I was already missing before the night I left
Just me and my shadow and all of my regrets
Who am I? Who am I when I don't know myself?
Who am I? Who am I? Invisible-Invisible, 5 Seconds Of Summer
Alcuni raggi solari entravano nella piccola camera blu tapezzata da mille poster e foto, essi si insinuavano attraverso la tenda anch'essa blu e mi fecero aprire gli occhi. Mi prese subito un senso di malessere e mi alzai di scatto alla ricerca di un bagno. Vomitai probabilmente tutto l'alcol che avevo ingerito la sera prima. Dopo essermi data una sciacquata mi accorsi di non essere a casa di Michael. Notai i miei vestiti: una maglietta che mi faceva da vestito e un paio di pantaloncini maschili. Avevo dei capelli terribili e due occhiaie non da meno.
Mi coprìi il viso disperata, chissà che cazzate avevo combinato. Lanciai non so quante imprecazioni contro la mia fottuta idea di uscire e perchè qualsiasi cosa fosse successa era colpa mia. È pazzesco poi come non ricordassi nulla della sera prima tranne l'incontro con mio padre, proprio ciò che avrei voluto dimenticare. Non capisco cosa ci facesse a Sidney e che cazzo voleva ancora da me. In ogni caso mi incaminai incerta verso il corridoio, scesi le scale e arrivai in quello che doveva essere il soggiorno. Ma questa casa l'avevo già vista...cazzo ero a casa di Ashton. Ricordai che poi in effetti ero uscita insieme ad Ashton. Merda ma che ci avevo fatto con Ash. Era mio amico, solo amico. Non vorrei che si fosse fatto un'idea sbagliata di me. 'Non esiste persona più cogliona di me' mi ripetevo.Ma è possibile poi che Ashton sia uscito senza dirmi nulla? Ma proprio mentre me lo chiedevo qualcuno in cucina doveva aver fatto cadere qualcosa. Aprìi la porta e chi trovai non fu Ashton, ma Calum.
-Uhm scusa potresti dirmi quando é andato via Ashton? Non vorrei che fraitendessi ma non è successo nulla è solo che ieri ho bevuto e-
-Ti ho accompagnato io qui.-
-Cosa?- con tutta calma Calum raccolse il posacenere che aveva fatto cadere e spense la sua sigaretta laciandola a metà. Improvvisamente ricordai, il suo profumo, le sue braccia che mi avevano raccolta.-Pensavi di esserti scopata Ashton?- fece qualche passo e sovrastandomi mi guardò sicuro di sè.
-Togliti quel sorriso da demente, non sono chi tu pensi io sia.-
-Una troia?- gli lanciai uno schiaffo talmente veloce che non si rese nemmeno conto della mia mano sulla sua guancia. Ma lui non si mosse manco di un millimetro, rimase impassibile con ancora quel sorrisetto e quello sguardo fiero.-Beh non lo penso. Anche perchè ti ho portata io qui. Mi sarei aspettato come minimo un grazie.-
-Ah, volevi pure che ti ringraziassi?- risi istericamente -Allora grazie! Ora potresti cortesemente darmi la mia roba?-
-Vuoi metterti il vestito di ieri sera ora? Alle 11 di mattina?-
-Le 11? Porca troia- iniziai a vagare per casa cercando non so cosa.-Ci sono le vacanze di Natale ed è domenica, non si va a scuola.-
-Grazie Calum per questa rivelazione. Ma io devo andare da Kevin.- Il sorrisetto stupido che aveva tenuto fino a quel momento scomparve e si fece spazio la sua faccia apatica.-Che ci devi fare da Kevin?-
-Lavorare.-
-Ma non lavoravi tipo in un pub?-
-E tu che ne sai?- si appoggiò allo stipite della porta della cucina.
-Passavo di lì e ti ho vista.- decisi comunque di non farci troppo caso.
-L'ho lasciato quel lavoro.-
-Devi essere proprio cogliona per esserti immischiata in queste cose.-
-Proprio tu parli!- Alzai senza volerlo la voce e perchè cazzo nemmeno mi conosceva e già giudicava. Come se poi fosse quello normale lui.-Non sai un cazzo di me.-
-Allora inizia a farti i cazzi tuoi.-Finì così, Calum mi fece chiamare Kevin dal suo cellulare e fece anche il piacere di darmi un passaggio a casa. Per tutto il tragitto non parlammo, lui accese la radio e bastò quella. Non mi salutò nemmeno quando entrai a casa e cazzo se mi dava fastidio. Restai a parlare con zia per un po' e le spiegai anche perchè non fossi tornata a casa a dormire, inventandomi una scusa ovviamente. Fortunatamente Ashton l'aveva già avvisata ieri sera dicendole che avevo il cellulare scarico ma che sarei andata a dormire da un'amica.
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Invisible.|Calum Hood.|5 Seconds Of Summer
FanfictionMi avvicinai alla porta, come sempre l'aveva lasciata aperta. Era nel suo solito stanzino con la sua solita penna. La luce soffusa lo rendeva ancora più bello; illuminava il suo viso concentrato e malinconico. Mi avvicinai ed il silenzio era talmen...