Avevo appena convinto Ashton ad entrare a scuola, se avesse fatto altre assenze l'avrebbero bocciato e non so perchè si ostinasse ad andare a scuola nonostante avesse 21 ed essendo in ritardo di tre anni ormai.
Nel giardinetto davanti alla scuola vidi Luke affiancato da una ragazza. Erano sempre insieme ma non avevo mai avuto l'occasione di parlarle. Ogni volta che la vedevo lei e Luke si stavano ignoravano o peggio, litigavano. Mi avvicinai a loro con Ash, Luke e la sua presunta ragazza erano entrambi zitti, lei col cellulare e lui che si torturava il piercing.
-Ei Lukey, ciao Skye!- esordì Ashton, come al solito stramaledettamente felice.
Così quella ragazza si chiamava Skye, il suo nome mi faceva pensare al colore degli occhi di Luke.
In quel momento Skye mi fece come una radiografia, Ashton un giorno mi aveva accennato che fosse molto gelosa di Luke. Lui smise di mordersi il piercing e si diresse con Ashton al buco, perfetto Ash non sarebbe di sicuro andato a scuola ora.
Erano ancora le 8 quindi avevo circa un quarto d'ora prima di dover entrare a scuola, presi il posto nella panchina lasciato da Luke e in risposta Skye, che era rimasta dove si trovava, si accese una sigaretta mandando 'involontariamente' il fumo su di me. Così presi una sigaretta e mandai anch'io il fumo verso la ragazza. Sembrava essere diventata una sfida ormai.
Era una cosa talmente ridicola che alla fine scoppiammo entrambe a ridere.
-Skye.- la ragazza dai capelli castani con le punte verdi mi sorrise per la prima volta e mi strinse la mano.
-Jen.- risposi divertita.Parlammo del più e del meno prima di entrare a scuola, mi disse che in teoria lei e Luke stavano insieme, ma non era mai stato un rapporto normale il loro.
La ore scolastiche passarono abbastanza in fretta, all'uscita da scuola però non trovai Michael, mi diressi infuriata al buco. Non poteva saltare così la scuola.
Il campo da calcio era deserto, stranamente non c'era neanche Calum nella segreteria. Pensai davvero di essere sola ma dalla stessa direzione da cui ero arrivata si avvicinò un ragazzo, sicuramente più grande di me, aveva i capelli scuri e leggermente lunghi e un fisico robusto.
-Che ci fai quì ragazzina?-
-Sto cercando mio cugino Michael.-
-Michael Clifford?-
-Esatto.-Si girò lentamente per controllare lo stanzino della segreteria, la lampada verdognola posta sulla scrivania era stata lasciata accesa ma non c'era nessuno.
-Beh non è qua.- mi sorrise
-Tolgo subito il disturbo allora.- iniziai ad allontanarmi ma il ragazzo si rimise di fronte a me.-Se vuoi quando torna gli dico che lo cercavi.-
-Grazie ehm-
-Kevin.-
-Grazie Kevin.- gli sorrisi e continuai a camminare.Proprio davanti alla casa dei miei zii c'era quella ragazza con i capelli neri che avevo incontrato al buco qualche giorno prima, l'amica di Michael.
Lei stava fissando la casa come per vedere se ci fosse qualcuno.-I miei zii sono a pranzo da amici e Michael non si sa dov'è.- Den si girò verso di me leggermente scossa.
-Scusa.- mi disse con un timido sorriso.
Ci sedemmo nei gradini di casa ma lei sembrava agitata come se avesse paura che arrivasse qualcuno.-Tutto bene?-
-Certo.- ma si vedeva che era non era così.-Oggi Michael non ha fatto colazione.- tanto sapevo che voleva sentir parlare di lui, ma purtroppo non avevo notizie positive da darle.
Den fissò il vuoto e rimase in silenzio.-Si è comprato un nuovo gioco per la play.- risi leggermente ricordando quanto fosse eccitato ad averlo finalmente.
Anche Den sorrise.
-Giocavamo sempre insieme anche per ore. È proprio un nerd.- mi raccontò, poi si guardò intorno e se ne andò. Era proprio strana quella ragazza.Pranzai sola, come d'abitudine ormai. Iniziavo seriamente a preoccuparmi per Michael solitamente tornava a casa nel pomeriggio.
Stavo ancora controllando la home di facebook quando mi arrivò una chiamata da Ash.
-Pronto Ash?-
-Eiii- urlò così forte che credo che mi abbia spaccato un timpano.
-Ei ci tengo alle mie orecchie.-
-Ti va di venire a casa? Ci siamo io e Mikey- Ah ecco dove era quel coglione.
-Non so dove abiti.-
-Arriva al bar Centrale e gira alla prima a sinistra, ti aspetto fuori.-
-Va bene, a dopo.-Non sono brava a orentarmi e pensai di essermi persa quando arrivai al bar centrale. Dalle grandi vetrate si poteva vedere che succedeva all'interno del bar, sembrava proprio un luogo adatto a persone che mirano soltanto ad ubriacarsi. Proprio un luogo squallido. Nei tavolini mezzo scassati posti all'esterno alcuni ragazzi stavano fumando mentre quando guardai all'interno vidi due persone che già conoscevo: Cal e Kevin.
Girai a sinistra come mi aveva detto Ash e lo vidi fuori da una casa ricoperta da scritte di ogni genere.
Lo salutai e raggiunsi Michael dentro. Ovviamente gli dissi quanto ero preoccupata per lui, ma con Michael non potevi rimanere incazzata più di tanto.
-Cazzo Mike- Ash aveva il cellulare in mano e un'aria stufata -Dobbiamo andare a prendere Luke a casa di Skye, hanno litigato, di nuovo.-
Michael si alzò svogliatamente e raggiunse l'amico che ormai l'aspettava fuori.
-Aspettaci qui, torniamo subito.- ed uscirono di casa.
Dopo non molto sentì di nuovo il rumore della porta -Ah siete già tornati?- ma non erano Ash, Mike oppure Luke.
Era Calum. Mi guardò storto e sparì nel corridoio, poi, tornò in soggiorno con la maglia nera che aveva poco prima in mano. Aveva un fisico bellissimo, non super palestrato, ma era in forma. Aveva altri due tatuaggi, una piuma e un numero romano.
Si mise a cercare nel divano fino a quando trovò una maglia dei Nirvana e finalmente la indossò. Era pur sempre un bel ragazzo senza maglia e i miei occhi non avrebbero sopportato ancora a lungo.
-Che ci fai quì?-
-Mi ha invitata Ashton. E tu?- mi maledìi mentalmente.
-Ci abito.- già, ero a casa sua.Si avvicinò a me come quella sera nello stanzino della segreteria ma mi guardò dritto negli occhi.
-Stai iniziando a diventare ingombrante.- oh ma grazie Calum. Molto gentile, come sempre.
I'm a goner, somebody catch my breath,
I'm a goner, somebody catch my breath,
I want to be known by you,
I want to be known by you.-Goner, Twenty One Pilots
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Invisible.|Calum Hood.|5 Seconds Of Summer
FanficMi avvicinai alla porta, come sempre l'aveva lasciata aperta. Era nel suo solito stanzino con la sua solita penna. La luce soffusa lo rendeva ancora più bello; illuminava il suo viso concentrato e malinconico. Mi avvicinai ed il silenzio era talmen...