Capitolo 2

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Erin

Dicembre si stava avvicinando e con esso anche il periodo di Natale. Londra era già addobbata, le vie e le strade erano illuminate dalle luci e dalle decorazioni natalizie. Per fortuna, nessuno aveva ancora intenzione di comprare i regali, solitamente si aspettano tre o quattro giorni prima di Natale, ma erano tutti in preda al panico per la cena e il pranzo di quel giorno. I bambini, durante quel periodo, pensavano ai doni che avrebbero voluto ricevere da Babbo Natale. Lily e Simon erano entusiasti, non stavano più nella pelle e non vedevano l'ora di ricevere i regali. 

Harry era incerto se vestirsi da Babbo Natale oppure rivelare ai bambini che l'uomo grasso e barbuto non esisteva. Non riuscivo ad immaginare Harry con una barba finta, la divisa da Babbo Natale e con un cuscino che gli avrebbe fatto ingrandire la pancia.

Non avevamo ancora addobbato la villa, volevamo aspettare una settimana, così da pensare bene a cosa fare. Harry e i ragazzi erano impegnati per il concerto di beneficenza che si sarebbe svolto ai primi di Gennaio. Avevano già scelto la scaletta, avrebbero iniziato con alcune canzoni dell'album Four e Made in the A.M, poi avrebbero fatto un tuffo nel passato con Up All Night e Take Me Home e, infine, avrebbero cantato la canzone Midnight Memories

Sarei andata con Harry per assistere al concerto, volevo vedere quante ragazze avrebbero assistito al concerto. M'importava molto dei soldi che erano stati incassati con la vendita dei biglietti, non perché amassi i soldi, ma per il fatto che quei soldi sarebbero stati spartiti a tutti gli orfanotrofi e ospedali di Londra. 

Era molto importante per i ragazzi, soprattutto per Harry che aveva sempre sostenuto associazioni per aiutare le persone bisognose. 

-Zia Erin!- finalmente arrivai al parco e trovai Zeretra ad accogliermi. Era l'ultima domenica di Novembre, l'aria era molto fredda e le giornate erano sempre più corte, tanto che alle sei del pomeriggio era già buio. 

-Ciao, tesoro!- raggiunsi la bambina. Lily e Simon le corsero contro e l'abbracciarono. Si erano legati a lei nel medesimo istante in cui l'avevano vista. Soprattutto Simon. Dovremo parlare di alcune cose, noi due!

Spinsi il passeggino verso la panchina dove era seduta Kate e la salutai -Hey!- fermai il passeggino e mi sedetti, sbuffando.

-Va tutto bene?- domandò sorseggiando il suo frappuccino di Starbucks. 

-Solo la stanchezza che si sta facendo sentire...- affermai -...Ugh! Ti prego dimmi che hai un frappuccino anche per me!- mi sistemai sulla panchina. 

-E' a questo che servono le amiche...- da una busta di carta, a cui non avevo fatto caso, tirò fuori il bicchiere usa e getta di Starbucks e me lo porse -...E' caldo e ho fatto mettere delle scaglie di cioccolato. Si sciolgono con il latte caldo-

-D'accordo- cominciai a sorseggiarlo e mi beai di quel sapore. In lontananza, vidi i bambini giocare, erano solo le otto del mattino e il parco era ancora deserto. 

-Comincia a fare davvero freddo- rabbrividì.

-Già, è una vera tortura. Come stanno andando le pratiche finali per l'adozione di Zeretra?- 

-Bene...- la vidi sorridere, ma non ne capii il motivo -...Anche se adesso dobbiamo occuparci di altre pratiche- ridacchiò. La guardai confusa e, non appena abbassò lo sguardo sulla sua pancia, capii tutto. 

-O mio dio! Sei incinta!- 

-Sì!- 

Saltai dalla gioia e l'abbracciai. Avevo sempre sperato che accadesse qualche miracolo ed era successo. Kate era incinta!

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