All'Improvviso

Capitolo 18

Sono seduta su una sedia scomoda che riascolto l'interrogatorio e studio i fascicoli che mi hanno dato sul caso. Jace è andato con degli agenti a prendere Elly a scuola e la sta portando qui.

"Come va la ricerca? Ancora niente?"

"Biondino abbi fiducia, so quello che faccione" mi massaggiai la schiena dolorante. Inaspettatamente lui mise le mani sulla mia schiena e cominciò a massaggiarmi dei punti precisi facendomi impazzire.

"O mio dio! Chi ti ha insegnato una cosa del genere?!" la mia schiena si stava sciogliendo sotto il suo tocco.

"mia sorella è una madre single, ho imparato qualcosa in questi anni."

Mi stavo rilassando sotto quel tocco e anche al bambino faceva piacere. "Devi insegnare questo trucco al mio ragazzo, assolutamente!"

"Tu non ti ricordi fi me vero?!" smise di massaggiarmi la schiena e mi guardò in faccia.

"mi hai già massaggiato la schiena in passato?"

"Andavamo nella stessa scuola. Io ero due anni più grande di te e tu hai avuto il coraggio di farmi esplodere l'armadietto. Allora avevi uno stile un po' più punk rispetto adesso ma il carattere di merda ti è rimasto"

"è per il mio carattere che mia madre mi ha messo in una accademia militare."

"ho letto il tuo fascicolo. Ma non capisco, perché hai mollato tutto? Avevi un futuro assicurato."

"AMY!!" Elly corse tra le mie braccia.

"Ciao piccola peste. Hai fatto la brava a scuola?"

"Si ho fatto un sacco di disegni. Aspetta che te li faccio vedere" la guardai correre verso Jace che la fece sedere con lui sulla sedia a rotelle per poi andare a recuperare lo zainetto.

"Non sempre le cose avvengono secondo manuale. La mia famiglia era la mia priorità e non mi pento della mia scelta."

Lo vidi pensare alla mia risposta e guardare Elly che correva e scherzava con Jace che non le faceva recuperare il suo zainetto.

Elly corse da me e iniziò a farmi vedere tutti i suoi disegni e a raccontarmi tutto quello che le è successo a scuola nei minimi dettagli.

"Poi io e Jace siamo andati prendere la mia vecchia bambola. Ha detto che se te la regalo lui me ne compra una nuova."

Mi porse la bambola e ripensai al giorno in cui le fu regalata. Mi venne un lampo di genio.

"non lavare mai la bombola" tutti si girarono verso di me straniti. Continuai a ripetere quella frase mentre rileggevo tutti i miei appunti.

"Biondino ho forse la soluzione hai vostri problemi. Portami un coltello per favore."

Mi diede un coltellino abbastanza affilato. "Signorina Smith ha trovato la risposta al nostro caso"

"Spero di si direttore così sarà l'ultima volta che la sua noiosissima faccia"

"Biondino perché una persona ti regala una bambola e ti chiede specificamente di non lavarla?"

"io non ho ancora capito cosa c'entri la bambola secondo te ho capito perché uno dovrebbe lavare una bambola?"

"Dio mio se sei stupido. Allora il cervello di Joe è stato addestrato a non rivelare informazioni ma a causa dei farmaci questo gli risulta più difficile. Le informazioni escono in modo diverso, non in una affermazione chiara e precisa ma in piccoli dettagli. Per esempio concetti estrani all'argomento o parole ripetute più volte."

"ti ha chiamata bambola più di una volta e quella parola esce fuori anche negli altri interrogatori." Puntualizza Jace.

"Che cavolata è questa. Ha detto un sacco di parole a caso più volte. Sai perché? Perché è uno psicopatico."

"o mio caro direttore. Lei mi deve un sacco di soldi e una marea di scuse." Tiro fuori una chiavetta dalla testa della bambola.