Weasley e Malfoy

Capitolo 13

I mie piedi e quelli di Scorpius affondavano nella neve, producendo un rumore simile a quello della schiuma da barba che veniva spruzzata fuori dalla bomboletta. Era da davvero molto tempo che non facevo un giro qui fuori.

Solitamente me ne rimanevo chiusa in casa a provare maschere di bellezza con Alice e Dominique, mentre loro spettegolavano ed io studiavo le materie che trovavo più rilassanti, come ad esempio: rune antiche e trasfigurazione.

A molti poteva sembrava deprimente, forse da sfigata, a me però piaceva. Adoravo essere la prima della classe, sentirmi un pizzico più intelligente degli altri.

-Non ce la faranno mai- Scorpius ridacchiò divertito, ficcandosi le mani nelle tasche del suo cappotto costoso.

Annuì constatando che i mei due migliori amici erano davvero dei bradipi quando si parlava di formare coppie. -Aiutiamoli, ci stai?- bofonchiai, nascondendo le labbra e il naso con la sciarpa.

Il vento soffiava forte, avevo tutti i capelli che mi svolazzavano alle spalle e le guance arrossate. Probabilmente uscire non era stata una bella idea.

Inclinò la testa e mi guardò dall'alto di tutta la sua stazza, sorridendo impercettibilmente. -Ci sto-

Sarebbe stato da idioti negare la bellezza che caratterizzava questo ragazzo; quella era senza ombra di dubbio il suo più grande punto di forza. Ero sicurissima del fatto che gli sarebbe bastato sollevare giusto un po' gli angoli della bocca verso l'alto, e tutto il mondo sarebbe caduto ai suoi piedi.

-Non vorrei ferire il tuo enorme ego...- ridacchiò ed io mi accorsi solo in quel momento che non gli avevo staccato gli occhi di dosso -Ma mi stai fissando. E la cosa non mi dispiace, sinceramente, questo gran figo è fatto per essere guardato-

-Oh Merlino- non riuscì a non sorridere -Quanto cavolo sei egocentrico- lo spintonai, sorpassandolo.

Non vedevo niente, il cielo era scuro, dato che era notte fonda, e nuvoloso. Faceva freddo ma mi sentivo incredibilmente bene, non avevo voglia di tornare a casa. Scorpius si stava rivelando una persona quasi normale.

Avevo sempre invidiato la sua pazzia, il suo modo di prendere alla leggera qualsiasi situazione, lui si che si godeva la vita.

Forse quella troppo normale ero io, forse era questo che mi rendeva noiosa. Forse Albus aveva ragione, dovevo lasciarmi andare di più, ed io odiavo quando mio cugino aveva regione. Significava che io avevo torto, ed io non dovevo avere mai torto.

Qualcosa di umido, mi finì dritto in faccia, facendomi prendere un colpo. Lanciai un urlo di sorpresa, voltandomi di scatto verso il Malfoy, che teneva in mano una palla di neve con un ghigno malefico stampato in viso.

Mi aveva presa alla sprovvista, ero soprappensiero, non è giusto!

Ritiro tutte le cose belle che ho detto su di lui.

-Io ti ammazzo!- cercai la mia bacchetta a tastoni nel cappotto, ricordandomi di averla lasciata in bella mostra sul mio comodino.

Mi tirò addosso un'altro blocco di neve, bagnandomi i vestiti -Vieni a prendermi, Rosie- ghignò indietreggiando, quando iniziai a camminare verso di lui.

Sapeva quanto detestassi quello stupido nomignolo, era a dir poco irritante. Ma dopo tutto qualsiasi cosa lui facesse lo era.

Mi piegai per poter appallottolare la neve con le dita, e sfruttai gli allenamenti che James ci obbligava a fare per prepararci alle partite di Quidditch, per fare un lancio perfetto e colpirlo in pieno.

Non era una cosa da tutti giorni vedere un Malfoy altezzoso che inciampava in una buca e che cadeva a terra come un sacco di patate, imprecando a denti stretti.

Avrei tanto voluto avere una macchina fotografica, avrei potuto ricattarlo a vita.

Scoppiai a ridere, abbassandomi sulle ginocchia. -Mai mettersi contro Rose Weasley!- esultai allegra, alzando le braccia al cielo.

Lo raggiunsi poco dopo, vedendo che non si decideva a tirarsi su. Se ne stava con le braccia dietro la testa a fissare il vuoto, ero certa di averlo visto sorridere però.

-Oh Rosie- esclamò, puntando i suoi occhi grigi nei mei -Non sai in che guaio ti sei cacciata-