I figli della magia

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Entrarono nella piccola casetta e raggiunsero la camera matrimoniale dove era adagiata un'esile signora sulla quarantina come il marito, aveva la pelle scura e i capelli raccolti in una treccia castana con una vecchia piuma d'aquila. Gli occhi verdi erano posati sulla vecchia tv, era veramente una bella donna non c'erano dubbi, Harry si chiese se anche lui avrebbe resistito a tanta bellezza.

Lexi: Mamma..

Piper si girò.

Piper: Lexi! Ti aspettavo, vieni siediti. Lui deve essere Charlie non è così?

Charlie: Piacere signora.

Piper: Chiamami pure Piper, tu chi sei?

Harry: Io sono Harry. Harry Potter.

Gli occhi della donna scintillarono.

Piper: Ah.. Il figlio di James. Temevo che saresti venuto, mi avevano avvertito.

Lexi: Di chi parli mamma?

Piper: Non puoi saperlo figlia mia, mi dispiace. Comunque, voi siete qui per sapere la verità. Bene, vi accontenterò. Avevo 17 anni, ero appena tornata dalla Grecia da una missione impossibile. Ero stanca della mia vita sempre a rischio, e anche di Jason. Una donna che conoscevo mi offrì un futuro migliore, un'altra strada, lei era un esperta degli incroci. Io accettai e finii all'accademia degli Auror. Lì incontrai James, lui e il suo amico Sirius. Ma non è tuo padre l'uomo con cui ho avuto Lexi, no. Era un altro, ma non poteva restare, era un ragazzo portoricano. Doveva tornare nel suo paese . Però io rimasi incinta e per dare il nome alla bambina chiesi a James, che era diventato un mio caro amico, di riconoscere la bambina. ma dato che non poteva usare il cognome di James da subito perché era fidanzato, il mio ragazzo aveva lo stesso cognome di una mia amica, le chiesi se poteva fare da madrina a Lexi cosicché lei avrebbe preso il suo cognome. Per questo tu porti il cognome di James, Lexi, il tuo vero padre poi è morto durante il viaggio di ritorno. Io decisi di tornare sui miei passi e così tornai alla mia vecchia vita. Ma tu rimasi con me, tu sei l'ancora che mi tiene attaccata ad entrambi i mondi. Vorrei dirti di cosa sto parlando ma non posso. Non insistere.

Mise una tale enfasi nelle ultime parole che, Harry per quante domande le volesse fare, stette zitto. Esattamente come Charlie e Lexi.

Piper: Avrete una vita felice. Óti oi theoí pou prostatévoun.

Charlie: Eh?

Lexi: È greco antico, ha sempre fatto così. Un po' lo capisco, lo parlavano ai tempi della Grecia antica, questa è la lingua degli dei.. Ma...

Piper: Hai capito vero? Ora vai Alexandra, non dire a nessuno niente di cui hai capito. La mia ora è giunta, è la mia punizione. Afrodíti eínai mazí sas.

Lexi con le lacrime agli occhi abbracciò la madre.

Lexi: Ti voglio bene.

Piper: Sono fiera di te Alexandra Ramirez Potter. Dì a Jason che lo amo.

Dopo queste ultime parole i tre uscirono dalla stanza. Qualunque cosa Lexi avesse capito, lui non l'avrebbe saputa. Harry non aveva una sorella. Lexi aveva la verità, ma non aveva più una madre.

Dalla battaglia al binarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora