Capitolo 1

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Vidi questo ragazzo entrare, aveva più o meno la mia età forse qualche anno di più. Era ben scolpito con gli occhi azzurri e i capelli scuri molto corti.

Si sedette e mi fissò per qualche secondo.

"Vuoi ordinare qualcosa da bere?" continuò ad osservarmi.

"Una birra alla spina" cominciai a riempire il bicchiere quando sentì due piccole manine toccarmi la gamba. Mi voltai e vidi mia sorella Elly.

Purtroppo sono costretta a portarla al lavoro poiché a casa mia madre non è nelle condizione di badare a lei e mio fratello è ancora in missione, ma questo non era un problema visto che il proprietario del bar è un amico di famiglia e ha attrezzato una stanza per farla dormire e giocare mentre io lavoro.

"Tesoro che ci fai qui? Dovresti essere già a letto a dormire" il ragazzo mi guardò sorpreso.

"Ho avuto un brutto sogno...voglio stare con te" allungò le braccia verso di me per farsi prendere in braccio.

"Fammi servire il ragazzo e vediamo se riesco a prenderti in braccio" diedi la birra al ragazzo e notai le piastrine che si intravedevano da sotto la maglietta bianca. Zoppicai fino a uno gabello che era poco distante da me, lo presi e lo misi davanti alla mia postazione. Mi sedetti e presi Elly in braccio che si accoccolò subito tra le mie braccia. Il ragazzo non mi tolse un attimi gli occhi di dosso.

"Che vuoi sapere? Forza fammi pure le tue domande" lo guardai dritto nel gli occhi.

"Spiegati meglio" mi guardò confuso.

"Fammi pure le tue domande... possibilmente prima che il tuo congedo finisca" mi guardò incuriosito e fece un mezzo sorriso.

"E quali sarebbero sentiamo" bevve un sorso della sua birra guardandomi con aria di sfida.

"la prima è "la bambina è sua figlia?" la seconda "che cosa le sarà successo alla gamba?" E la terza "come fa a sapere che sono in congedo?" "

Mi studiò per un paio di secondi e poi mi disse:

"a quale vuoi rispondere?" e lo guardai bene ed era davvero bello e studiai i suoi movimenti mentre sorseggiava la birra.

"No non è mia figlia, incidente sul lavoro e sei in congedo deduco per un periodo di pausa che è appena iniziata visto il tuo atteggiamento poco rilassato. A quasi dimenticavo condoglianze." Lui sgranò gli occhi sorpreso dall'ultima mia frase e strinse il bicchiere della birra. Mi fissò come se volesse delle spiegazioni che non tardai a dargli.

"Sotto la maglietta porti una terza piastrina forse di un tuo amico e guardando il tuo taglio sulla fronte direi attacco nemico."

Ci guardammo in silenzio per un paio di minuti, mi avevano insegnato a conoscere le persone semplicemente guardando i piccoli particolari. Nel frattempo Elly si era addormentata e io non sapevo come portarla nella stanza in braccio visto che facevo fatica a camminare.

"Chi sei tu? Di certo non una semplice barista...e dalla tipo di treccia che porti in testa e dall'infortunio che ti sei fatta non sei molto diversa da me" continuavamo a studiarci, per fortuna il locale era quasi vuoto e non avevo niente da fare.

"Illuminami con le tue abilità da soldato" accarezzai il dolce volto di mia sorella.

"Fuoco nemico o amico?" mi irrigidì e lo guardai mentre lui mi scrutava e mi analizzava.

"Hai distrutto per bene quel povero ginocchio e per come cammini direi che non lo stai curando neanche come dovresti. La motivazione di sicuro è la mancanza di soldi visto che sei troppo precisa e curata per poter trascurare volontariamente una cosa così importante. Oh da com'è gonfio direi che sta peggiorando velocemente. Dalle tue dita deduco che portavi un anello, fidanzamento finito male? Dalle tue capacità di osservare le persone direi che ti sei arruolata presto, e almeno che tu non sia una grande patriottica che ha sempre sognato di servire il proprio paese direi che eri una ragazza abbastanza problematica e ribelle che è cresciuta in fretta. E da come tieni tua sorella deduco che hai dei bei casini in famiglia visto che lei ti considera come una madre"

Rimasi a bocca aperta, nessuno era mai riuscito ad analizzarmi così. Sono sempre stata una persona fredda e riservata per questo ero la migliore del mio corso. Nel frattempo lui tirò fuori una banconota dal portafoglio e la lasciò sul balcone e se ne andò. Per il resto del tempo non feci che pesare a quel misterioso ragazzo che fino a pochi minuti fa era davanti a me.

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