-12

110 13 10
                                    

Era tutto perfetto. Mi ero preparato, fatto pure la barba, e avevo persino sistemato casa. In realtà non sapevo perchè avevo fatto tutto ciò, alla fine doveva apparire un pomeriggio tranquillo con mia cugina. Un pomeriggio come tutti quelli che trascorrevamo insieme a parlare, come due perfette persone normali che tra tutte le persone che conoscono, preferiscono passare un intero pomeriggio a casa insieme.
L'affetto che provavo per lei ormai non si poteva più calcolare. Infatti, l'unica cosa che volevo, era che lei fosse felice. Con me, o senza di me. Perchè in realtà, è questo quello che vogliono le persone che amano: che la persona amata viva felice e si goda la sua felicità. Che poi quella felicità la trovino con noi o no, questo passa in secondo piano perchè l'unico nostro scopo è vederle vivere felici. E quello era il mio obiettivo con mia cugina. Oramai avevo cambiato anche prospettiva di pensiero, non pensavo più a me, né ai miei sentimenti, ma pensavo a lei. Ed era per il suo bene, che dovevo dirle tutto.

Arrivò alle 15:30. Era serena in volto, al contrario di me, che ero teso come una corda di violino. Ci salutammo, come sempre e ci sedemmo nel divano.

Euge: Mamma mia ! Ma tua mamma deve essere molto fiera se il suo unico figlio maschio gli mantiene la casa cosi!

Pet: Modestamente sono un ragazzo-modello!

Euge: ahahaha e anche modesto... mi mancava scherzare e stare con te.. Volevo assolutamente vederti e vefdere che stavi bene. Anche se per telefono hai cercato di tranquillizzarmi, di presenza non si direbbe che è tutto okay.. che ti prende? Sei teso?

Pet: Eh vedo che a te non sfugge proprio nulla..

Euge: No, sembra proprio di no.

Pet: Bene. Devo dirti tutto, anche se non sarà molto semplice. Spero solo tu ancora non sappia nulla.

Euge: Di cosa stai parlando? Così mi preoccupi!

Pet: che cosa ti ha detto Nico quando siete rimasti soli in casa?

Euge: Ma scherzi? Tanta ansia per questo? Beh puoi anche stare tranquillo, Nico non mi ha detto proprio nulla.. Ha detto che non ti sentivi bene e... che lui aveva bisogno di me.. Cosa c'entra questo discorso?

Pet: Scusami. In realtà questo discorso non c'entra nulla. Beh mi sono deciso a dirti quello che devo dirti e quello che anche Nico sa. Non posso nascondertelo e poi non riuscire a dormire la notte perchè so che lui te lo dirà, prima di me. Ma lui non sa la verità non sa tutto il discorso.

Euge: Okay, adesso sono ufficialmente preoccupata. C'è qualcosa che Nico sa di te che io ancora non so? E perchè non me l'hai ancora detto?

Pet: Non è molto semplice, ma proverò a renderlo tale. Alla festa di Gas, dopo che tu mi hai baciato, sono scappato dentro casa. Stavo male, ma per altri motivi, non per quelli che già sai.

Il suo volto si fece più cupo, allora mi decisi di cercare di riassumere tutto quello che dovevo dirle in un unico discorso. Quindi, feci l'ultimo sospiro, l'ultimo. Poi, tutto d'un fiato iniziai, fissando il nulla che avevamo di fronte.

Pet: In realtà, da un po di giorni a venire a questa parte, io ho una cotta per te. Anzi, per essere più sincero, l'ho sempre avuta. Lo so, è assurdo. Ma non posso farci nulla. Sto cercando di ''farmela passare'' o come potrei dire, ma mi è molto difficile. Io con te sto bene, tutto mi lega a te. Come tutto ciò che io amo di te. Ogni giorno che mi alzo dal letto, desidero che non sei mia cugina, ogni santo giorno, spero che quel legame di sangue non sia cosi grande quanto grande è l'amore che provo per te. Qualche giorno fa, ero troppo angosciato per questa storia. Quindi decisi di raccontare tutto a Lali. Devo dire che lei mi è stata molto vicina. Oh se non ci fosse stata lei. Alla festa stavo male perchè... perchè era tutto bellissimo.. Tu, che ingenuamente mi baci perchè sono tuo cugino senza sapere che io non aspettavo altro. Ma quando sono tornato al mondo reale, dovevo per forza uscire da quella situazione. Per questo lali è corsa subito in mio soccorso. E mentre che mi sfogavo con lei, Nico è entrato ed ha ascoltato tutto il nostro discorso. Quando me ne sono accorto era troppo tardi, e ha detto che devo dimenticarti, che tu sei sua, che io sono tuo cugino e che se non ti avessi spiegato tutta questa situazione, lui ti avrebbe detto tutto. Così ho preferito farlo io e-

Mentre che le raccontavo tutto, prese e mi abbracciò. Poggiò il suo volto, tra la mia spalla e il collo. Dopo 20 secondi, sentìì la maglietta bagnata, e il sussurro tra un singhiozzo e un altro: '' mi dispiace, mi dispiace davvero''.

BloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora