I lost a sister -Petunia

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Pov's Harry
Ho finito di lavorare e ho avvisato Ginny che vado da Petunia. Zia Petunia... Non la chiamo così da tanto, in realtà ne dico ne penso a lei, ho sempre pensato che tornati a Privet Drive avrebbero fatto la vita che sognavano, una vita normale. Non avrei mai pensato che solo una volta anche per sbaglio sia passato nella loro mente il mio nome, gli anni passati lì, i guai che gli ho causato e tutto il resto. Invece adesso Petunia Dursley vuole vedermi poco prima di morire. Arrivo davanti all'ospedale e chiedo di lei ma non risulta nessun nome, non so che dire quando mi viene il mente! Non so se è giusto ma non c'è altra scelta
H: Ah no mi scusi ho sbagliato, per caso c'è Petunia Evans?
Infermiera: Sì, stanza 394
H: Grazie
Evans? Perchè si dovrebbe far chiamare con il cognome che aveva prima del matrimonio? Ho sempre pensato che farsi chiamare così per lei sarebbe stato come ricordarle di avere una sorella "anormale" e invece adesso scopro che la chiamano così. Busso ed una voce flebile mi fa entrare, Petunia Dursley/ Evans è più magra che mai, il suo lungo collo è pieno di rughe e ha fili attaccati dappertutto
P: Ciao ragazzo, siediti
Vedo una sedia accanto al letto e mi siedo lì
P: Ti starai chiedendo perchè ho voluto vederti
H: E anche perchè ti fai chiamare Evans
A queste parole le si serrò la mascella
P: Una cosa alla volta ragazzo. *(il tono della sua voce si stava alzando)* Primo: Ti ho voluto vedere perchè mi mancano poche ore di vita e volevo passarle con te
H: Con me? Perchè?
P: Ci sto arrivando ragazzo! Ti volevo dare un regalo da parte mia ed uno da tua ma.... Mia sorella Lily
Non ci credo! Petunia Dursley/ Evans che riconosce Lily come sua sorella senza vergogna! Mi porge un taccuino, una lettera ed una foto: raffigura 2 bambine una con lunghi capelli rossi che incorniciano il viso angelico dagli occhi verdi e l'altra visibilmente più grande aveva lunghi capelli castani raccolti in 2 trecce e un espressione che era palesemente falsa, un sorriso a 32 denti e gli occhi color nocciola che emanavano rabbia.
P: Lily mi diede il taccuino quando nascesti tu accompagnato dalle seguenti parole: "Il nostro rapporto non è stato tra i migliori, ma se succedesse qualcosa a me e a James ti prego di dare questo ad Harry una volta che avrà accompagnato il/la suo/a ultimo/a figlio/a ad Hogwarts per il suo primo anno. Voglio che legga il mio diario e quello di James quando non avrà figli a cui badare o quando si sentirà solo. Ti prego fallo per me"
H: Grazie
P: La lettera te l'ho scritta io. Voglio che tu la legga quando non ci sarò più. Ma ti voglio anticipare che anche se avrei preferito non averti, sono stati 11 anni "belli" per me. Per altri 11 anni ho potuto guardare di nuovo i suoi occhi, per 11 anni ho riavuto mia sorella. Harry anche se la odiavo, era sempre sangue del mio sangue. Quando ti trovai sotto casa nostra non ebbi bisogno di leggere la lettera di Silente per capire cos'era successo. Credimi io la odiavo, ma ricorda: io ho perso una sorella. Ed è orribile, anche se lei era quello che era... In questo ospedale mi faccio chiamare con il nostro cognome per ricordarmi che presto andrò da lei, solo ora che le sono così vicina riesco a capire che se anche era una strega, siamo tutti uguali davanti alla morte. Ci vediamo ragazzo
H: Ti credo Petunia Evans. Salutami Lily.
P: Lo farò. Grazie Harry Potter
E con queste ultime parole chiuse gli occhi. Uscii dall'ospedale e tornai a casa, non salutai nemmeno Ginny e mi chiusi in camera . Le sue parole mi ronzavano nella testa "ci vediamo ragazzo ", per tutto questo tempo lei mi voleva bene? Troppe cose mi ha detto e troppo poco tempo avevo per capirle. "Io ho perso una sorella"
Ed ecco il capitolo "pazzo" ma ora che l'ho scritto lo definirei speciale...

Dalla battaglia al binarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora