"Per molto tempo tu e la tua famiglia avete avuto tutto il potere. Manipolate e uccidete chiunque si meta sulla vostra strada. Quel tempo è finito. D'ora in poi potrete capire cosa si prova ad avere paura."
-Davina Clare.
Non appena capito qual'era il problema di cui aveva paura Davina, la strega iniziò a sputare terra, fino a rigetterla.
Marcel la portò a casa dei Mikealson, la mise nel letto e decise di chiamare Sofie per capire cosa le stesse succedendo.
"Quando le altre tre streghe sono morte, tutti i loro poteri si sono trasferiti in lei: è un potere troppo potente per una sola ragazza. Gli Antichi vogliono che sacrifichiamo anche lei, o New Orleans sarà distrutta." spiegò Sofie.
Klaus intervenne non appena udì l'ultima frase. "Che intendi dire?" le chiese.
"La terra è soltanto il primo segnale. Ci sarà l'aria: spazzerà via qualsiasi cosa, poi l'acqua: una pioggia interrompente che allagherà le strade e infine il fuoco, che brucerà tutto quello che si troverà davanti." raccontò la strega.
Quindi Klaus fu costretto a venire a compromessi. "Che cosa dobbiamo fare?"
"Davina deve essere sacrificata." rispose lei.
"Non se ne parla! Non ricordi cosa è successo a tutte le altre?!" intervenne Marcel.
"Vuoi morire per caso?!" esclamò la strega. "Mi serve assorbire il potere di una strega antica per avere tutta l'energia che serve a portarla indietro: userò le ossa di Celeste."
Solamente Elijah sapeva dove si trovasse la tomba di Celeste, l'aveva seppellito lui stesso, ma sembrava che Sofie non riuscisse a prenderne il potere. Forse perché era ancora viva..
Così, decisero di utilizzare le ossa di Esther, la madre Mikealson che un tempo era stata una grande strega.
Marcel era del tutto contrario che Sofie le tagliasse la gola, ma il tempo stringeva perché in città si era alzato un forte vento e cadeva pioggia.
Quindi Davina doveva morire o New Orleans sarebbe andata distrutta.
Il tutto si svolse al cimitero: Sofie aprì le tombe delle tre ragazze morte, tra cui la propria nipote.
Assistettero tutti e Caroline sapeva che non sarebbe riuscita a guardare il modo in cui Davina sanguinava dalla gola, fino a morire...
Sotto la pioggia forte e i capelli ormai bagnati, Sofie attirò a se il potere di Esther, stringendo poi in mano il coltello utilizzato per gli altri sacrifici.
Davina fece un grande respiro, chiuse gli occhi e morì.
Caroline voltò lo sguardo, nascondendosi dietro la spalla muscolosa di Marcel e con grande sorpresa, lui la strinse a se per non farla guardare.
Si sentì quasi al sicuro: era piuttosto caldo per esser un vampiro.
Il rito iniziò subito dopo, Sofie iniziò a recitare l'incantesimo, per minuti e minuti, ma niente cambiò: solamente la pioggia e il vento smisero, ma nessuna delle quattro giovani si svegliò.
"Non capisco..." commentò tra se e se Sofie.
Marcel non si risparmiò dall'essere triste o dall'abbracciare il corpo della strega che aveva protetto fino a quel momento.
Anche Caroline voleva bene a Davina e non esitò a stringere Marcel come lui aveva fatto con lei.
Tutto si era finalmente calmato nel quartiere francese, Caroline voleva far sì che Marcel riposasse e stesse tranquillo fin che non avrebbe trovato un modo per riportare indietro Davina.
Quindi scese in città alla ricerca di un sonnifero abbastanza potente anche per un vampiro ed entrò in un negozio di erbe aromatiche, probabilmente di una strega.
Inizialmente non c'era nessuno, così si mise a curiosare e persino a fare una cosa che non avrebbe mai fatto: rubare.
Non appena mise una fiala di the nella giacca, una donna venne fuori da dietro il bancone: aveva la pelle scura, i capelli ricci e un sorriso divertito sul volto.
Il suo nome era Sabine, l'aveva conosciuta la prima volta che aveva visto Elijah. Non era come il vampiro gliel'aveva raccontata, ma Caroline sapeva che si trattava di lei.
"Celeste.."
"Ciao Caroline, ti serve qualcosa?"
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Always and Forever. (Prima storia.)
FanficCara Elena, ne abbiamo passate tante insieme e abbiamo persino superato la morte. Sei la mia migliore amica e per questo ti sto scrivendo che vado via da Mystic Falls. Nonostante avessi pianificato il mio futuro nei minimi dettagli, qualcosa mi spin...