non vedere la realtà non era la cosa giusta.Fatto sta che insieme, l'amicizia e l'amore, mi diedero il colpo di grazia.
James e quella cazzo di troia erano insieme, fianco a fianco, ogni tanto si scambiavano qualche dolce bacio come se tutto quello fosse normale. E davanti a loro c'erano quelli che un tempo definivo amici.
Ma che bel quadretto.Non avevo più nulla.
A quel punto tutto sarebbe stato meglio che rimanere in quella casa.
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In casa Clifford, la mia nuova casa, tutto era graziosamente ordinato, a parte la camera di Michael ovviamente.
Alla fine non era così stressante. Prima dell'inizio della scuola passavamo i pomeriggi insieme. Il caldo di quelle settimane levava anche la voglia di uscire, e poi 'uscire', con chi?
Non conoscevo ancora nessuno e quando Mike andava dai suoi amici di certo non avevo intenzione di seguirlo.
Zia e zio erano soliti andare al mare, ma sia io che Michael non eravamo tipi da spiaggia. Così passavamo del tempo in camera sua, fra tutte quelle magliette e cianfrusaglie sparse per terra stavamo ore a suonare. Lui con la sua chitarra e io ad ascoltarlo ovviamente.
Era molto bravo.
-Ho sempre adorato il basso ma non ho mai avuto la possibilità di suonarlo.-
-Un mio amico è bassista, te lo potrei far conoscere.-
-No, grazie Mike.-
-Prima o poi dovrai uscire da questa fottuta casa.-
-Meglio poi che prima.-La conversazione si chiuse lì. Ci conoscevamo da poco io e mio cugino eppure eravamo in sintonia.
A volte lo vedevo fumare nel balcone quando i suoi non c'erano a casa. Con quello sguardo pensieroso sicuramente anche lui nascondeva i suoi demoni.
Ero ormai abituata a quella nuova routine. Non so per quanto ancora sarei stata in quell'abitazione ma per ora andava così.
In fondo, qualunque cosa era meglio che rimanere nella mia casa.
Holaa
Sono iniziate le vacanze di Natale e sono tanto happy.
AUGURI ALEEE
AUGURI SILLVi voglio tanto bene;)
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Invisible.|Calum Hood.|5 Seconds Of Summer
FanfictionMi avvicinai alla porta, come sempre l'aveva lasciata aperta. Era nel suo solito stanzino con la sua solita penna. La luce soffusa lo rendeva ancora più bello; illuminava il suo viso concentrato e malinconico. Mi avvicinai ed il silenzio era talmen...