Capitolo 15

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-Forza ragazzi, tutti a tavola!-

Io e Albus ci lanciammo uno sguardo di sfida. Il tavolo non era molto lontano da dove ci trovavamo, a dividerci c'era solamente un gruppo di cugini pel di carota affamati, pronti a trucidarti pur di aggiudicarsi il posto migliore.

Il Natale scorso, per colpa del mio bastardo migliore amico, mi ero ritrovata accanto a Draco Malfoy, avevo pure provato a versagli un veleno mortale nel bicchiere, ma a quanto pare avevo sbagliato ingredienti. Lui e i suoi capelli platinati non la smettevano neanche un secondo di mettermi in imbarazzo con battutine e allusioni di ogni tipo. Quando teneva la bocca chiusa però, in fondo, era un tipo simpatico.

Alla mia sinistra invece c'era, se non ricordo male, il caro e vecchio James. Non importa chi tu sia o quanto tu possa considerare James Sirius attraente, dopo averlo visto mangiare, qualsiasi sogno erotico nella tua testa, smetterà di esistere.

Non che io avessi mai fatto sogni perversi su mio cugino, sia chiaro.

-Che vinca il migliore!- urlò Hugo alzando in aria un pugno.

Alice gridò come una donna delle caverne e si lanciò all'assalto seguita da Roxanne e Molly.

La violenza che tirava fuori in situazioni del genere, mi faceva chiedere costantemente da quali razza di problemi fosse afflitta. Perché non era possibile che la dolce e timida Paciock fosse in realtà una matta sclerotica.

Scorpius si ficcò le mani nelle tasche e con un eleganza glaciale avanzò tra quell'ammasso di gente a cui si erano aggiunti anche Zio Harry, mio padre e gli Scamander.

Presi la rincorsa e con un balzo scavalcai il divano; Albus era proprio davanti a me, con un sorrisino da vittoria, già stampato in viso.

Non poteva vincere, no non poteva vincere anche questa volta.

Afferrai la scopa di Louis, poggiata contro il muro e la ficcai in mezzo ai piedi del mio migliore amico. Un attimo dopo l'idiota era bello che spalmato sul pavimento.

-SEI UNA STRONZA!- urlò e Ginny spalancò gli occhi come se volesse fulminarlo.

Continuai a correre, aggirando il suo corpo steso a pelle d'orso. Il tavolo era a soli pochi passi da me, nel frattempo alle mie spalle, gli urli isterici di Alice, Lily e Lucy che erano inciampate e cadute su Albus, mi perforarono le orecchie.

Solamente quattro posti erano occupati: uno da Draco, l'altro da Victoire al cui fianco c'era Teddy con una sfavillante chioma azzurra, e l'ultimo da Dominique.

Non avevo la più pallida idea di come avessero fatto a sorpassare quella massa di psicopatici, ma in quel momento non era importante.

Scorpius mi sorpassò continuando a camminare con il suo passo lento e da modello di mutande. Sbuffai, non era possibile che arrivasse prima lui.

Imprecai nella mia testa in tutte le lingue, allungai una mano per afferrare lo schienale di una sedia di legno sgangherata, sorrisi in modo quasi sadico, tanto che Teddy aggrottò le sopracciglia. Ormai ce l'avevo fatta, avevo vinto io.

Non importava quanto Albus avesse le gambe lunghe, io ero più intelligente di lui.

Mi sedetti, il tempo di tirare mezzo sospiro di sollievo e mi ritrovai con il sedere incastrato nella sedia rotta.

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora