Il ritorno a scuola era stato più traumatico del previsto. Nonostante grazie a Zayn avessimo fatto tutti i compiti senza ridurci all'ultimo momento come ogni anno, la prof di matematica aveva deciso di interrogare me e il biondo proprio il giorno del ritorno e non eravamo riusciti ad ottenere più di una C. Non che il voto non fosse positivo, anzi, ma c'era proprio bisogno di farci un'interrogazione di un'ora e mezza il 7 Gennaio? Un po' di pietà, che cazzo.
Visto come stava andando la giornata, quando gli altri si radunarono per andare a mensa io decisi di rifugiarmi in biblioteca e ripetere le nozioni di fisica assegnateci. Con la sfiga che avevo sarei stata chiamata sicuramente io e non avevo intenzione di fare scena muta, dopo tutta la fatica che avevo fatto per recuperare praticamente il programma di tre anni.
Appena mi sedetti su uno dei tavoli al centro della sala, sentii una voce familiare alle mie spalle chiamarmi.
"Camille che ripete qualcosa, non pensavo avrei mai visto una scena del genere" mi derise, avvicinandosi a me.
"Calum Hood in una biblioteca, scena ancor più irreale" lo presi in giro a mia volta, guardandolo mentre si sedeva sulla sedia vicino alla mia.
Mi sorrise appena e abbassò gli occhi stanchi verso il libro aperto avanti a me, per poi rivolgermi uno sguardo un po' stranito.
"Allora è vero quello che si dice in giro, ti sei messa a studiare" disse, cercando qualcosa nel suo zaino. Io risi, un po' in imbarazzo.
"Eh già, l'avresti mai detto?" scherzai, spostando lo sguardo sulle righe sottolineate ma capendo immediatamente che non sarei mai riuscita a concentrarmi con lui accanto a me.
Morivo dalla voglia di sapere come stesse e come stessero gli altri, se il padre di Michael si fosse ripreso e come andasse con la band.
"Ci sono tante cose che non mi sarei mai aspettato da te, Camille" rispose tristemente, senza guardarmi.
Non so dire perchè, ma quella frase fu peggio di una coltellata.
"Potrei dire lo stesso, Calum" risposi a mia volta, mettendomi sulla difensiva.
"Io non ce l'ho con Zayn, non ce l'ho mai avuta con lui. Ti vuole bene, si vede, tu sei felice ed è questo quello che importa. E poi è davvero un bravo ragazzo, anche se non sembra" aggiunse, sembrandomi sincero. Lo guardai negli occhi e capii che lo era.
"Sono felice che qualcuno di voi se ne sia reso conto, finalmente" sussurrai con voce sollevata, mentre Hood cacciava una matita dal suo astuccio.
"Io l'ho sempre saputo. Gli altri se ne sono accorti quando Zayn ha chiesto ad Harry di invitarci alla festa a sorpresa per il tuo compleanno" buttò giù lì, come se quello che aveva appena detto non avesse alcuna importanza, quando in realtà per me ne aveva eccome.
Quindi quell'insulso deficiente aveva messo la sua antipatia per quei quattro per farli partecipare alla mia festa? Quasi non ci credevo.
Ma come si fa a non amare una persona del genere?
"E' stato lui ad invitarvi?" chiesi, spalancando gli occhi. Lui annuì.
"Ovviamente abbiamo convenuto che fosse meglio non partecipare alla festa, ma abbiamo voluto farti comunque un regalo, te lo meritavi" sorrise e prese tra le dita il ciondolo a forma di quadrifoglio che indossavo praticamente ogni giorno. Sorrisi anche io.
"Adesso stiamo insieme ufficialmente" lo informai, facendolo sorridere nuovamente.
"E io sono davvero felice per te, piccola Wendell. I tuoi genitori lo adoreranno" esclamò, quasi orgoglioso di me.
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Fight or Flight? || Zayn Malik
FanfictionUscii dal pub correndo velocemente. L'ennesima discussione della giornata che mi sarei potuta risparmiare se avessi chiuso quella merda di bocca che mi ritrovavo, pensai ridendo. 'Cam, torna qui!' mi gridò Harry dall'uscio della porta, mentre io ero...