16. Capitolo

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|| NARRATORE ||

Fu un rumore ad attirare l'attenzione di Hermione mettendole i brividi.

Si guarda intorno ma non vede nulla così crede che forse è solo un animale, ma non è così.

La foresta oscura è un luogo molto pericoloso ma non è questo a spaventare la ragazza, che dopo la fine delle lezioni si dirige al suo interno per studiare, lì nessuno può disturbarla e nessuno potrebbe mai immaginarlo.

Un altro rumore fa sobbalzare la ragazza che è seduta tra le grandi radici di un albero, chiude il suo libro di incantesimi ed estrae la bacchetta.

"C'è nessuno?" Domanda esitante, ma nessuna risposta.

Un altro rumore e poi un altro e un altro, Hermione comincia a sentire la tensione del momento, ogni suono proviene da punti diversi.

"Chi c'è?" Urla la ragazza tenendo la bacchetta ben sollevata e stretta nella mano.

"Vedo che le abitudine sono sempre le ultime a morire" Una voce familiare scosse Hermione dentro di lei. Una voce che le era mancato sentire.

La voce di Draco Malfoy.

La ragazza si volta lentamente ritrovandosi faccia a faccia con il ragazzo.

Hermione tenta di indietreggiare ma inciampa in un ramo e nel momento in cui sta per cadere, Draco afferra Hermione per un polso e la tira con forza a se.

La ragazza sbatte la faccia contro il petto del ragazzo e viene avvolta da forti braccia che la fanno sentire protetta, al sicuro da tutto quello che potrebbe ferirla.

|| HERMIONE ||

Quanto lo odio !

Vorrei spaccargli la faccia eppure mi sento così.. Cosi.. Bene tra le sue braccia.

Sento un nodo formarsi in gola e gli occhi cominciano a pizzicarmi.

No. Non posso piangere, non devo piangere, io devo solo odiarlo e dopo imparerò a convivere con questa sensazione.

È solo un'idiota, non devo fidarmi di lui, mi farà solo del male e non voglio soffrire.

Mi stacco dal suo abbraccio e indietreggio facendo attenzione a non inciampare nuovamente.

Lo guardo confusa e arrabbiata mentre metto via la bacchetta "Cosa ci fai qui ?" Domando tornando ai miei libri per cominciare a chiuderli per poi infilarli nella borsa.

"Non sono affari tuoi" risponde con un tono freddo e distaccato.

"Va a quel paese Malfoy" tornare a chiamarlo così era strano, dava un certo effetto soprattutto se pronunciato con tanto odio.

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