Capitolo 4

27 3 0
                                    

Mentre eravamo in macchina vedevo Jace pensieroso, ma non ne capivo il motivo. Non aveva detto niente ne prima della visita ne dopo.

"ehy che hai? Sei strano oggi..."

Lo vidi sospirare pesantemente.

"ho fatto una scoperta che non ti piacerà tanto ma non so come parlartene"

Avevo già capito...

"hai indagato su mio padre vero?" ero molto irritata perché sapevo già qual era la sua risposta.

"lo so scusa ma...lo avevo già sentito il suo nome e avevo ragione...io ci tengo a te più di quanto pensi e meriti la verità" era nervoso lo vedevo da suoi occhi.

"accosta"

"cosa?"

Lo guardai dritto negli occhi, i più belli che avessi mai visto.

"fai come ti dico"

Appena lo fece gli presi il viso tra le mani e lo guardai dritto negli occhi. Lui avanzò verso le mie labbra ma io lo fermai impaurita come tutte le volte che ci provava.

"fermo fa fare a me...ti prego" lo supplica intimorita.

Mi guardò intensamente. "fidati di me..."

Posò le labbra sulle mie e fece sparire tutte le insicurezze che il mio corpo tentava di nascondere in un bacio pieni di passione. Ci staccammo senza fiato e lo guardai dritto negli occhi.

"portami da lui...voglio vedere cosa hai scoperto...sono anni che lo cerco" annuì e mise in moto.

"un giorno mi insegnerai i tuoi trucchi?"

"cosa intendi?"

"come fai a capire le persone prima che loro possano...fare qualsiasi cosa...non so neanche come spiegarlo" mi venne da ridere .

"è un dono naturale che è stato valorizzato dall'addestramento e dallo studio, ognuno di noi ha un modo suo per comunicare e spesso i nostri gesti tradiscono le nostre intenzioni, il nostro corpo è la voce della verità...basta osservarlo attentamente....domani ho del lavoro da fare se vuoi ti insegno qualcosa"

"mmm solo se dopo vieni a cena con me..." lo guardai stupita della sua richiesta. Non ero mai riuscita a capire molto i suoi sentimenti per me...non siamo mai andati oltre a una carezza, a parte il bacio di oggi, pensavo non avesse molto interesse per me...

"tu per me rimani un enigma....smonti i miei anni di studio con niente"

"ti ricordo che sono stato addestrato anche io"

"si lo so...primo della tua classe, figlio adottivo di due dentisti, la tua fedina penale è pulita a parte qualche accusa per risse e robe varie ma erano durante il tuo primo affido che è durato 4 anni ma poi sei stato adottato dai tuoi genitori attuali che erano i tuoi vicini di casa. Il tuo fascicolo dice che è stata una adozione veloce dovuta da un urgenza non specificata..." lo vidi irrigidirsi e guardare fisso davanti a lui, i suoi occhi si sono spenti improvvisamente.

"ti sei arruolato intorno ai 18 anni e hai avuto ottimi riconoscimenti...non sei l'unico che fa ricerche. Ma sai se a parlare sono delle semplice lettere scritte in un foglio di carta fai solo finta di conoscere una persona. La conosci davvero solo quando parli con lei"

"io non so niente di te se non che tuo padre ti ha abbandonata improvvisamente ed è un pezzo di merda e che....." mi guardò dritta negli occhi" e che hai paura dei contatti...soprattutto se è un uomo a toccarti"

Rimasi in silenzio, non riuscivo a rispondere o semplicemente a guardarlo aspettavo semplicemente di arrivare alla nostra meta per scoprire la scoprire la verità su mio padre.

All'ImprovvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora