Can’t rely on my heart to beat it
Cause you take part of it every evening.-Drunk, Ed Sheeran.
6 del mattino. Odiosa sveglia. Scusa Ed non è colpa della tua voce se sono incazzata.
Avevo messo Drunk di Ed Sheeran per svegliarmi meglio ma dopo tutto il primo giorno di scuola è sempre un'ansia.
C'è chi lo vive con l'ansia di chi non vede l'ora di conoscere nuove persone e fare nuove amicizie, e c'è chi lo vive come me, con l'ansia di sembrare sempre una stronza.
Che è quello che sono.
Decisi di comportarmi tale e quale sono, allontanando le persone che nonostante tutto avrebbero provato ad avvicinarsi a una come me. Era meglio non provare altre emozioni perchè mi avrebbero distrutta ancora di più e stare peggio di così mi sembra impossibile.
Mikey era già giù a fare colazione.
-Buongiorno.-
-Buongiorno.- Presi una fetta di torta e bevvi un po' di latte.
-Pronta per la scuola.- Me lo disse con un tono atono come se sapesse già la risposta.
-Non proprio.-
Mi accompagnò in macchina. Il tragitto casa-scuola era piuttosto breve, circa 10 minuti.
Arrivammo davanti a un grande edificio grigio consumato dal tempo e segnato da decine di graffiti sparsi sulla facciata della struttura.
Mi soffermai a leggerne uno:'Sarà un per sempre, ma non quello migliore.'
Sembrava davvero senza senso. Non capisco perchè ma questi dettagli, cavolate per altri, sono essenziali per me. Amo ragionarci su, chissà quale grande storia nascondeva quella semplice scritta.
-A che pensi?- Mike buttò a terra il mozziccone della sigaretta appena terminata e mi risvegliò d'un tratto dai miei malati pensieri.
-Niente. Sono solo un po' nervosa.-
-Tranquilla andrà tutto bene.-E ci avrei davvero voluto credere alle parole di mio cugino.
//
-Richards.- L'odiavo già la voce di quella gallina che ci chiamava uno per uno.
-Presente.- Rispose subito una tizia al primo banco.
-Ma perchè Cristo deve urlare così a quest'ora.-
Chi parlò fu il mio compagno di banco. Prima che parlasse manco mi ero accorta che ci fosse, eppure ora che lo guardavo non era mica uno spetaccolo spiacevole.
Una bandana rossa gli teneva a bada tanti riccioli. La maglia era nera così come il suo giubotto di pelle e i pantaloni. Aveva davvero dei bicipiti musolosi.
Menomale che era così concentrato nel guardare un tizio nella seconda fila. Ogni tanto lo chiamava ma evidentemente quello non lo sentiva.
-Lukee.-
-Luke cazzo sei sordo.-
-Giraffa.--Ce l'hai piccolo.-
A quella battuta il ragazzo si girò. La cosa era abbastanza comica. Non era tanto male neanche l'amichetto. Anche lui biondo ma con un cappellino all'indietro, un accenno di barba e la maglia era dei Red Hot Chilli Peppers.
-Coglione.- Entrambi risero.
-Hemmings, Irwin. Smettetela o vi mando fuori!-
Dopo quell'avvertimento il mio compagno di banco (del quale non sapevo ancora il nome) e Luke si rigirarono. Certo che rischiare di essere buttati fuori dalla classe era proprio un buon inizio dell'anno scolastico.
STAI LEGGENDO
Invisible.|Calum Hood.|5 Seconds Of Summer
FanfictionMi avvicinai alla porta, come sempre l'aveva lasciata aperta. Era nel suo solito stanzino con la sua solita penna. La luce soffusa lo rendeva ancora più bello; illuminava il suo viso concentrato e malinconico. Mi avvicinai ed il silenzio era talmen...