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Il buon profumo di cornetti che preparava ogni domenica mia madre mi fece balzare giù dalle scale in meno di un secondo, ma quando mi ritrovai davanti la cucina, trovai mia madre che parlava e rideva con qualcuno: Eugenia. Rimasi imprietrito a vederla di prima mattina a casa mia, e che con tanta semplicità, facesse ridere mia madre. Mi parse di sentire '' saresti una nuora perfetta'' e pensai subito che si, lei sarebbe una nuora perfetta, se solo non fossimo legati dal sangue.
Entrai in cucina e mi avvicinai a loro. Eugenia subito mi abbracciò, ed io ricambiai.

Euge: Ma finalmente eh! Buongiorno!!

Pet: Buon giorno! Ho dormito tanto?

Mamma di Pet: Beh non ci siamo svegliati tutti presto.. alle 9 ho iniziato a fare i cornetti e verso le 10:30 è arrivata Euge

Pet: Dieci e me- perchè che ore sono?

Euge: Le 11:35! Ah a proposito, ho mangiato l'ultimo cornetto al cioccolato, scusa! c'è l'ultimo alla crema.

Pet: Anche se non mi fa impazzire mangerò quello, d'altronde è l'ultimo..

Euge: Pasienza dormiglione! Tu la prossima domenica svegliati prima, e magari troverai qualcosa che ti piace. Adesso, zitto o mangio pure quello.

Pet: Come vuole lei sua maestà.

Mi misi a mangiare quel cornetto, un po ridendo, un po pensando. Mi suonava strano che lei fosse venuta di mattina presto soltanto per parlare con me, o perchè le mancavo. Insomma non mi aspettavo la sua presenza, ma nello stesso tempo non mi dava fastidio naturalmente. Anzi, avrei chiesto a mia madre ogni domenica cornetti al cioccolato, se lei ogni domenica fosse li con me.
Lei mentre stava girovagando nei social con il cellulare, si fermo e mi fissò.

Euge: Pet, senti.. C'è un perchè se sono venuta così presto. In realtà non ho potuto dormire nemmeno un ora stanotte. C'è un pensiero che... che.. insomma io non so se è vero e lo vorrei sapere perchè mi sta tormentando.

Pet: beh non girarci intorno! Spara dimmi tutto, stai facendo preoccupare anche me!

Euge: beh Pet, non è vero che Nico ieri sera non mi ha detto nulla.. In realtà in quei 5 minuti che ho perso dentro con Nico abbiamo parlato, brevemente... Insomma non voglio girarci intorno.. Pet lui mi ha detto che tu provi qualcosa per me.. che mi ami insomma anche se sei mio cugino.. Pet per favore devi dirmi la verità! E' vera questa storia?

In quel momento tutto il mondo mi cade adosso. Non sapevo cosa dire, cosa spiegarle.. Lei in volto era molto scossa e sconvolta e voleva sapere. Ma io ero come pietrificaro e non riuscivo a dirle nulla. Non riuscivo a darle una risposta concreta.

Euge: Pet.. sei diventato bianco.. Allora vuol dire, che tutta questa storia è vera?

Pet: Euge lasciami il tempo di spiegarti tutto! E' difficile per me cercare di farti capire tutta questa situazione ma ce la metterò tutta. Beh io non so bene tutto quello che ti ha detto Nico, ma ti posso assicurare che si, io provo qualcosa per te. Lo so che è sbagliato lo so e me ne rendo conto. Ma non posso farci nulla se ti guardo e credimi, io non vorrei essere tuo cugino. Con il fatto che ti ho vista crescere, abbiamo quasi la stessa età, le tue paure le tue inertezze mi hanno fatto innamorare sempre piu di te. Adesso mi ritrovo in questa schifosa situazione..

Non so da dove avevo preso tutte quelle energie per dirle tutto d'un fiato il riassunto dei miei sentimenti. Ero davvero sorpreso da me stesso. Adesso aspettavo una sua risposta. In quel momento volevo, speravo soltanto che lei capisse tutto quello che mi stava succedendo e che capiva che non era semplice. Che stavo male, che tutta quella situazione mi faceva male, anche troppo.

Euge: oh Pet.. io.. io sono sconvolta.. non so davvero cosa dirti.. beh tu sei mio cugino e.. e si siamo cresciuti insieme e tu molte delle volte sei stato davvero una persona molto importante e a volte devo dire che mi sento anch'io attratta da te ma poi..

Pet: cosa?? Euge parla per favore, non soffermarti.. dimmi tutto quello che pensi!

Euge: Pet è tardi mi dispiace.. Pet è tardi mi dispiace ti devi svegliare! Svegliati amore, ci sono i cornetti che ti aspettano!

Tutt'un tratto la voce di Eugenia si uni a quella di mia madre, sbattei molte volte le palpebre e mi svegliai. Si ragazzi, quello era tutto un sogno. Tutto frutto della mia testa.

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