La strada era ancora bagnata quando vidi la moto nera di Britt parcheggiare davanti al cancello grigio di casa mia. Mi strinsi nelle coperte, voltando le spalle alla finestra appannata che stavo guardando ormai da due ore, e bevvi un sorso della cioccolata calda che mi ero fatta preparare da mia madre dieci minuti prima.
Avevo detto ai miei amici che non sarei uscita e, che la bionda volesse o no, la mia voglia di andare al Sunrise non sarebbe aumentata a forza di lamentele.
Ignorai il campanello, ma mia sorella, dal piano di sopra, corse prontamente alla porta, facendomi sbuffare.
"Non puoi startene rintanata qui, il sabato sera!" si scusò quasi lei, mentre apriva la porta alla mia amica.
"Ti odio" le mimai io con rabbia, fulminandola con lo sguardo.
Brittany fece la sua comparsa in tutto il suo splendore. Jeans strappati, una felpina dell'Adidas azzurra come i suoi occhi e un sorriso luminoso, brillava come non mai e mi chiesi perchè una come lei perdesse tempo con una come me. Si avvicinò al divano sul quale ero sdraiata, per poi darmi uno spintone.
"Sei ancora in pigiama? Ci stanno aspettando tutti!" gridò lei, cercando invano di tirarmi giù dal mio comodo riparo. Mi tuffai con la testa nei cuscini senza nemmeno replicare.
Non volevo uscire, agghindarmi per niente e sopportare anche la compagnia di quel petulante narcisista di Zayn Malik, che era ormai entrato a far parte del nostro gruppo e che spesso arrivava al Sunrise anche prima di me. Niall, l'unico che potesse allegerire la serata, era partito con i suoi amici ricconi per un viaggio di dieci giorni a Parigi, l'unica città europea che non avesse ancora visitato, e le ragazze non c'erano mai. Liam era sparito, ancora una volta, e io ero costretta a sorbirmi le battutaccie e le frecciatine di quella testa di cazzo, senza avere nessuno che mi difendesse o che coalizzasse con me contro di lui.
"Non hai sentito, Wendell? Ci stanno aspettando tutti, perciò alza il culo da quel divano o sarò costretto a prenderti in braccio."
Quando sentii quella voce, mi si raggelò letteralmente il sangue nelle vene. Come avevo fatto a non notare una seconda moto, rossa, parcheggiata accanto a quella della mia migliore amica?
Le avevo detto come minimo tremila volte che quel ragazzo non mi andava a genio e lui me l'aveva portato perfino a casa. Non potevo crederci.
Guardai Zayn, che mi si era posizionato davanti, con un misto di sorpresa e fastidio. Lui mi sorrise beffardo, facendomi venire voglia di fargli sparire dal volto quell'espressione da super uomo a furia di pugni nei denti.
"Proprio non sai stare senza di me, vero Malik?" ironizzai, alzandomi in piedi. Lui rise.
"Non è divertente non avere nessuno da prendere in giro. Britt è incommentabile, Jessy mi ignora e Izzie mi smerda prima ancora che io apra bocca, per cui.."
Io gli rivolsi un sorriso finto, guardandolo negli occhi.
"Mi dispiace tanto, ma per stasera dovrai arrangiarti" dissi soltanto, bevendo un altro sorso della bibita calda.
"Quale parte di 'sarò costretto a prenderti in braccio' non ti è chiara?" chiese a sua volta lui, ricambiandomi con lo stesso sorriso forzato. Io risi sul serio, scuotendo la testa.
Fatto sta che dopo venti minuti ero seduta su uno dei comodissimi sgabelli del Sunrise a sorseggiare una birra. Come avevano fatto? Semplicemente, Zayn mi aveva davvero presa in braccio e portata al piano di sopra, sotto indicazione di Britt. Una volta davanti al bagno avevo alzato bandiera bianca e mi ero sistemata nel miglior modo possibile, approfittando delle competenze della bionda per farmi un trucco carino e uscire di casa seguita dallo sguardo soddisfatto del moro.
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Fight or Flight? || Zayn Malik
FanfictionUscii dal pub correndo velocemente. L'ennesima discussione della giornata che mi sarei potuta risparmiare se avessi chiuso quella merda di bocca che mi ritrovavo, pensai ridendo. 'Cam, torna qui!' mi gridò Harry dall'uscio della porta, mentre io ero...