Capitolo 8

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Quella mattina indossai i vestiti più belli e aderenti che possedevo, senza chiaramente cadere nel baratro della volgarità. Nicoletta Santos, l'odiosa amica di Domi, era seduta sul mio divano, mentre ammiccava nella direzione di qualsiasi essere di sesso maschile, dotato di pene.

Dovevo marcare il territorio, farle capire chi era che comandava in questa casa.

-James mi vai a prendere una felpa, ho freddo- esclamai fissando mio cugino nella speranza che non replicasse.

Quella pazza se lo stava mangiando con gli occhi.

-Perché? Hai due belle gambe, le puoi muovere e...-

Lo bloccai, sorridendogli dolcemente -Per favore-

Sbuffò ma fece come gli avevo chiesto senza obbiettare.

Mi accovacciai compostamente sulla poltrona, scrutandola di soppiatto.

Detestavo il suoi boccoli neri troppo marcati, il suo rossetto rosso sfavillante, che da quanto era glitterato avrebbe potuto accecare persino un cieco. Il suo profumo decisamente troppo pesante, mi disgustava. Senza contare il fatto che quello straccetto rosa shocking che aveva addosso non poteva essere chiamato gonna.

-Ehi Scorpius!- squittì e l'unica cosa che avrei voluto fare era afferrare un cuscino e soffocarla. -Da quanto tempo! È molto che non ci vediamo-

Ma fammi il piacere, te lo sarai scopato prima di partire da Hogwarts.

Idiota lei, ma ancora più idiota lui.

Il Malfoy non sollevò neanche la testa, continuò a smanettare con i lacci della scarpa che teneva in mano. -Già, grandioso- esclamò imboccando le scale e sparendo dalla nostra vista.

Non riuscì a trattenere un sorriso sadico. La faccia di Nicolette sarebbe dovuta essere incorniciata. Mi coprì il viso con il libro di rune antiche che fingevo di leggere e sghignazzai in silenzio.

-Ignoralo, è uno stupido- Dominique ridacchiò e quel suono sarebbe riuscito a stregare persino delle sirene. -Che ne dici di mangiare qualcosa? C'è della torta di là-

La mora mosse le labbra sul punto di una crisi di nervi. Evidentemente essere ignorata non le piaceva molto. -No grazie, sono a dieta, magari dell'acqua?-

Lanciai un'occhiata alla sua clavicola ossuta e alle sue braccia microscopiche, arricciando il naso. Se avesse continuato così, sarebbe scomparsa e la cosa sinceramente non mi dispiaceva per niente, non mi sarei dovuta sporcare le mani.

-Certo, vado a prendertela-

Dom si era alzata da neanche trentacinque secondi ed a stare sola nella stessa stanza di una psicopatica, già mi mancava il respiro.

-Dimmi Rose- esclamò mielosa, sorridendomi falsamente. -Tu Scorpius lo conosci, credi che farei bene ad andare a salutarlo in camera sua adesso?-

Alzai gli occhi al cielo, prima di poggiare il libro sulle ginocchia e mostrarle il mio sorriso. Perché diamine mi stava rivolgendo la parola? -Oh non saprei, probabilmente sarà impegnato con Albus-

Buttai lì, la prima cosa che mi venne in mente. Non avrei lasciato che se ne andasse a gironzolare per casa mia.

-Impegnato?- dal ringhio che le uscì dalla bocca, immaginai che non avesse gradito la mia risposta.

-Esatto- annuì convinta -Solitamente si fanno delle seghe a vicenda, sai "migliori amici con benefici"- mimai tra le virgolette le ultime parole, godendo della sua espressione sconvolta.

-Che cosa?- la sua mascella per poco non precipitò contro il pavimento -Loro sono...-

-Rose scherzava- sbottò il niente po po di meno che Scorpius Malfoy, venendoci in contro -Non ascoltare quello che dice, ha problemi al cervello-

Lo ammazzo. Lo ammazzo con le mie stesse mani e non me ne frega niente se passerò il resto della mia vita ad Azkaban.

-Ma come ti permetti? Qui tu sei l'unico ad avere il cervello bacato e grande come una nocciolina-

Stranamente non replicò, mi afferrò per un polso costringendomi ad alzarmi ed iniziò a trascinarmi verso il piano di sopra, nonostante lo stessi insultando in tutte le lingue che conoscevo.

-È stato un piacere rincontrarti Jen-

Nicoletta strabuzzò gli occhi -Quello non è il mio nome!- la sua voce da gallina mi fece perdere la voglia di ribellarmi e Scorpius approfittò del momento per caricarmi su una spalla.

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora