Capitolo 5-L'arma segreta:

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"La prima cosa che ho imparato vivendo con la loro famiglia, è che, ovunque loro vadano, minacce e spargimenti di sangue presto seguiranno."

-Marcel Gerard.

Caroline si svegliò ancora più stordita su un pavimento che, al tatto, sembrò di tegole di legno. Aveva lo sguardo sfocato e la testa che le faceva malissimo. Si guardò attorno e vide due figure davanti a se: un uomo con la pelle scura, probabilmente Marcel e anche una donna, che dalla voce doveva essere un'adolescente, con i capelli lunghi e castani.

Forse era lei che le aveva fatto quella magia.

I due iniziarono anche a parlare. "Quindi è lei?" chiese la ragazza.

"Si,è lei." confermò Marcel. "Sai cosa fare."

Prima che Caroline potesse sentire altro, svenne di nuovo.

Spalancò gli occhi e si alzò con il busto, svegliandosi di nuovo, ma stavolta riconosceva il posto in cui si trovava: la camera che le aveva dato Klaus.

Quindi scese dal letto e uscì dalla camera, trovando Klaus che beveva nervosamente, con delle macchie di sangue su tutto il viso.

"Oh, ti sei svegliata. Dormito bene?" le chiese, con tono che di nascosto diceva "Ti sei divertita?" "Ti ho trovato sul ciglio della strada, forse mezza ubriaca."

"Non ero ubriaca, Marcel mi ha fatto qualcosa..Era..magia.." balbettò Caroline, seguendo Klaus dentro la sala da ballo.

Legato a delle catene fissate al pianoforte, c'era un bel ragazzo che sputava sangue dalla bocca: occhi marroni, capelli neri e denti perfetti.

"Lui chi è?" domandò Caroline, ancora intontita.

"Ti presento Josh." rispose Klaus, tirando su il mento del ragazzo per vedere se respirava ancora. "Marcel ha fatto bere la Verbena a tutti i suoi vampiri, così che io non possa soggiogarne nessuno." spiegò, lasciando poi il viso del ragazzo a penzoloni.

"E tu hai preso il primo ragazzo che hai trovato, lo hai trasformato così che potesse fare la spia?" continuò Caroline.

L'altro fu sorpreso. "Mi stupisco di come la tua mente e la mia siano collegate perfettamente." commentò, carezzandole il mento. "Quando Josh si risveglierà, potrò sapere di più. Ma adesso dimmi, di cosa blateravi riguardo la magia?"

"Non so cosa sia successo: sono svenuta e poi mi sono ritrovata..." Caroline voleva cominciare a raccontare, ma solo poco dopo si accorse che non si ricordava niente.

Klaus restò con sguardo impassivo ad ascoltare quello che lei diceva.

"Non me lo ricordo.." sussurrò, quasi fra se e se.

"E' evidente che ti ha soggiogato per dimenticare." esclamò l'altro, quasi con rabbia.

"No Klaus, io non credo che sia stato lui. Era magia..." tentò di spiegare lei.

"Non preoccuparti, ci riprenderemo i tuoi ricordi e scopriremo cosa Marcel tiene nascosto."

Mentre Klaus si preoccupava delle sue strategie, Caroline scese in città cercando di riaffiorare i ricordi. Camminando per le strade affollate di turisti che si divertivano, quella sera, Caroline si ricordò solamente di essersi risvegliata su un pavimento di legno, polveroso e freddo.

Si mise le mani nei jeans e passeggiando, si ritrovò davanti ad una chiesa. Alzò gli occhi: era interamente fatta di legno, tranne le vetrate ornate di disegni.

Le porte erano chiuse e probabilmente si stava celebrando una messa, così decise di tornarci più tardi.

Proseguendo a camminare, Caroline vide che dal negozio della strega Katie, una ragazza dalla pelle scura e i capelli ricci neri, usciva uno dei vampiri che Marcel aveva sempre a fianco: Thierry.

All'apparenza il suo sguardo impaurito sotto il cappello da francesino elegante, che quel che aveva appena fatto, fosse illegale.

Sorrise dall'altra parte della porta, forse a Katie e poi silenziosamente se ne andò.

Caroline aveva appena capito che una relazione tra un vampiro ed una strega era assolutamente vietato e questo le strinse il cuore.




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