"Resterai con me fin quando il temporale finirà?
Resterò sempre con te, a qualunque costo."
-Giovani Rebekah e Klaus.
Elijah sapeva che Celeste si sarebbe reincarnata in qualche altro corpo che si trovava nel cimitero e se il vampiro uccideva la strega, Davina forse sarebbe tornata in vita.
Quindi si diressero al cimitero e mentre Marcel e Rebekah tiravano fuori il corpo di Davina dalla sua tomba, Elijah e Caroline cercarono Celeste.
La strega si era reincarnata del proprio corpo, quello di cui Elijah si era innamorato e sembrava che ella non sapesse il perché.
Si spaventò alla vista dei due.
Elijah notò che Caroline era assetata di sangue nei suoi confronti e rise. "Tranquilla Caroline, puoi ucciderla." le disse.
"Fa ciò che vuoi Caroline: ma sappi che non c'è un futuro per te." la minacciò Celeste.
I due le morsero il collo così tante volte, che alla fine le staccarono brutalmente la testa.
Davina si risvegliò da un lungo sonno e fu felice di poter riabbracciare Marcel e aiutarlo a scappare con Rebekah, facendo su di loro un incantesimo di occultamento.
Quindi, quella stessa sera, Rebekah fece i bagagli e li caricò su una decappottabile.
Caroline le sorrise. "Spero davvero che sarai felice: non preoccuparti, Klaus ti perdonerà." le disse.
Rebekah l'abbracciò e poi baciò Marcel sulle labbra. "Addio Marcel Gerard. Cerca di restare vivo." gli disse.
Caroline però era confusa. "Lui non verrà con te?" chiese.
"No, c'è bisogno di me qui. Non posso lasciare tutto quello che ho creato." rispose Marcel, scuotendo la testa.
Quindi Rebekah salutò entrambi, salì sulla macchina e partì via, chissà dove, ma comunque con un sorriso sul volto.
Tutto si era finalmente sistemato, Bastiana era stata uccisa e quindi l'incantesimo di Kieren era stato spezzato.
Con un sorriso stampato sul volto, Caroline tornò alla villa: incrociò Marcel che aveva liberato Thierry e anche Elijah che diceva addio ad Hayley.
Quindi rientrò in casa, ma aprendo la porta della stanza in cui aveva lasciato Klaus, trovò una brutta sorpresa ad aspettarla: sul letto in cui dormiva e su cui loro avevano fatto l'amore, c'era Genevieve completamente nuda.
"Ciao Caroline." la salutò, con un sorriso soddisfatto.
Caroline non riuscì a muoversi, nemmeno quando Klaus si fece vedere con il suo stesso sorrisino.
"Caroline, sei tornata!" esclamò. "Cos'è quella faccia? Mi hai detto di rimanere qui e io sono rimasto qui."
La vampira gli voltò le spalle, almeno per piangere in pace in un angolino, ma lui la seguì e allora lei fu costretta a sfogarsi.
"Io ho appena ucciso la donna che voleva morta tua figlia e tu sei stato qui a scopare?!" esclamò, a denti stretti, mentre gli occhi cominciavano a riempirsi di lacrime.
Klaus invece era abbastanza calmo. "Ho visto un coltello conficcarsi nel tuo petto...Ti ho guardata morire e mi sono sentito...così debole." disse. "Io non posso essere così debole." sussurrò poi, scandendo le parole.
Caroline non poté credere che lo avesse fatto per quel motivo, che l'avesse tradito. "Allora hai ottenuto quello per cui sei venuto. Sei il re Klaus!" gridò, agitando le mani in aria, mentre le prime lacrime scendevano lungo le guance pallide. "Hai vinto." mormorò, prima di voltargli le spalle veramente e forse per sempre.
Infine, Caroline si accasciò su una delle sedie del soggiorno, a piangere fin che non aveva più fiato e si addormentò.
Si risvegliò di sera, sul sedile di un auto che era ormai per strada. Guardandosi attorno, notò che sul sedile del guidatore c'era Marcel e non capì perché la stesse portando via.
"Dove stiamo andando?" gli chiese.
"Ti riporto a casa." le rispose Marcel. "Non meriti di stare qui a soffrire e io non voglio che tu ti riduca come ti ho trovata prima." spiegò, mentre guidava.
Caroline non riuscì più a pensare a niente, se non al fatto che Marcel aveva ragione e che era meglio tornare a casa.
"Grazie Marcel." gli sussurrò, tornando a dormire, poggiando la testa sulla sua spalla.
New Orleans sembrava ormai in pace, ma in realtà non lo era.
Perché di nascosto, altri due corpi resuscitarono: una donna dai capelli corti e il corpo minuto, seguita da un uomo dalla pelle scura, che posavano un fiore sulla tomba della madre dei Mikealson.
Perché si trattava proprio di lei, di Esther che accanto a se aveva suo figlio, Finn.
"Dobbiamo muoverci figlio mio, abbiamo molto da fare."
CONTINUA..
Spero che questa storia vi sia piaciuta, ovviamente non è finita qui! C'è un'altra storia "King and Princess." Spero la leggiate, a presto! <3
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Always and Forever. (Prima storia.)
FanficCara Elena, ne abbiamo passate tante insieme e abbiamo persino superato la morte. Sei la mia migliore amica e per questo ti sto scrivendo che vado via da Mystic Falls. Nonostante avessi pianificato il mio futuro nei minimi dettagli, qualcosa mi spin...