Capitolo 9- La congrega di streghe:

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"Una cosa che ho imparato da Marcel? La lealtà invia un messaggio potente."

-Josh Rosza.

Caroline e Rebekah seguirono Sofie fino al cimitero e le condusse su tre tombe messe una sopra l'altra, in pietra e con dei nomi troppo cancellati per esser letti.

"Quando ero una strega giovane, mia sorella, Jane-Anne, era molto devota alla magia e alla congrega di streghe. Quando lo richiedevano, la congrega raccoglieva quattro streghe vergini per sacrificarle. Una di queste era mia nipote, Monique." disse, scoprendo il nome della ragazza sulla tomba. "Io ero del tutto contraria, sembrava una tale sciocchezza.." commentò, con un accenno di tristezza.

"Tra queste quattro c'era Davina?" chiese Caroline.

Sofie annuì. "Le antiche streghe dicevano che dopo esser state sacrificate, gli Dei le avrebbero riportate indietro, così che potessero fortificare il potere della comunità per uccidere i vampiri...Ma le ragazze non erano a conoscenza di niente. Ho tentato di fermarle, ma era troppo tardi...A mia nipote e ad altre due ragazze era stata tagliata la gola e prima che succedesse anche a Davina, Marcel è intervenuto e ha fermato tutto." raccontò. "Davina è pericolosa perché possiede tutto il potere delle altre tre streghe sacrificate, deve morire anche lei e così le altre torneranno indietro."

"E' per questo che Marcel la nasconde." commentò Rebekah.

Prima di uscire dal cimitero, Caroline notò un cognome sulla tomba che le sembrò familiare: Sean O'Connell.

Quando giunse sera, Marcel lasciò che Davina fosse libera e chiese a Camille di accompagnarla ad un pub in cui Tim, un vecchio amico della strega, faceva un concerto di violino.

La ragazza notò che nello sguardo di Davina c'era più che amicizia, forse una cotta segreta e Caroline, che le aveva seguite, adesso sapeva tutto.

Andò a riferire tutto ai due fratelli che attuarono un piano insieme: Caroline sarebbe andata nella soffitta della chiesa per liberare Elijah, Klaus avrebbe convinto Davina ad allearsi con loro e Rebekah avrebbe distratto Marcel.

Solo in quel momento, Caroline si accorse che Josh era sano e salvo.

"Oh, benvenuto in famiglia!" esclamò, stringendogli la mano. "Non sai in che guaio ti sei cacciato."

Come da patto, Caroline raggiunse la chiesa e quindi la soffitta, per andare a liberare Elijah. Ma si trattava della stanza di una strega e quindi avrebbe potuto mettere un incantesimo per non far entrare nessuno proprio sulla porta.

Dannazione, mi ero scordata,pensò.

Mise una mano in avanti e dopo aver visto che non vi era alcun incantesimo, entrò con facilità.

Che razza di strega è?

Si diresse subito ad aprire la tomba dove Elijah dormiva, ma stranamente era vuota.

Si guardò intorno: gli scarabocchi neri sulle tele bianche, il letto rosa, il pavimento in legno, era tutto come se lo ricordava. Solo che Elijah non c'era.

Poi, sentì dei passi dietro le sue spalle: il fratello Mikealson comparve da dietro un muro con in mano il paletto di quercia bianca.

"Oh, ciao." salutò timidamente lei. "Senti, mi dispiace per il paletto, ero fuori di me." cercò poi di scusarsi.

"Ti perdono solo perché sei nelle grazie di mio fratello e ho capito perché: sei bionda e stupida." commentò, prima di uscire dalla soffitta.

Caroline si sentì più che offesa e lo seguì con passo duro fino di sotto.

I due trovarono in chiesa Davina e Klaus che litigavano: lei piangeva sul corpo di un ragazzo che in mano aveva un violino.

"Che cosa hai fatto?!" chiese Caroline.

"Aveva rifiutato di collaborare, ho fatto quello che andava fatto." rispose Klaus, con il sorriso da maniaco.

Per Caroline quello era fin troppo, Klaus aveva manipolato quella povera ragazza per costringerla ad essere sua alleata.

"Hai superato il limite." commentò, inginocchiandosi davanti al ragazzo: era morto da poco. "Senti, mi occupo io di lui. Ti conviene accettare." sussurrò poi a Davina.

"Va bene, va bene, farò tutto quello che vuoi!" esclamò la strega, in preda alle lacrime.

"Bene!" esclamò Klaus, sorridendo per la nuova conquista e il fratello sano e salvo.

Caroline si morse il polso per far bere il proprio sangue a Tim e guarirlo.

"Hai fatto il concerto e sei andato bene, torna a casa e dimenticati di questa serata." Infine, lo soggiogò per fargli dimenticare l'accaduto e il ragazzo se ne andò come se non fosse successo niente.

Klaus continuava a sorridere come se fosse una cosa normale e prima di andarsene, Caroline gli tirò uno schiaffo.

*


Always and Forever. (Prima storia.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora