"Io sto combattendo per la mia casa, per la dignità dei vampiri. La domanda è: per cosa stai combattendo tu?"
-Marcel Gerard.
Finalmente Klaus era di nuovo il re del quartiere francese e Marcel gli aveva ceduto tutto: ma la lealtà dei vampiri doveva guadagnarsela.
Nonostante tutti in un evidente conflitto, Elijah e Rebekah tornarono alla loro dimora e Klaus invitò anche Caroline.
Prima del cancello d'entrata, egli poté notare di nuovo quella M incisa nella parete e ci pensò su.
"Quindi questa non sta per "Marcel"..."
"Sta per Mikealson." spiegò Klaus, con un sorriso soddisfatto stampato sulla faccia.
Caroline superò il cancelletto con la propria valigia e dopo l'attico con i tavolini, alla sua destra e alla sua sinistra vi erano appesi dei ritratti di famiglia di tutti i fratelli Mikealson.
Quello che brillava di più era in assoluto quello di Rebekah.
Quindi salirono le scale che portavano alla casa e Caroline contò ben 5 camere da letto matrimoniali.
"Questa era di mio fratello Kol, ma visto che lui non è qui, la cedo a te." le disse Klaus.
La camera aveva un letto matrimoniale al suo centro e due armadi ai lati. Più in là una piccola stanza con solo una finestra e vuota.
"Due armadi giganti! Si, questa stanza sarà perfetta." commentò lei, sorridendo.
Klaus venne verso di lei e le cinse i fianchi. "Allora spero che tu abbia un vestito per la cena di stasera: avremmo ospiti."
Klaus aveva invitato Hayley, Marcel e ovviamente i suoi fratelli a cenare con se per discutere sulle sorti del "regno".
Caroline si presentò nella sala da pranzo con un normale vestito rosa con le spalline: non sapeva che cosa sarebbe successo quella sera e decise di tenersi comoda.
Il tavolo per mangiare era lungo, con così tanti piatti pieni di cibo che Caroline non riuscì nemmeno a contarli e Klaus seduto a capo tavola.
C'era un uomo accanto a lui vestito da maggiordomo che, probabilmente soggiogato, versava del sangue dentro due bicchieri di vetro lussuosi.
Klaus sorrise a Caroline e le porse il bicchiere: un vero e proprio drink.
"Brindo alla nostra nuova dimora." disse Klaus.
Caroline sorrise e fece cin cin con lui, bevendo poi un sorso di sangue che fece danzare le proprie papille gustative.
Infine, entrambi posarono il drink e si diedero un lieve dolce bacio, fin che qualcuno non si schiarì la voce: Rebekah, Elijah, Marcel ed Hayley erano arrivati.
"Benvenuti, sedetevi pure e servitevi." esclamò Klaus, mettendosi poi seduto, con Caroline alla propria destra.
Rebekah si mise al fianco di Caroline, con Marcel davanti. Lo stesso Elijah ed Hayley.
"Perché ci hai portati qui?" chiese Hayley, senza toccare cibo.
"Volevo organizzare con voi una specie di caccia al lupo." ridacchiò Klaus.
Hayley si alzò in piedi a fatica, per via del pancione che stava crescendo. "Non ti azzardare a toccare la mia famiglia." lo minacciò, mostrando gli occhi dorati da lupo.
Anche Caroline si alzò dalla sedia, più velocemente di lei. "Così finalmente capirai che non aveva intenzione di utilizzare la tua bambina per creare degli Ibridi." le disse.
"Ed è così che vuole dimostrarlo? Uccidendoli tutti?!" esclamò la lupa.
Caroline ci pensò su e fece poi una smorfia guardando Klaus. "Già, non ti sembra un po' drastica come cosa?"
Klaus la guardò quasi male e le comandò di mettersi seduta.
"Ma non vedi come ti tratta? Come se fossi la sua schiava, il suo burattino." commentò Hayley, con tutta l'intenzione di andarsene. Infine, si rivolse ad Elijah. "Spero tu interrompa tutto questo."
Elijah sospirò e guardò pensieroso suo fratello. "Davvero le tue intenzioni non erano quelle di usare tua figlia per creare un esercito?" domandò.
"Oh, finalmente qualcuno l'ha capito!" esclamò Caroline.
"Scusami se non riuscivo a fidarmi di una che mi ha infilato un paletto nel cuore!" esclamò l'altro.
"Ancora ce l'hai con me per quella storia? Sono passate settimane." sbuffò la ragazza.
Di tutta risposta, Elijah si alzò e se ne andò.
Infine, Klaus si rivolse a Marcel. "Non mi piace vederti come "suddito" Marcel, lo ammetto. Quindi ti propongo di diventare mio alleato: cacciamo insieme." gli disse.
Marcel non sembrava avere altra scelta ed accettò, andandosene per avvisare gli altri vampiri che gli erano leali.
Questo mise fine alla cena.
Caroline non si ricordò di quello che era successo dopo la cena, ma si risvegliò nel letto nuda ed iniziò a pensare che Klaus la soggiogasse per farle dimenticare tutto.
Alzandosi e rivestendosi, notò che aveva delle dita insanguinate. Così andò in bagnò e vide che al suo collo vi era un morso: inizialmente si spaventò, il morso di un Ibrido causa dolore lacerante e visioni orribili, ma lei si sentiva bene.
Quindi si pulì il sangue e raggiunse Klaus in soggiorno: una grande stanza con un divano, un camino in mattone e i dipinti che egli aveva sparso per tutta la camera.
Klaus si stava guardando la schiena riflessa in uno specchio alto quanto lui: aveva dei graffi.
Caroline spalancò la bocca. "Sono stata io?!"
L'altro ridacchiò. "Si, ma tranquilla, non mi dispiace."
"Ho un tuo morso sul collo." gli fece notare.
"Non preoccuparti, hai già bevuto il mio sangue per guarire." le spiegò, rimettendosi la maglietta.
"E perché io non me lo ricordo? Non è che mi soggioghi per dimenticare?" gli chiese, un po' confusa e intontita.
"Te lo giuro Caroline, se volessi farti dimenticare una notte di sesso selvaggio, lo avrei fatto." commentò Klaus, tirando fuori una scatola polverosa da sotto al divano.
Essa racchiudeva una macchina da scrivere che porse a Caroline.
"Cosa devo farci?"
"Vorrei scrivere le mie memorie, le mie avventure nei secoli e di come i miei fratelli mi credano una brutta persona." rispose Klaus, fantasticando. "Io parlo e tu scrivi."
Non appena le disse questo, Caroline capì davvero che Klaus la stesse trattando come una schiava: la portava al letto e poi le diceva di diventare la sua scrittrice personale. "Spero tu stia scherzando." esclamò, alzando un sopracciglio.
Klaus aggrottò le sopracciglia. "Ti sembro uno che scherza?"
"Sarebbe un miracolo." commentò Caroline, fra se e se. Ma poi, si ribellò. "Beh, non ho intenzione di farlo." Si mise il giacchetto di pelle. "Soggioga qualche bella segretaria per farlo."
"Dove stai andando?!"
"A salvare quei licantropi!"
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Always and Forever. (Prima storia.)
FanfictionCara Elena, ne abbiamo passate tante insieme e abbiamo persino superato la morte. Sei la mia migliore amica e per questo ti sto scrivendo che vado via da Mystic Falls. Nonostante avessi pianificato il mio futuro nei minimi dettagli, qualcosa mi spin...