Always and Forever. (Prima storia.)

Capitolo 6- I ricordi:

"Ogni buona storia ha bisogno di una strega malvagia."

-Hayley Marshall.

Caroline scosse la testa per cacciare via i pensieri e continuò a camminare, fino ad arrivare al bar.

Si sedette ad un tavolino e la prima cosa che fece fu controllare il telefono: nessuna chiamata da Elena.

Sospirò: voleva che tutto questo finisse all'istante, la faida tra Marcel e Klaus. Perché Caroline voleva stare tranquilla con Klaus, magari uscire come persone normali, andare al cinema...Nah, Klaus non è un tipo da cinema,pensò.

Poi, guardò davanti a se. Marcel era ad un tavolo che filtrava con la barista, Camille, mostrando il proprio sorriso che racchiudeva i denti perfetti.

Forse Camille era una debolezza, ovvero una persona per cui Marcel avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Chissà se anche io lo sono per Klaus.

Quindi prese il telefono e chiamò l'ibrido. "Klaus, devi sapere una cosa."

Josh era stato slegato e all'apparenza sembrava solo un normale ragazzo che era diventato un vampiro e schiavo di Klaus.

"Interessante, la barista dici? Camille..." rifletté Klaus, ad altra voce. E sembrava anche che conoscesse Camille.

"Ci hai parlato?" domandò Rebekah, seduta comodamente sulla poltrona in pelle.

Klaus non rispose.

Caroline alzò un sopracciglio, quasi infastidita, ma cercò di non pensarci. "Anche Thierry e Katie, la strega, hanno una relazione: segreta, a quanto pare." disse.

Klaus lanciò una risata malvagia. "E' tutto perfetto!" esclamò, per poi rivolgersi a Josh e guardarlo profondamente negli occhi. "Tu attaccherai la strega Katie fin che Thierry non interverrà." gli ordinò, soggiogandolo.

"Qual è, di preciso, il tuo piano?" domandò Caroline, incrociando le braccia.

"La prima regola di Marcel è che i vampiri non si devono uccidere a vicenda e noi stasera lo faremo accadere." rispose Klaus, fiero di stesso.

"E lascerai che il povero Josh muoia?!" esclamò Caroline.

Klaus sbuffò. "Se proprio ci tieni, quando tutto sarà finito, lo andrai a soccorrere."

"Come intendi far si che Marcel non intervenga?" chiese Rebekah, quasi convinta.

Klaus non seppe rispondere, ma l'altra vampira si. "Potremmo organizzare un party."

Entrambi la guardarono perplessi, come se avesse appena detto una stupidaggine.

"Che c'è? Un vampiro come Marcel non ama le feste? A me sembra il contrario." commentò.

Klaus e sua sorella annuirono. "Bene, avviso Marcel e tu chiama Sofie Deveraux, che faccia qualche magia sul tuo cervello: voglio sapere cosa nasconde Marcel."

Hayley contattò la strega alla quale aveva legato la propria vita per occuparsi dei ricordi di Caroline.

La fece stendere sul letto e questo confuse la vampira. "Perché devo strare sdraiata?"

"Annullare il soggiogamento di Marcel farà molto male." rispose Sofie.

"Ti ho detto che non mi ha soggiogata, è magia!" esclamò.

"Beh, come ti pare, farà male lo stesso." intervenne Rebekah, tenendole ben stretti i polsi.

Caroline cercò di restare calma quando Sofie iniziò a pronunciare strane parole.

La testa iniziò a fare malissimo, il sangue le ribolliva nelle vene, ma riuscì comunque a vedere frammenti di ricordi: come aveva pensato la mattina prima, si trattava di una chiesa. Aveva riconosciuto il legno vecchio, fin che non riuscì a vedere quel che sembrava una camera da letto.

Poi un quadro, con colori scuri.

Un letto con delle coperte rosa.

Una...bara.

Infine, due persone: Marcel in piedi alla propria destra e una ragazza con i capelli lunghi e marroni, bella, sui diciassette anni, alla propria sinistra.

Alzò di scatto il busto dal letto, come se si fosse appena svegliata da un lungo sonno pieno di incubi.

Rebekah la guardava interrogativa. "Allora?"

"Si trova nella chiesa, sulla soffitta: Marcel ne ha fatto una camera da letto per una ragazza. Non ho visto bene il suo viso, avrà più o meno sedici o diciassette anni. Deve esser stata lei a farmi questa magia." spiegò velocemente Caroline.

"Davina.." sussurrò Sofie, immersa nei pensieri.

Prima che potessero fare domande, la strega sfrecciò via con aria confusa.

"Ah, le streghe. Chi le capisce?" commentò Rebekah. "Mettiti un bel vestito, stasera si va ad una festa."

Wb_