REAL MESS

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Nessuno dei due si era mai trovato in una situazione del genere prima d'ora. Provavano una forte attrazione l'uno per l'altro ma esprimerla era davvero difficile. Stiles seduto sul letto si guardava intorno agitando velocemente le gambe. L'acqua della doccia scorreva intensamente e questo significava che Derek era ancora lì. Si erano dati del tempo per assimilare quello che si erano detti.
*avanti Stiles, coraggio*
Sìlenzio. Il rumore dell'acqua nella doccia cessò. Il cuore di Stiles iniziò a battere più forte, pronto a saltargli via dal petto. Riusciva a sentire i passi del lupo farsi sempre più vicini. Svoltò l'angolo che separava la sala dal resto delle stanze, avvolto da un asciugamano soltanto dal bacino alla rotula del ginocchio. Il petto nudo ancora bagnato, le goccioline d'acqua tracciavano i lineamenti perfetti del Sourwolf. I capelli asciugati velocemente erano arruffati, la barba poco cresciuta non faceva altro che renderlo ancora più sexy. Stiles non riusciva a distogliere lo sguardo.
- Ci voleva proprio.
- mh?
- La doccia.
- Ah..Beh si.
Derek sorrise e si avvicinò al piccolo Stilinski. Con un agile movimento gli sollevò il mento affinché lo guardasse negli occhi, poi, inclinò la schiena e avvicinò le sue labbra a quelle di Stiles. Il suo respiro si fece profondo. Con molta dolcezza Derek lo baciò, l'umano ricambiò il bacio e prese il volto dell'altro tra le sue mani. I respiri si fecero più intensi. Derek spinse delicatamente Stiles sul letto affinché si sdraiasse e si accovacciò su di lui. Si toccavano come se avessero avuto bisogno di convincersi che tutto quello che stava succedendo fosse reale. L'asciugamano scivolò a terra lasciando Derek completamente nudo. Stiles esitò un istante, poi deciso portò le sue mani sui glutei del lupo e cominciò a palparli. Un fremito corse lungo la schiena di Derek che continuava senza sosta a baciare Stiles. Prima la bocca, poi gli zigomi e il collo. Iniziò a morderlo. Il suo non era semplice desiderio, era brama. Strappò via la maglietta a Stilinski e gli leccò i capezzoli. Con i denti si diresse all'altezza del bacino. Gli strappò i bottoni e lo aiutò a levarsi i pantaloni. Con le dita percorse l'elastico degli slip e fece per toglierli ma Stiles lo fermò.
- Aspetta.(Gli disse ansimando)
- Va tutto bene?
- Sì.. solo.. ho solo un po'.. pensi che faccia male?
- Non lo so.
- Capisco.
- Ti prometto che farò piano.
- Mi fido di te.
Derek lo baciò come per ringraziarlo e riprese da dove era stato interrotto. Fece scivolare lentamente gli slip, fino a piedi poi per terra. Il corpo di Stiles era esile, magro quanto bastava. La sua pelle morbida e liscia era come quella di un bambino. *Essere delicati con lui non è difficile* pensò Derek.
- Bisogna bagnarlo un po'.
- Cosa?..
- Sai affinché non ti faccia male.
Stiles arrossì e senza rispondere si mise in ginocchio tra le gambe del lupo per poi abbassare il capo e mettersi in bocca il suo pene. Alzava e abbassava la testa facendo sussultare Derek ogni volta. Gli piaceva. Gli piaceva soprattutto dargli piacere. Con la mano Derek strinse i capelli di Stiles e iniziò a seguire il movimento della sua testa finché non lo bloccò e lo fece mettere a cavalcioni su di lui. Mantenendo la promessa che aveva fatto cercò di infilare il pene il più delicatamente possibile nel sedere di Stiles. Una volta entrato Stiles gemette.
- Scusa sussurrò Derek.
- Continua (gli rispose).
Con movimenti fluidi e lenti Derek muoveva il bacino di Stiles che lo guardava senza battere ciglia e con tutto l'amore di questo mondo. Continuarono così per alcuni minuti. Preso dal desiderio Stiles si staccò da Derek e lo fece girare. Al lupo non importava che fosse bagnato. Si piegò a 90 e lasciò che Stiles dominasse la situazione. Infilò delicatamente il suo pene nel sedere di Derek.
- Con me puoi fare più forte.
Stiles si mosse più velocemente. Il suo bacino urtava contro il coggige del lupo e nella stanza si potevano sentire gemiti e urla. I due corpi sembravano quasi fondersi tra loro. Il sudore impregnava le loro fronto. I respiri si facevano sempre più profondi.
- Sto per venire Der.. facciamolo insieme.
Derek si portò al suo fianco ed entrambi strinsero nelle proprie mani il pene dell'altro e cominciarono a masturbarsi a vicenda. Un grido di eccitazione echeggiò nella stanza ed entrambi si ricoprirono di liquido bianco. Stiles si sporse e baciò Derek, poi si alzò e si diresse in bagno. Derek lo seguì ed entrambi finirono nella doccia.
- Calda.. Calda..Caldissima. Derek vuoi ustionarmi?
- Scusa mi scivolano le mani.
Stiles scoppiò a ridere.
- Ah mi prendi in giro? Beccati questa.
Girò la manopola della doccia tutta dalla parte dell'acqua calda. Pochi secondi.
- Scusa scusa scusa. Bruciaaaaaaaa!
Questa volta fu il lupo a ridere. Una volta regolata l'acqua s'insaponarono a vicenda. Per la prima volta nelle loro vite qualcosa stava andando alla grande.
- Io esco Stiles.
- Io resto un altro po' se non ti dispiace.
- Tranquillo. Magari più tardi possiamo cenare da qualche parte se ti va.
- Ah io..si mi va ma devo avvisare mio padre. Di solito ceniamo insieme.
- Tranquillo. Magari facciamo un altro giorno.
- Esco da qui e lo chiamo.
Si concesse altri 10 minuti poi uscì dalla doccia e si strinse in una grande e morbida asciugamano che Derek aveva lasciato accuratamente ai bordi del lavabo. Raggiunse il lupo e si mise a cercare il telefono. Compose il numero e chiamò.
- Stiles?
- Ciao papà sei ancora a lavoro?
- Sì te lo avevo detto che tornavo per le 9 pm. È successo qualcosa? Stai bene?
- Sì tutto bene. Volevo solo avvisarti che non torno per cena.
- Sei con Scott?
- ... Si. Si sono con lui. Devo andare ci vediamo dopo.
- Va bene a dopo.
Imbarazzato mise giù e guardò Derek mortificato.
- Scusa. Non sapevo che dirgli.
- Potrebbe farti dei problemi se sapesse che sei con me?
- No, cioè non lo so. È che ti ha arrestato due volte e insomma non sembri un tipo raccomandabile.
- Ah quindi non sono raccomandabile?
- Per me si ma lui potrebbe.. scusa non so cosa sto dicendo. Ho solo avuto paura. Ma gliene parlerò.
- Fammi sapere quando lo farai perché almeno proverò ad evitare che mi arresti una terza volta.
- Scemo.
Si gettò tra le sue braccia e lo baciò.
- Potrei ucciderti per avermi chiamato così.
- Lo so.
- Non hai più paura? Non va bene.
- Ho tanta paura invece. È la voglia di avere la tua bocca sul mio collo che parla.
Derek sorrise e gli diede dei piccoli morsi sul collo. Restarono abbracciati per un paio di minuti.
- Dove mi porti?
- Dovunque tu voglia.
- "Chestnut"?
- Sì.
Una volta vestiti uscirono dal loft e di diressero all'auto. Durante il tragitto Stiles era alquanto inquieto. Derek se ne accorse.
- Che ti prende?
- Cosa?
Sembrava esser caduto dalle nuvole.
- Sei irrequieto.
- Ho solo fame.
- Se ti crea problemi farti vedere in giro con me possiamo tornare a casa.
- Scherzi?! No. Va tutto bene.
- Nessuno potrebbe mai prenderti in giro Stiles. Lo ucciderei all'istante.
- Hey hey metti via gli artigli Sourwolf. Nessuno ucciderà nessuno.
- Ho solo precisato.
L'auto si fermò sul lato destro della strada. Il ristorante era pieno zeppo di gente. Il cuore di Stiles martellava nel petto.
*coraggio Stiles non fargli questo. Sei con lui è tutto come volevi che fosse* si diede coraggio e si avvicinò a Derek che stava armeggiando con le chiavi dell'auto, e gli prese la mano.
- Sei sicuro? ( chiese incerto il lupo)
- Assolutamente! (Rispose con fierezza l'umano)
Entrarono nel ristorante e vennero scortati ad un tavolino al centro della sala. La sala era grande ma i tavoli erano troppi e quasi tutti occupati. Il cameriere diede ai due piccioncini il menù e si allontanò per dar loro del tempo per decidere cosa prendere.
- Tu cosa prendi Sourwolf?
- Sai inizia a starmi stretto questo soprannome. Che ne diresti di cambiarlo?
- Nah! Sourwolf mi piace.
- Sai invece cosa piace a me?
Stiles concentrato sul menù rispose con un semplice cenno del capo.
- Mi piaci tu.
Il volto di Stiles comparve da sopra il menù come una piccola foca che esce dai cerchi nei ghiacciai. Lo fissò per circa 30 secondi, un'eternità per Derek, e poi finalmente rispose:
- Dunque ti piaccio. Beh io ti amo. Che bel casino eh?
Questa volta fu Derek a rimanere senza parole.
- Ordinate? (Il cameriere spazientito si avvicinò al tavolo con un blocchetto e una penna)
Derek e Stiles si guardarono. Lo sguardo di Derek sembrava dire "ordina tu per tutti e due"
- "Il numero 4" per entrambi grazie.
- Da bere?
- Coca.
Prese appunti e andò via velocemente. Lavoravano bene li, nonostante fosse pieno, tutti avevano un piatto davanti e nessuno doveva aspettare più di 10 minuti.
10 minuti esatti e i piatti arrivarono anche da loro. "Il numero 4" era una fetta enorme di carne alla brace con contorno di patatine fritte e 3 diverse salse. La cola era riversata in un bicchierone per la Birra.
Mangiarono alternando momenti di battute e sguardi pieni di amore. Al momento del conto fu Derek a prendere posizione.
- Non ci pensare nemmeno Stiles. Faccio io.
- Grazie.
Per Stiles fu un sollievo. Lui e suo padre non se la passavano molto bene a soldi ultimamente. Al solo pensiero il suo viso si fece cupo.
- Hey Stiles? Va tutto bene?
- Sì tranquillo.
- Se c'è qualcosa che non va puoi parlarmene.
- Magari ti racconto qualcosa in macchina. È tardi sarebbe meglio che tornassi a casa.
- Sì, andiamo.
Durante il tragitto verso casa, Stiles gli raccontò dei problemi in cui versavano lui e suo padre ma anche che ne sarebbero usciti a breve.
- Di qualunque cosa hai bisogno, io ci sono. Non sei più solo, capito? E voglio sapere tutto quello che ti passa per la testa.
- Va bene Sourwolf.
Derek sorrise e Stiles si chiese come mai non si fosse arrabbiato visto che lo aveva chiamato di nuovo in quel modo.
- Non ti sei arrabbiato. Perché?
- Mh?...ah beh perché a te piace chiamarmi così.
- Già, ma a te no.
- Non importa. Se piace a te, a me va bene.
- Perché?
- Perché ti amo. Bel casino eh?
Entrambi scoppiarono a ridere. Risero di cuore. E nel mentre arrivarono alla meta.
- Ci vediamo domani. Buonanotte.
- Buonanotte Sourwolf. Mi raccomando non sparire.
- Non vado da nessuna parte, non senza di te.
Si tolse la cintura e lo abbracciò. Poi gli fece una carezza e lo baciò.
Stiles chiuse la portiera e si avvicinò alla porta di casa. Aspettò che Derek mettesse in moto ed entrò.
Era tutto buio, probabilmente papà sceriffo era già andato a dormire. Salì le scale e andò in bagno. Mentre era in bagno si accese la luce del corridoio.
- Stiles sei tu?
- Sì papà. Un attimo ed esco.
Uscì velocemente e trovò big Stilinski con un pigiamone nero e un paio di pantofole marroni.
*devo regalargli seriamente un pigiama nuovo* pensò il figlio sorridendo.
- Hai fatto tardi. Dove sei stato?
- ..Da Scott, te l'avevo detto no?
- Ah si? Strano prima ho incontrato Scott al centro commerciale ed era con Kira. Ora, ammenoché mio figlio non abbia sviluppato dei tratti asiatici all'improvviso e si fosse lasciato crescere i capelli, giurerei che non eri tu.
Era decisamente nei guai.
- Ok non ero con Scott.
- Perché mi hai mentito?
- Mi vergognavo un po'.
- È una ragazza? È bella? Come si chiama?
- Papà aspetta, prendi fiato. Non è una ragazza.
- Cosa?! Chi è allora?
- Ricordi quando ti dissi che credevo di essere gay? Ecco, lo sono.
Papà sceriffo non parlò più. Guardava suo figlio come se fosse intontito.
- Papà ti dispiace che io sia "diverso"?
- Oh Stiles, tu non sei affatto diverso. Hai soltanto gusti diversi ma è lecito. Sei e sarai sempre il mio bambino. Vieni qui.
Lo tirò a se e lo abracciò forte.
- Grazie papà. Ti voglio bene.
- Ti voglio bene anche io.
- Buonanotte.
- Buonanotte.. ah Stiles! E chi è il fortunato?
- Derek! Notte!
Rispose e si chiuse in camera velocemente.
- Derek? Derek Hale? Quel Derek? STILES!!!
Papà Stilinski si mise a bussare alla porta del figlio con insistenza.
- Stiles? Apri!
- Papà ne riparliamo domani dai. Vai a dormire!
*Oh mio Dio. Mio figlio frequenta un licantropo. Quel licantropo! Scott è un così bravo ragazzo. Danny.. ma Derek! Ma perché proprio lui?*
Si mise a borbottare ad alta voce sconvolto, si chiuse la porta della sua camera alle spalle e si mise a letto a rimuginare ancora una volta su ciò che il figlio gli aveva appena confessato.

Che ve ne pare? *imbarazzata.. Imbarazzatissima*. Probabilmente potrò sembrare impacciata durante le scene hard, ma è la prima volta che descrivo quel tipo di situazioni. Se siete arrivati fin qui grazie infinitamente. Alla prossima ;-D

Little Red Riding HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora