- Il termine "licantropo" sta ad indicare un uomo in grado di trasformarsi in un lupo. A differenza di un semplice lupo però, il licantropo gode di una forza maggiore, velocità, fiuto, udito. Tutto accentuato. I licantropi sono considerati mutaforma. Esistono diverse leggende, cambiano da paese a paese, addirittura di città in città o da una tribù ad un'altra. Ovviamente cambia anche il nome. Ho imparato a riconoscere le diverse speci dal colore degli occhi. Stiles hai degli occhi meravigliosi
- Potresti farmeli vedere?
- Certo! (Si allontanò dal ragazzo è andò a cercare uno specchio) comunque sono neri con delle striature bianche.
- Cosa dovrebbe significare? Cosa sono?
Deaton porse lo specchio al ragazzo.
- Ecco tieni. Sei un Loup Garau. È il termine che usano i francesi quando devono parlare di un lupo mannaro.
- Ma hai appena detto che non lo sono..
Affermò Stiles confuso più che mai.
- Beh.. sei molto diverso. Molti potrebbero dirti che non cambia nulla, io per esperienza posso dirti che cambia tutto.
- Devi riposare figliolo. Deaton potrete parlare dopo giusto?
- Certamente. Va pure.
Stiles si alzò in piedi. Aveva recuperato la maggior parte delle forze ma aveva ancora bisogno di riposare almeno per due ore o più.
- Ragazzi, grazie!
I ragazzi annuirono e accompagnarono l'amico con lo sguardo fino alla porta.
- Stiles? (Chiamò Scott)
Stiles si voltò.
- Ti aspetto al solito posto.
- Puoi contarci!
- Aspettateci, ce ne andiamo anche noi.
Isaac, Lydia e Malia li raggiunsero e uscirono insieme. Kira rimase con Scott.
- Starà bene vero?
- Assolutamente si, Scott. È un normale lupo mannaro. Devo avervi confuso prima. Scusatemi, ma ho il terribile vizio di precisare molto anche il più insignificante dei dettagli.
- Cosa cambia? Puoi dircelo?
- Il Loup Garau ha le caratteristiche di un lupo bianco artico, una sottospecie del classico lupo grigio. È più piccolo e meno forte dell'altro lupo. Quando si trasforma la sua pelle diventa un manto bianco.. ah, che meraviglia!
- Aspetta cambia pelle? Vuoi dire che.. che diventa interamente un lupo? Come Derek?
- L'ha trasformato lui, che ti aspettavi?
- Si, ma Derek è un lupo nero (precisò Kira)
- Sì, è vero, ma quando vieni morso diventi ciò che realmente sei. Credetemi il lupo bianco è il lupo più puro ed elegante che io abbia mai visto in tutta la mia vita. Proprio come Stiles. Vi spiegherò meglio un'altra volta, ci sono dei dettagli che richiedono mente lucida!
Scott non l'ascoltò, ripensò alle parole puro ed elegante, e sorrise. Sapeva che il suo migliore amico non poteva diventare niente di diverso da ciò che realmente è: un ragazzo magnifico, incapace di far del male, puro e onesto.
- Scott, mia madre mi sta cercando. Devo andare.
- Ti accompagno. Doc, ci vediamo domani.
- Certo. Ciao Kira, fate attenzione, e mettete il casco.
- Siamo gra... okay come non detto.
Si chiuse la porta alle spalle e si diresse al parcheggio.
- Fa un po' freddo.
- Vuoi la mia maglia?
- No, tranquillo. Andiamo.
Scott non l'ascoltò, si tolse la felpa e gliela porse. Kira sorrise e la indossò.
Salirono in moto e partirono.
- Stai facendo un altro giro?
- Voglio vedere se Stiles è a casa. Solo vedere.
Kira non rispose, la loro amicizia è sempre stata qualcosa di inspiegabile. Non erano legati dal sangue ma nessuno poteva escludere che quei due fossero fratelli.
- Sì è addormentato?
- Sì, grazie John per avermi permesso di rientrare.
- Mio figlio ti ha perdonato, chi sono io per andargli contro? Ma ti avverto Derek. Non m'importa quanto tu sia forte, veloce e che tu abbia le zanne. Se spezzi di nuovo il cuore a mio figlio io ti spezzo le ossa, uno ad uno. Ci siamo intesi?
Derek deglutì, accettò l'avvertimento, era più che comprensibile.
- Non succederà mai più una cosa del genere. Stiles non soffrirà mai più ne a causa mia, ne a causa di altri. Glielo prometto.
- Bene!
Lo sceriffo si mise a controllare delle scartoffie, e Derek ne approfittò ed andò da Stiles. Non voleva svegliarlo, solo guardarlo dormire.
Era un angelo. Finalmente nel suo letto, si era addormentato subito. Le labbra avevano riacquistato il loro color roseo, la secchezza era sparita. I capelli erano asciutti, il sonno tranquillo. Niente incubi finalmente. Il morso era guarito. La malattia scomparsa. Lui era lì, vivo e vegeto.
- Derek?
- Hey, ti ho svegliato?! Scusa.
- No, no. Sono sveglio già da un po'.
- Come mai non dormi?
- Non ho sonno. Non più. Ho fame in realtà ma sto bene.
Si alzò e si mise seduto, coperto a mezzo busto.
- Voglio dire. Sto davvero bene. Ed è strano. Non mi sono mai sentito così..
- Forte?
- Sì, forte e .. felice.
Derek sorrise e si avvicinò per baciarlo.
- Dio quanto mi mancava baciarti. (Sussurrò Stiles mordendogli il labbro inferiore)
- Non sai a me (Rispose Derek)
- Perché stiamo sussurrando? (Chiese Stiles divertito)
- Non lo so, perché è sexy.
Si baciarono più intensamente. Si toccavano e si mordevano. Avevano voglia l'uno dell'altro. Derek si stese su Stiles e iniziò a baciargli il collo, fece per alzargli la maglietta ma Stiles lo fermò.
- Non credo che dovremmo.. non qui. (Gli disse ansimando)
- Hai ragione, mi ha appena perdonato. Non vorrei rovinare tutto, di nuovo.
Si staccò dal ragazzo e si stese accanto a lui. Erano uno di fronte all'altro. Derek gli accarezzava il volto, Stiles sprofondava sempre più a fondo tra le sue braccia. La nuca di Stiles era incastrata tra il mento e il petto del licantropo. Sembravano due pezzi di puzzle perfettamente combacianti.
- Sono tornato a casa (disse piano Stiles)
Derek lo strinse ancora di più a se. I respiri si regolarizzarono. Passarono la notte in quella posizione. Strano come il cuore sia così comodo quando sei con la persona che ami.
Nessun incubo quella notte. Era passata veloce, la sveglia suonò presto. Stiles aprì gli occhi e si addolcì quando posò gli occhi su Derek. Dormiva profondamente, aveva un'espressione serena, forse per la prima volta da quando lo aveva conosciuto. Non voleva staccarsi da lui ma aveva già perso troppi giorni di scuola, inoltre voleva togliersi tutti i dubbi che lo tormentavano riguardo a chi o meglio che cosa fosse diventato. Si alzò controvoglia, prese tutti i vestiti e si trascinò in bagno. Suo padre aveva fatto la colazione, l'odore dei waffle inondava l'intero corridoio. Si lavò la faccia con acqua ghiacciata e quando riaprì gli occhi rimase ammaliato. Era strano vedersi con quel colore. Un nero vivido e una nebula biancastra, come se avesse della nebbia negli occhi. Il colore però gli donava, e gli piaceva.
Mangiò due waffle velocemente e fece per uscire.
- Stiles! Aspetta.
- Papà dimmi..
- Come mai così di fretta? Non sei in ritardo.
- È che vorrei parlare con Scott prima che inizino le lezioni.
- Capisco. Allora ci vediamo dopo.
- Sì.
Uscì di corsa e sbatté la porta. La riaprì poco dopo e con un leggero imbarazzo disse:
- Derek è di sopra. Lo sai vero?
Lo sceriffo rovesciò la tazza del caffè e senza guardarlo negli occhi rispose:
- Avete dormito insieme?
- Papà non credo tu voglia davvero saperlo.
- Sì, hai ragione. Gli lascio due waffle nel caso..
Stiles gli fece l'occhiolino e alzò il pollice per dire "ok", poi andò via.
La sua amata Jeep lo stava aspettando. Quanto gli era mancata. E sembrava fosse reciproco perché partì subito, nessun capriccio quella mattina.
- Oh si! Sei fantastica.
Sorrise e schiacciò sull'acceleratore.
Non appena arrivo al parcheggio, Scott lo stava già aspettando.
- Tutto come al solito eh?
Era felice Stiles. Era davvero tornato tutto come al solito. Il solito bello però. Il solito senza problemi e botte.
- Credo proprio che dovrai sopportarmi ancora per molto.
Scott si avvicinò a Stiles e lo abbracciò. L'amico ricambiò e si strinsero forte.
- Cosa ci aspetta?
- Harris!
- Quasi quasi preferivo morire..
- Stiles?!
- Hey sto scherzando ahah.. andiamo, recuperiamo gli altri.
Entrarono dal portone principale e tutti gli studenti puntarono gli occhi su di lui. Bisbigli del tipo: "cosa ha fatto agli occhi" "è figo così" "Ma è Stilinski"
Nel sentirli, Stiles sorrise. Si sentì fiero. Per la prima volta era diventato popolare a scuola. C'erano voluti ben 4 anni ma ci era riuscito.
- Hey bel fusto dove vai? (Una voce stridula attirò l'attenzione dei due amici)
Isaac si avvicinò a Stiles. Aveva al braccio la borsa di Lydia.
- Isaac ma che diavolo?
Scott scoppiò a ridere.
- Beh ora che sei tornato (continuò Isaac imitando una possibile ragazza) volevo chiederti di uscire con me.
Stiles stette al gioco.
- Mi dispiace.. non so come ti chiami.. comunque sono fidanzato.
- Maddai vorresti dire che è più bello di me?
- Sicuramente.
Non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere. Lydia e Malia li guardavano da lontano.
- Okay pagliaccio puoi ridarmi la borsa?
- Aaah! Oddio mi sta derubando.
- Isaac smettila.
Gli studenti si voltarono a guardarli. Lydia era davvero imbarazzata. Isaac divertito più che mai.
- Dai Isa dagli la borsa.
Alla richiesta di Malia, Isaac ubbidì senza protestare.
- Oh! Grazie Malia. Ma quindi voi due?
Indicò Malia e Isaac. Si fissarono e iniziarono a gesticolare.
Stiles sorrise e diede una pacca sulla spalla di Isaac. Poi si ritirò in classe. Scott lo seguì.
- Non ti da fastidio vero?
- Scherzi? Sono felice per loro.
- Sicuro?
- Assolutamente. Ognuno di noi ha ciò che vuole.
- Allora cosa ti preoccupa?
- Nulla di importante. Vorrei passare un po più di tempo con Derek.
- Fallo!
- Pronto? SCUOLA.
- Pomeriggio.
- Compiti.
- Okay hai vinto tu. Ma finirà, ci vuole solo un po di pazienza.
- Ci proverò.
Le lezioni furono estremamente lunghe e noiose. La maggior parte del tempo Stiles o pensava a Derek o fantasticava sui poteri che aveva sviluppato.
- Mi accompagni da Deaton?
- Ah beh..in realtà ho promesso a Kira.. okay annullo tutto aspetta.
- No, no tranquillo. Chiamo Derek, mi accompagnerà lui.
- Sei sicuro?
- Come la morte. Ah non piu ormai.
- Pessima!
- Lo so!
Si mise a ridere e si recò alla Jeep. Durante il tragitto chiamò Derek e si diedero appuntamento davanti alla clinica veterinaria.
- Grazie per essere venuto.
- Sono il tuo ragazzo, mi sarei arrabbiato se non mi avessi chiamato.
- Sul serio?
- Sì!
Stiles si grattò la nuca e ringraziò in silenzio Scott per aver rifiutato di accompagnarlo.
La porta della clinica era aperta, ma non riusciva ad entrare.
- Ma come?
- Sorbo, Stiles ti ci dovrai abituare.. Deaton? Ci fai entrare?
Deaton apparve sorridente e salutò i ragazzi con un cenno della mano. Prese una scopa e spazzò via un po' di polvere dal terreno.
- Grazie doc.. mi ci dovrò davvero abituare.
- È un piacere vederti Stiles. Cosa posso fare per te?
- Beh sono venuto per terminare il discorso di ieri. Hai fatto intendere di avere altre informazioni su cosa sia diventato.
- Oh ed è così.. entrate pure.
Una volta dentro, Stiles si sedette sul freddo tavolo da operazione è batte le mani come soddisfatto.
- Allora Doc! Che poteri ho?
Deaton sorrise e iniziò a formulare il suo discorso.
- Sei un lupo mannaro, mutaforma come Derek. Diventi un lupo bianco però. Hai meno forza ma fiuto e velocità maggiori. La tua pelliccia ti consente di vivere in regioni artiche e di montagna. Devi perdonarmi se vi ho confusi, non so davvero come scusarmi.
- Non ti preoccupare, l'importante è che Stiles sia vivo. (Intervenì Derek)
- Sì, tranquillo. Quindi se ho capito bene, io posso diventare un lupo?
Deaton si prese un momento per pensare bene alla risposta. Aveva la gola e le labbra secche, il cuore accelerato.
Derek se ne accorse.
- Non tentare di mentire, ti sento!
Ringhiò il lupo.
Stiles guardò Derek, poi Deaton .
- Okay.. Scott ancora non lo sa. Stiles vedi diventi un lupo è vero ma..
Si fermò. Non riusciva a spiegarsi.
- Per Dio, Doc va avanti!
Stiles Iniziava a preoccuparsi.
- Non c'è niente di cui preoccuparsi, è solo.. faccio prima a fartelo vedere.
Si recò alla scrivania e frugò tra alcune scartoffie. Derek si avvicinò a Stiles. Gli mise una mano sulla coscia e strinse, come per dargli forza. Dopo alcuni minuti, Deaton tornò. Aveva in mano delle gigantografie.
- Guarda tu stesso.
Non appena Stiles mise gli occhi su quella carta, aprì la bocca dallo stupore. Derek accigliò entrambe le sopracciglie, poi guardò Stiles.
- Figo!!
Esclamò Stiles. Lasciando i due perplessi.
- Credevo.. pensavo ad un'altra reazione.
- Scherzi? Sono l'abominevole uomo delle nevi!! L'ho sempre sognato! Ahah
Derek si coprì il volto con una mano, per coprire il suo sorriso. Eh si, stava ridendo. Non era facile farlo ridere. Ma con Stiles, ormai gli sembrava tutto così facile.
- Come faccio a trasformarmi?
- Stiles, le prime trasformazioni sono comuni, devi usare la rabbia. Derek mi raccomando, fatelo in un posto isolato, che non ti sfugga.
- Chi lo spiega a mio padre, che c'è un Bigfoot in giro per Beacon Hills? Ahahah rise tanto, rise di gusto per la sua stessa battuta. L'aveva presa bene, anzi più che bene
- Stiles!! (Lo ammonì Derek, con un tono che non avrebbe convinto nemmeno il più piccolo dei bambini).
- Quindi tutto qui? (Chiese nuovamente Stiles)
- Tutto qui. (Rispose Deaton con un sorriso)
- Bene allora andiamo? (Chiese rivolgendosi al suo ragazzo)
Derek gli fece cenno di si col capo. Salutarono Deaton e si diressero alla Jeep. Una volta da soli, Stiles non poté trattenersi.
- Credi che.. mi diventi grosso?
- Cosa? (Derek non capiva)
- Sì, insomma.. pensi che diventando grosso, diventi tutto grosso?
Finalmente Derek capì.. Imbarazzato fece spallucce e salì in macchina.
- Non che m'importi.. lo dicevo così per dire.. (continuo Stiles per giustificarsi). Mise in moto l'auto e andarono via.Okay, so che può sembrare stupido ma ho trovato girovagando su internet, una foto di un lupo mannaro bianco. È enorme, vi posto la foto così potete vederlo. Scusate se ci ho messo tanto se mi seguite ancora, grazie di ♡
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Little Red Riding Hood
FanfictionOkay, dopo anni mi ritrovo a scrivere ancora, per la prima volta qui. I protagonisti non sono etero. Ebbene si, la coppietta è formata da Stiles&Derek from "Teen Wolf". Sono diventata dipendente da questa serie e totalmente drogata degli Sterek. No...