All'Improvviso

Capitolo 3

Arrivammo in ospedale e vidi Adam che si teneva la testa tra le mani così mi avvicinai con Elly che dormiva tra le mie braccia.

Appena mi sedetti vicino a lui si accorse della mi presenza e prese la piccola tra le sue braccia facendo attenzione a non svegliarla.

"È in sala operatoria le sistemano i legamenti e le puliscono la ferita...dovrà fare una terapia di antibiotici e molta fisioterapia" disse senza distogliere lo sguardo dalla bambina.

"Allora come fai a conoscere le mie sorelle?" chiese curioso.

"Sono un cliente del bar, in verità non le conosco ci siamo scambiate qualche parola ogni tanto"

"Capisco" disse appoggiando Elly all'interno della sua giacca mimetica.

"Posso chiederti una cosa?" lui mi guardò e acconsentì.

"Chi era la donna che era in casa vostra? So che non ci conosciamo ma sono soltanto curioso" continuò a osservarmi e a riflettere.

"Si chiama Cristal Anderson, è nostra madre" sospirò e proseguì "mia madre ha avuto me e mia sorella molto presto. Elly è stata un po' una sorpresa che mio padre non ha digerito facilmente. Dopo un paio d'anni dal suo abbandono mamma ha inizia ad avere una periodo davvero difficile, si scordava le cose e notammo che la sua memoria iniziava a non essere più quella di una volta..." dal suo racconto feci subito due più due.

"ecco il perché dei post it" annuì. "è molto rara come cosa visto che è così giovane ma va molto a momenti, a volte si ricorda delle persone altre volte no dipende molto dai farmaci"

"Spiega anche perché tua sorella fa i doppi turni e non si è curata prima, risparmiava i soldi per la cura della madre."

Il fratello mi guarda negli occhi con sguardo duro. "so chi sei...Jace White e alla prossima spedizione sarai il mio superiore quindi tutto quello che ti ho detto lo avresti potuto leggere tranquillamente nel mio fascicolo e in quello di mia sorella, ma non vuol dire che mi fidi di te e per ora non sei il mio superiore quindi.... Se tocchi ancora mia sorella ti strappo i coglioni sono stato chiaro?!"

"si soldato" dissi non facendomi intimorire dal suo sguardo duro, mi divertirò a essere il superiore.

Adesso però mi quadrava tutto, anche il suo modo di fare e il suo atteggiamento. È una ragazza che soffre tanto e si trova a fare tutto da sola. Non riesco a crederci che lei riesca a tenere tutto questo pese da sola sulle sue spalle.

Pov Amy

Erano passati diversi mesi dall'intervento e avevo conosciuto meglio Jace, Elly si era innamorata di lui. Mi è stato molto vicino in questi mesi e ci siamo avvicinati tantissimo.

Oggi sarei dovuta andare a fare una visita dal medico per verificare i progressi della fisioterapia e Jace mi dovrebbe venire a prendere a momenti.

"Ehy sorellina ti fai bella per il tuo principe azzurro?" spuntò Adam da dietro alla porta con un sorrisino stampato in faccia.

"non so di cosa tu stia parlando"

"riposo soldato...non sei più in servizio puoi anche essere meno riservata soprattutto con tuo fratello" mi costava tanto ma aveva ragione dovevo imparare a sciogliermi.

"uff ok...sono solo un po'- mi guardò male sapendo che stavo mentendo- ok un po' tanto attratta da lui...ma dopo Joe ho paura a..."non riuscì a finire la frase ripensando a quei ricordi.

"cucciola non devi neanche pensarci a lui...vai avanti e per quanto mi costi dirlo lui è un bravo ragazzo...se ti fa del male lo uccido" Adam mi coccolava tra le sue braccia.

"E t come sei messo a raga...." non riuscì neanche a finire la frase che arrivò Elly in braccio a Jace.

"Elly quante volte ti ho detto di non aprire la porta di casa ma di chiamarci" la guardai arrabbiata.

"Ma io e Jace abbiamo una parola d'ordine per riconoscerci...vero?"

"Verissimo principessa" tentai di non sorridere nel guardarli.

"va bene noi andiamo...dopo andate a trovare la mamma" Jace mi aveva convinto insieme ad Adam a portarla in una clinica specializzata per curarla il meglio possibile così da avere più tempo da dedicare a Elly e al mio lavoro.

"Va bene...Ciao" li salutammo e ce ne andammo insieme dal medico.