Risi delle parole di Izzie senza capire realmente cosa stesse dicendo. Anche lei rise, forse per colpa dei litri di alcool che avevamo ingerito, e poi continuammo a camminare, facendo uno sforzo immane per non lasciarmi cadere sul prato della villetta che avevamo di fronte trascinando la rossa con me.L'intenzione iniziale era quella di passare un sabato in compagnia dei ragazzi, ma visto che Harry e Louis ci avevano dato buca per uno stupido film d'amore e Niall e Brittany avevano disdetto il nostro appuntamento al Sunrise per andare a trovare Jess, che aveva la febbre, io e la rossa avevamo deciso di non rinunciare al divertimento, optatando per una serata in discoteca che ci era lentamente sfuggita di mano.
Per fortuna, prima che la mia compagna di pazzie collassasse addosso ad uno dei ragazzi che le ronzavano intorno come api sul miele, ero riuscita a convincerla di uscire dal locale ed avevamo cominciato a camminare verso una meta idefinita.
Il punto era che avevamo la vista troppo annebbiata per capire dove ci trovassimo e così ci eravamo fermate davanti ad un paio di villette a schiera apparentemente in vendita nella speranza che qualche buona anima ci portasse a casa. Ma, calcolando il fatto che dovevamo essere nei dintorni della discoteca, il cinema era dall'altra parte della città e i due biondi erano rientrati da un pezzo, per cui non potevamo riporre speranza in un loro miracoloso aiuto, anche se in quello stato non potevamo rendercene conto.
"Guarda Cam, sono un canguro" mi gridò Izzie, saltando scalza in diverse zone del prato. Risi, nonostante la vedessi doppia.
Ecco a cosa serviva Harry: a moderare la sfilza di cazzate che le nostre menti erano desiderose di attuare. Ed ecco cosa succedeva quando non c'era.
Visto che ci eravamo rassegnate al nostro destino, io e Izzie cominciammo a fare una specie di gara di imitazioni a tema 'animali selvaggi' e quando sentii una gocciolina d'acqua bagnarmi il braccio pensai seriamente che fosse stata lei a sputarmi addosso, facendo il verso del lama ubriaco.
La guardai per un attimo: anche da ubriaca riuscivo a capire che stesse imitando un cavallo. Un'altra goccia cadde da un punto indefinito del cielo e mi maledissi mentalmente.
Stava per piovere. Oh, merda.
Stava per piovere, io non ero lucida e non sapevo dove mi trovassi. Stava per piovere e nel frattempo Izzie aveva smesso di essere una lumaca che strisciava sul marciapiede sudicio e stava urlando a due quattordicenni appartati dietro un paio di alberi "Smettela di amoreggiare, non vedete le lacrime di Cristo bagnare le vostre anime?", terrorizzandoli.
Stava per piovere e io dovevo chiamare qualcuno. Estrassi il mio nuovissimo iPhone 6 dalla tasca e composi il numero di Harry, ma non rispose.
Provai allora con Lou, ma l'odiosa vocina della segreteria mi fece perdere ogni speranza. Tentai con Brittany, Niall, Jessy e perfino Liam, ma nessuno di loro rispose alle mie chiamate. Non mi rimaneva che un'ultima possibilità.
Chiamare Zayn.
No, non l'avrei chiamato. Io odiavo quel ragazzo, e lui ricambiava in pieno, per cui non sarebbe stato giusto chiamarlo solo perchè ero nella merda fino al collo e non avevo nessuno di più affidabile a cui rivolgermi.
Guardai il cielo terso e un paio di gocce mi bagnarono le guance, facendo crescere le mia disperazione.
Rivolsi poi la mia attenzione alla rossa, che stava improvvisando una strana danza della pioggia (come se non piovesse già abbastanza?!) imitando gli indigeni e decisi di mandare a fanculo il mio orgoglio e chiamare quell'insulso deficiente. Nel caso in cui Zayn mi avesse preso in giro per quel folle gesto, nei giorni successivi, avrei potuto benissimo dare la colpa all'alcool, il moro sapeva che disastrosi effetti aveva sul mio cervello visto che anche al Sunrise non ci andavo troppo piano con i drink.
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Fight or Flight? || Zayn Malik
FanfictionUscii dal pub correndo velocemente. L'ennesima discussione della giornata che mi sarei potuta risparmiare se avessi chiuso quella merda di bocca che mi ritrovavo, pensai ridendo. 'Cam, torna qui!' mi gridò Harry dall'uscio della porta, mentre io ero...