«Davvero Rose, tu e lui vi siete baciati?»
Gli occhi nocciola di Tyler mi fissavano quasi delusi, perché era evidente che aveva una considerazione di me molto più alta, e baciare Malfoy aveva fatto precipitare la mia dignità.
«Non ascoltarlo, spara un mucchio di sciocchezze. Sarà successo nei suoi sogni...»
«Oh Weasley, nei mei sogni non ci limitiamo a baciarci, lì sei nuda»
D'accordo, non potevo continuare a colpirlo con dei libri, era evidente che non bastavano a sedare la sua idiozia. Mi stava mettendo in ridicolo davanti ad un ragazzo carino, che per di più mi aveva chiesto di andare al ballo d'inverno con lui. Strinsi i pungi con forza, serrando le labbra. «Ascolta Tyler, la mia risposta è si»
«Sarai la mia dama?» era come se in un attimo si fosse dimenticato della fastidiosa presenza bionda ossigenata, che ci fissava ancora mollemente appoggiato ad uno scaffale.
«Certo»
«Patetico»
«Ignoralo, per favore» sorrisi gentile, mettendo per un attimo da parte l'istinto omicida che mi urlava nelle orecchie di affatturare Scorpius e darlo in pasto alla piovra gigante. Tyler mi abbracciò di slancio, ma durò solo per poco.
«Sono contento che tu abbia accettato, davvero»
«Ridicolo»
«Ora è meglio che tu vada però, ci vediamo più tardi»
***
«Ti odio Malfoy» sbraitai furiosa, una volta che Tyler si fu chiuso la porta della biblioteca alle spalle. La bacchetta che stringevo nella mano affondò con forza nel petto del biondo, che sembrava tutt'altro che toccato dalle mie parole «Cosa pensavi di fare? Sabotare il mio appuntamento?»«Sei sexy quando ti arrabbi»
«Oh Merlino, dammi la forza...» alzai gli occhi al soffitto frustata. Schiantarlo mi sembrava davvero un'ottima idea, forse la migliore che io avessi mai avuto.
«Io, se vuoi, posso darti qualcos'altro...» il ghigno beffardo e il tono vagamente divertito che assunse la sua voce, fecero scoppiare quell'ultimo briciolo di autocontrollo che avevo in corpo. Lo spintonai furente contro il muro, riuscendo a fare aderire le sue spalle alla parete. Se lo avessi affatturato da questa distanza probabilmente ci sarebbe rimasto secco.
«Sei un maiale, un viscido» ringhiai «Mi fai schifo»
«Ah si, ti faccio schifo?» sorrise mellifluo, adagiando una mano sul mio fianco. Spalancai gli occhi oltraggiata, pronta a pronunciare nella testa l'incantesimo non verbale che l'avrebbe ridotto in poltiglia, ma lui prontamente corse a sfilare la bacchetta dalle mie dita — non a caso era uno dei migliori giocatori di Quidditch del nostro anno — e senza neanche accorgermene, in un baleno, quella con le spalla schiacciate contro il muro mi ritrovai ad essere io.
Oh andiamo, due volte in un giorno no...
«Ne sei sicura Rose?»
«Non usare quella voce seducente con me Malfoy, non funziona»
«Credi che la mia voce sia seducente?» il sorriso sulle sue labbra non faceva altro che allargarsi sempre di più. Lo fissai negli occhi, decisa a non dargliela vinta. Dei ciuffi biondi gli ricadevano sulle palpebre lievemente abbassate, nella posizione che sicuramente usava per sedurre le ragazze. Era bello, oggettivamente parlando.
«Tu dì un'altra parola ed io ti strozzo» la mia voce era minacciosa, doveva esserlo. La verità era che tutta quella vicinanza contribuiva ad aumentare il mio tremore alle gambe che, parlando seriamente, non aveva niente a che fare con la rabbia.
«Ma se non mi arrivi neanche al collo»
Sorrise vittorioso, perché mi aveva appena zittita. Non sapevo come replicare, non sapevo come uscire da quella situazione scomoda, non sapevo elaborare un piano di fuga decente. L'unica cosa di cui i mei neuroni erano al corrente era che: le labbra di Scorpius rosse, carnose, a poca distanza dalle mie, erano tremendamente invitanti.
Poi mi venne in mente un'idea, geniale, diabolica quasi.
Allungai una mano. Scorpius mi fissò sospettoso senza battere ciglio. Poggiai le dita sulla sua nuca, reclinando la testa in modo che lui avesse una piena visione del mio collo e nel frattempo piazzai un ginocchio in mezzo alle sue gambe, sfiorandogli di proposito il cavallo dei pantaloni. Dischiuse la bocca, mentre le iridi gli si scurivano bramose.
Lo spinsi in avanti, verso il mio viso, prendendo tra i denti il suo labbro inferiore e succhiandolo appena, per dargli un'assaggio di cos'era Rose Weasley, la ragazza che non avrebbe mai avuto.
Soddisfatta della reazione ipnotizzata di Scorpius, sollevai la gamba colpendolo sui gioielli di famiglia. Gli sfilai la bacchetta dalla mano mentre lui si piegava in due, e sgattaiolai via, lontano dalle sue braccia, dal suo profumo.
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Weasley e Malfoy
FanfictionRose Weasley ha una vita che rappresenta la perfezione allo stato puro, un aspetto da favola, una migliore amica mora, esuberante e pronta a tutto (tranne a prestarti i suoi tanga jamaicani, sia chiaro) un cugino gelosissimo e super figo e un nemico...