Il sole svegliò Stiles prima che fosse la sveglia a farlo. Un nuovo giorno, un bel giorno gli si prospettava davanti. Prima di uscire dalla camera si curò bene che non ci fosse suo padre nei paraggi. Uscì e corse verso il bagno in punta di piedi. La camera dello sceriffo era aperta, ciò significava che era sveglio e pronto all'interrogatorio.
*"Mi sono inavvertitamente innamorato di Derek papà, non sono stato io a sceglierlo." Aaah! Non funzionerà mai!*
Sì portò le mani alle tempie e cercò di calmarsi, poi abbattuto si diresse in cucina. Big Stilinski nella sua tenuta da sceriffo era occupato ai fornelli ma non appena udì i passi di suo figlio si voltò. Aveva un'espressione di chi non dorme da giorni, la barba incolta si notava di più di giorno.
- Sembri uscito da "The Walking dead" papà.
Chissà se il suo sarcasmo lo avrebbe aiutato anche stavolta.
- Stiles! Dobbiamo parlare.
- Con calma, possiamo anche farlo dopo. Cosa hai fatto per colazione?
- Siediti!
Stiles ubbidì e si mise a sedere dalla parte opposta del tavolo, lontano da papà zombie.
- Da quanto va avanti questa storia?
- Nemmeno due giorni!
- Intendevo: da quanto sai di essere innamorato di lui?
- Credo di essermi innamorato di lui quando sono iniziati i casini ma l'ho capito soltanto in Messico, circa una settimana fa.
- Quel campeggio in Messico.. eri con lui?
- C'era anche Scott.
- Cosa? Oh Dio, non ci posso credere e Melissa lo sa?
- Certo.
- Quindi voi due non state insieme..insieme?
- Sì che stiamo insieme. Ho fame dai!
- State insieme e.. e c'è anche Scott?
Stiles sgranò gli occhi e perplesso domandò:
- Puoi spiegarmi esattamente cosa hai capito di quello che ci siamo appena detti?
- Tu, Derek e Scott, da soli, in campeggio, in Messico!
- Oh No, no, no, noo! C'erano anche Kira, Malia, Peter e tanti altri.
- Quindi questa come la chiamate? Orgia?
- PAPÀ!!! eravamo li per combattere una creatura sovrannaturale!
- Ah! Oh Dio grazie!
Stiles era sconvolto. Papà sceriffo era invece sollevato.
- Comunque sia voglio parlare con Derek.
- Fantastico. Adesso mangiamo?
- Stasera invitalo a cena.
- Co..? Dici sul serio?
- Sì sfaticato e adesso alzati e prenditela da solo la colazione, io devo scappare.
Stiles si grattò la nuca confuso e guardò suo padre andare via disinvolto, come se non fosse successo nulla.
*Che diavolo è successo stanotte?!* ancora incredulo per ciò che era successo si alzò dal tavolo e raggiunse i fornelli.
*Non ha cucinato niente!*
- Oh papà mi prendi in giro?
Sìlenzio. Suo padre era già andato e non avrebbe potuto sentirlo.
Era tardi per mettersi a cucinare perciò si disse che avrebbe mangiato qualcosa più tardi. Si precipitò alla Jeep ma quando mise in moto, l'auto non partì.
- Andiamo bella. Non farmi questo. ti prego.. ti prego..ti prego!
- Serve aiuto?
- Derek! Oh sii mi salveresti la vita.
- Dai vieni che ti accompagno io.
- Poi torni a prendermi però.
- Mi hai preso per il tuo autista personale?
- Oh andiamo Sourwolf altrimenti che saresti venuto a fare qui di prima mattina?
- Touché.
L'auto di Derek era davvero un missile. Sfrecciò lungo lo stradone e in meno di 10 minuti arrivarono a scuola.
- Beh Grazie! Ti aspetto alle due.
- Hey hey non stai dimenticando qualcosa?
- Cosa?. Ah..
Si sporse verso il lupo e gli diede un grosso bacio.
- Questo lo chiami baciare?
Gli strinse il polso.
- Sono in ritardo dai.
- Va bene vai.
- Non fare il lupo musone.
Il lupo non rispose. Stiles allora si avvicinò ancora di più a lui e con delicatezza lo baciò. Derek ricambiò. Fu un lungo scambio di respiri e giri di lingua. Poi Stiles si staccò.
- Quasi dimenticavo. Ho detto di noi a mio padre. Ti ha invitato a cena stasera.
- Dici sul serio? Credi che voglia arrestarmi?
- Ahah no non credo. Dai vado a dopo.
Scese dall'auto e corse verso l'entrata della BHS dove ad aspettarlo c'erano Scott, Lydia, Malia e Isaac.
Appena li vide ebbe l'istinto di voltarsi e correre via. Poi prese coraggio e continuò a camminare.
- Finalmente. Sei in ritardo.
- Scott! Lo siete anche voi. Se non vi conoscessi direi che mi stavate aspettando..
- Colpa mia! Beh vedi ti ho visto in macchina con Derek perciò ho pensato: cosa ci fa un ex Alpha in compagnia di uno stupido e logorroico studente?
- Isaac! Ci avrei scommesso.
- Insomma.. mi hai lasciata per Derek eh?
Malia sembrava alquanto turbata.
- È complicato Malia.. Mi dispiace.
- Beh sono comunque sollevata che non sia per un'altra ragazza. E poi chi non avrebbe voglia di farsi Derek Hale?
Si voltò verso gli altri per chiedere conferma. Scott e Isaac si chiamarono fuori. Lydia la guardò perplessa poi si voltò verso Stiles.
- L'ho sempre saputo. Non ci mettevi abbastanza impegno nel provarci con me. Men che meno da quando è entrato in scena lui.
- Avete fatto coming out! Sono fiero di te amico mio.
- Grazie Scotty. Ragazzi scherzi a parte vi pregherei di non scherzarci troppo, ha seriamente minacciato di uccidere chiunque lo faccia.
- Il solito Derek! (Esclamarono all'unisono.)
Stiles sorrise e poi fece cenno agli amici di seguirlo. La prima ora ormai era andata e lui aveva bisogno di mangiare qualcosa o sarebbe svenuto.
- Troppe emozioni a stomaco vuoto non fanno bene ragazzi.
I ragazzi risero e lo seguirono.
Ultima ora: Il fischietto del coach era già in funzione.
- Dobbiamo distruggerli ragazzi. Vi voglio in forma. ANDIAMO!!
- Ha questa carica ogni giorno. Come è possibile?
- Lahey! Devi dirmi qualcosa?
- Oh.. Sono pronto per l'allenamento coach..
- Bene ragazzo mio. Chissà che tu non possa diventare capitano un giorno.
- Cosa? Coach!
- Devi impegnarti McCall! ANDIAMOOO!!!
Stiles si avvicinò al suo migliore amico e gli passò il casco.
- Devi impegnarti amico mio!
- Bilinski!
- Sì coach?
- Gira voce che tu sia..beh..sta lontano dai miei giocatori. Ci manca solo che lascino la squadra per il club del libro.
- Ma Danny?
- Appunto! Siete già in due.
- Ma..
Il coach fischiò così forte che la sua saliva finì sul viso di Stiles
- ANDIAMO!
Stiles non si arrese.
- Ma io..
- ANDIAMOOOOO!!!
*Lo fa ogni volta! Non lo sopporto!!!*
Arrabbiato si mise il casco e corse sul campo.
- Per fortuna non sei un licantropo!
Esclamò Scott divertito.
- Perché?
- Fiuto la tua rabbia a km di distanza amico.
- Deve ringraziare che io non lo sia, sai dove gli vorrei infilare quel fischietto?
- Muovete quelle dannate chiappe!
I due si guardarono per contenere la rabbia e poi iniziarono ad allenarsi. Sugli spalti qualcuno li guardava allenarsi.
- Stiles il fidanzatino è venuto a trovarti.
- Isaac! Tu vuoi proprio morire eh? Stiles si fermò e rivolse lo sguardo a Derek, seduto in un angolino con la sua solita giacca nera.
- *Hey Sourwolf puoi sentirmi? Beh se si allora devo dirti due cose: primo: non far caso a quel malcapitato, non riesce a trattenersi. Secondo: sono contento che tu sia venuto.* -
Derek sorrise e Stiles ricambiò.
I ragazzi correvano da un lato all'altro del campo. Lanci, scontri. Stiles fu buttato a terra almeno una dozzina di volte. Dopo 30 interminabili minuti la tortura terminò.
- Bene ragazzi potete andare. Ci vediamo domenica per la partita. PUNTUALI!
Mentre un mormorio confusionale si levava tra gli studenti, il coach si avvicinò a Stiles perplesso.
- Bilinski! Il tuo ragazzo è Derek Hale?
- Sì coach!
- Mh! Lo avrei scelto anche io. Bel colpo ragazzo!
Stilinski lo guardò sbalordito poi esclamò un: - Grazie.. credo.
Si allontanò dal coach che continuava a fissare Derek, il quale ascoltata la conversazione si allontanò deciso ad aspettarlo al parcheggio.
- Hey, ho fatto più in fretta che ho potuto.
I capelli ancora bagnati e la maglietta a maniche corte aderente provocarono in Derek diverse sensazioni. Avrebbe voluto spogliarlo e possederlo. Baciarlo. Strapazzarlo di coccole per la faccia da cucciolo smarrito che aveva. Ma decise che sarebbe stato meglio trattenersi.
- Yo Der ci sei?
- Sì. Andiamo.
Arrivarono a casa e Stiles lo salutò velocemente.
- Scusa è che voglio vedere che cosa sta combinando mio padre.
- Se ti capita di vedere manette o fili elettrici avvisami che fingo un malore.
Stiles scoppiò a ridere ed entrò in casa.
- Papà?
- Sono in cucina.
Un buon odore avvolse la sala.
- Questo odore. Lo conosco.
- Lo cucinava sempre la mamma ricordi? Era il tuo piatto preferito.
- GUMBO!
- Esatto! Poi ho preparato degli Hot dogs, delle tartine e un dolce.
- La tua famosa Cheesecake?
- Sì proprio lei.
- L'hai proprio presa seriamente questa cosa. Sono contento.
- Ah si, non c'è niente di meglio di uno stomaco pieno per affrontare un interrogatorio.
- Non credo di aver sentito bene. Hai detto "interrogatorio"?
- Sto scherzando figliolo. Adesso va a cambiarti e poi scendi ad aiutarmi.
Salì in camera e si stese sul letto.
*Ho già fatto la doccia posso concedermelo*
*Chissà cosa starà facendo Derek. Per lui è una cosa nuova avere dei suoceri, o almeno credo.*
Prese il telefono e gli inviò un messaggio.
- Sei ancora convinto di volerlo fare?
*messaggio da Derek*
- Sì.
- D'accordo. Grazie.
*messaggio da Derek*
- Andrà tutto bene. Mi comporterò come il più raccomandabile dei ragazzi.
- Non avevo dubbi Sourwolf.
Derek non rispose. Stiles se lo stava immaginando sorridente di fronte al display del cellulare. Non c'era cosa più bella del suo sorriso.
La cena era alle 8 e non tardarono molto ad arrivare. Stiles era pronto, in semplice jeans e maglietta. Unico accessorio il suo timido sorriso.
Suo padre si era messo il migliore dei suoi jeans e una camicia ben stirata. Un figurino.
*driiin*
Stiles trasalì.
*oh mio Dio eccolo! Calma..calma*
- Buonasera sceriffo.
- Ciao Derek. Sono contento che tu abbia accettato. Entra pure.
Derek era bellissimo come sempre. Indossava una maglietta aderente blue notte e un jeans nero.
- Sono sicuro che quel jeans lo usi per le grandi occasioni.
- Aha esatto.
Il dilemma che attanagliava entrambi era: come salutarsi con un padre fermo ad osservarli.
Derek si avvicinò a Stiles e con molta maestria gli diede un piccolo bacio sulla fronte. Il ragazzo lo guardò e sorrise.
- Sento un buon odore sceriffo. Ha cucinato lei?
- Sì, ogni tanto mi diletto. Andiamo in cucina.
Da buon padrone di casa fece da guida al suo ospite. I due lo seguirono. Derek guardò Stiles e poi gli sfiorò la mano come a dire * va tutto bene*.
Una volta seduti, papà Stilinski servì la prima portata.
- Spero ti piaccia Derek. È il piatto preferito di Stiles.
Derek diede un assaggio ed esclamò un: - Davvero buona. Dovrà darmi la ricetta un giorno.
- Certo. Oppure no.
Stiles guardò suo padre con un punto di domanda stampato in volto.
- Beh almeno verrete più spesso a trovarmi.
Sollevati i due si guardarono e fu Stiles a proferire parola.
- Verrò lo stesso a trovarti.
Derek decise di dargli manforte.
- Assolutamente.
- Grazie ragazzi. Vedi Derek voglio essere sicuro che non accada nulla al mio bambino.
*Oh Cristo!* Stiles abbassò la testa imbarazzato.
- Non gli accadrà mai nulla di male anche a costo di proteggerlo con la mia stessa vita.
- Avete affrontato molte cose pericolose me ne rendo conto ma credimi quando ti dico che non c'è niente di più pericoloso dei pregiudizi della gente la fuori. Conto su di te.
- Non si preoccupi. Io e Stiles ce la caveremo.
- Papà va tutto bene. Magari non andremo nemmeno via da BH. Non ti sembra prematuro parlarne ora?
- Hai ragione figliolo. Mi sono lasciato prendere dal discorso. Allora: un hot dogs?
- Volentieri sceriffo.
- Sì grazie. Tanta maionese.. io adoro la.. niente.
- Sì lo so figliolo. Ah Derek puoi chiamarmi John.
- D'accordo John.
La cena sembrava andare bene. Erano quasi arrivati al dolce quando furono interrotti dal suono del campanello.
- Chi sarà a quest'ora?
- Vado io.
- No papà aspetta vengo con te.
Derek si alzò e li seguì. L'odore era intenso e già conosciuto.
- Stiles!
Non fece in tempo a fermarli. La porta si aprì e la persona sulla soglia era un viso già noto.
- Buona sera famiglia felice. Posso unirmi a voi?
Stiles guardò Derek. Il suo volto esprimeva tutta la sua rabbia. Lo sceriffo era confuso e incredulo allo stesso tempo.
- Allora Derek non mi fate entrare?
- Peter!
- Zio Peter. Quante volte ti ho.. gli ho detto di chiamarmi zio ma non ne vuole sapere.
Restarono tutti e tre basiti dalla non curanza e disinvoltura con cui Peter si era presentato.
- Der lo facciamo entrare o no?----------------
Cosa ne pensate? Forse non è il migliore dei capitoli, devo ammettere che ho sudato per scriverlo. Mancanza di idee? Può darsi. A proposito il Gumbo, per chi non lo sapesse, è un piatto tipico della Louisiana, una zuppa con Okra, pollo o manzo e frutti di mare. Ovviamente non è davvero il suo piatto preferito. Inoltre non sono sicura che lo sceriffo si chiami John.
"Imagination is more important than knowledge" (A.Einstein)
Alla prossima ;-)
STAI LEGGENDO
Little Red Riding Hood
FanfictionOkay, dopo anni mi ritrovo a scrivere ancora, per la prima volta qui. I protagonisti non sono etero. Ebbene si, la coppietta è formata da Stiles&Derek from "Teen Wolf". Sono diventata dipendente da questa serie e totalmente drogata degli Sterek. No...