Rogue entra.
《 Mi dispiace...》 mormora.
《 Non fa niente....in fondo ha ragione. Io sono un mostro》 dico spostando lo guardo oltre la finestra.
Il sole sta tramontando ed il cielo si è tinto di tonalità più calde come il giallo e l'arancione.
Come il fuoco...
Il mio cuore sta bruciando.
Il dolore che provo non è paragonabile a niente.
Dirlo ad alta voce ha un altro effetto soprattutto se pronunciato da me.
Tiro le ginocchia al petto e le circondo con le braccia appoggiandovi il mento.
Rogue si siede accanto a me ed appoggia una mano sul mio braccio.
《 Non è vero! Non devi ascoltare Jamie, è un ragazzo che non sa fare discorsi seri e sensati e molto spesso offende la gente senza pensare alle conseguenze...so come ci si sente ad essere considerati diversi. Anche io ero come te ma poi grazie a Bob avevo accettato il mio potere.
Non ho tolto i miei poteri perché non li volevo ma perché desideravo ardentemente sentire la pelle di Bob sotto le mie mani.
Volevo entrare in contatto con lui senza usare vestiti》dice.
La guardo ascoltandola attentamente.
《 e come hai fatto a toglierli?》 Domando.
《 c'era una cura...》 rivela.
Appunto...
《Almeno ci fosse una cura anche per me..》 sussurro scoppiando in lacrime.
Non piango da secoli.
Le lacrime sgorgano incontrollabili dai miei occhi e rigano il mio volto.
I singhiozzi mi scuotono talmente forte da farmi tremare.
Rogue mi abbraccia.
Appoggio il capo sulla sua spalla e lascio sgorgare il fiume di lacrime trattenuto per troppo tempo.
Non so di preciso per cosa io stia piangendo ma ne sento il bisogno.
Mi dà sollievo da ogni dolore, ogni ingiustizia, ogni nostalgia, ogni rimpianto, ogni ferita...
L'elenco sarebbe troppo lungo e non voglio rammentare ogni fatto.
Una volta che mi sono calmata Rogue mi scosta e sorride.
《 stai meglio?》annuisco asciugandomi il viso con un fazzoletto.
《 ne sono felice. Ti va di scendere a cena?》 Chiede.
《 si...》 rispondo andando in bagno.
Mi lavo il viso e lo asciugo accuratamente con la salvietta morbida color panna.
Sistemo I capelli ed insieme a Rogue scendo per la cena.《 vieni da papà! 》 Guardo quell'uomo affascinante dai capelli scuri e gli occhi verdi.
Sorrido e tenendo i fiori tra le mani corro tra le sue braccia stringendomi a lui.
Il suo abbraccio mi fa sentire al sicuro.
《Eccola qui la mia principessina! E i tuoi fratelli? Dove sono finiti?》 Chiede sorridendo.
《 Sono sull'albero》 dico indicando la grande quercia.
Si avvicina tenendomi sempre tra le sue braccia.
Guarda tra la folta chioma del grande albero e seduti sui rami vede i miei fratelli sorridenti.
《 Fenrir! Jormunganď! Venite!》 Grido allegra.
Loro scendono calandosi e raggiugendoci.
《 su andiamo a casa ora...》 annuncia mio padre mentre ci avviamo verso casa.Mi sveglio completamente sudata e spaesata.
Era da tanto tempo che non sognavo qualcosa di bello, qualcosa su mio padre...
Sospiro e stringo le coperte tra le mani.
Sto tremando come una foglia.
Il mio cuore batte ancora velocemente ed il mio corpo è scosso da tremitidi paura.
Non so se piangere o ridere.
Quel ricordo era tanto bello quanto triste.Nel silenzio della stanza sento dei gemiti e qualcuno che si agita nel letto, che cigola ad ogni suo movimento.
Guardo Rogue ma lei è tranquillamente sdraiata sulla schiena e dorme avvolta tra le coperte.
Lentamente mi alzo e mi avvicino alla porta.
Silenziosamente la apro ed esco sperando di non svegliare Rogue.
Apro la porta di Logan ed entro.
La stanza è semplice e spaziosa.
La luce della luna filtra dalle due finestre poste sulle pareti.
Il letto ed occupa il centro della stanza.
Sul lato destro c'è una cassapanca in legno scuro.
Faccio un passo ed i miei piedi incontrano qualcosa di soffice e delicato.
Abbasso lo sguardo e vedo una moquette bianca.
Avanzo e raggiungo Logan.
Il suo viso è contratto in una smorfia di dolore e continua ad agitarsi muovendosi tra le coperte.
《 Logan...》lo chiamo sussurrando il suo nome ma lui non reagisce.
Determinata a svegliarlo dall'incubo appoggio una mano sulla spalla scoperta e lo scuoto leggermente.
Di nuovo chiamo il suo nome.
Questa volta si sveglia e scatta a sedere sul letto.
Non ho tempo di reagire.
Qualcosa mi trafigge l'addome.
Abbasso lo sguardo e vedo i suoi artigli conficcati nel mio addome.
Lui li ritira ed io riprendo a respirare.
Mi attacco alle sue spalle per sorreggermi.
È in panico e posso vedere il dispiacere sul suo viso.
《 Non chiamare nessuno...》dico tappandogli la bocca.
Sento il mio corpo riparare la parte lesa.
Lui scioccato guarda il punto dove prima c'era la ferita.
《 Ti è già capitato vero?》Chiedo sedendomi accanto a lui.
Annuisce.
《 con Rogue...》sussurra 《avevi avuto un incubo? 》 Chiedo.
《 si...》risponde passandosi una mano tra I capelli.
《 e tu? Cosa fai sveglia?》chiede cambiando argomento.
《 ricordi...era un bel ricordo...era da tanto tempo che non sognavo...》mormoro guardando nel vuoto.
《 e chi hai sognato? 》chiede.
Sorrido e scrollo le spalle lui mi copre pensando che abbia freddo.
《 una persona molto importante 》 rispondo vaga.
《 il tuo fidanzato?》Mi rattristo sentendo le sue parole.
《Ti ho offesa?》 Domanda dispiaciuto.
《 No...non ho un fidanzato...non più. ..in realtà non l'ho mai avuto...》 dico sincera guardandolo.
《 quando te la sentirai mi spiegherai cosa è successo...ora torna a dormire...》 sussurra.
Annuisco e mi alzo lasciando scivolare la coperta dalle mie spalle che si accascia sul letto.
Prima che mi allontani mi ferma afferrandomi il polso.
《 grazie...》dice.
Lo guardo nei suoi magnifici occhi marroni.
《Di niente Logan》rispondo liberandomi e tornando a letto pronta per dormire con pensieri più felici.Ringraziamo I lettori!
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The Curse of Immortality
FanfictionHel è stanca di essere sola. Per troppo tempo non ha avuto nessuno e questo le si prospetta per l'eternità perché lei è immortale. Wolverine ha vissuto per troppo tempo. Un tempo che per lui non è mai passato e mai passerà. L'immortalità può esser...