Tell Me - Please -

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26 febbraio

"Il mio indirizzo è sempre lo stesso"

Ti va?

Solo questo le ha scritto su WhatsApp. Lyn lo sa perfettamente cosa volesse dirle con quel messaggio, Zayn.

E come ha fatto proprio l'altro ieri, come ogni volta, semplicemente come sempre, molla tutto quello che sta facendo e corre – da lui – a prepararsi.

Va in camera da letto, apre il terzo cassettone che utilizza come armadio e prende il completo che si era auto regalata per il proprio compleanno: semplice ma di pizzo nero, effetto vedo e non vedo.

Si spoglia con fretta, via il maglioncino, via la cannoniera, via il reggiseno bianco, quello di tutti i giorni. Si guarda allo specchio mentre indossa gli slip della stessa fantasia del pezzo di sopra.

Probabilmente neanche ci farà caso, pensa, rindossando i leggings. È pronta.

Dieci, quindici minuti ed è già lì che bussa alla sua porta e Zayn apre, la spalanca con quel sorriso appena accennato sulle labbra: prende il polso di Lyn, se la tira come sempre verso di sé e la bacia con trasporto.

«Sbrigati ..» ansima sul suo collo, sentendo le sue mani dappertutto. Le piace ciò che riesce a farle provare.

«Mmh

La sta accontentando, la sta spogliando con gli occhi e con le mani, con estrema velocità. Ma poi rallenta, Zayn deve rallentare perché quel pizzo nero che lascia intravedere qualcosa oltre quella pallida pelle ha bisogno di essere contemplato per bene.

«Volevo andare di sopra ma ..» cazzo, l'hai voluto tu!

Troppo: con quel reggiseno addosso, Lyn, è quasi troppo anche per lui.

«Va bene qui.» gli sussurra sulle labbra, accarezzandogli gli zigomi squadrati.

Zayn cerca la sua bocca e poi ci pensa la lingua a farle capire quanto gli piace ciò che sta toccando – la mandibola, il collo martoriato dal succhiotto di due giorni fa, la scollatura del seno quasi del tutto scoperto, il fianco nudo, la linea del fondo schiena – .


Si sta bene nel silenzio. E per una volta, anche Zayn ne è d'accordo.

Allontana la sigaretta dalla bocca, togliendo i capelli di Lyn dal suo fianco: gli solleticano la pelle, creandogli quasi quel senso di prurito che tanto lo fa incazzare.

Si è addormentata su di lui, come non lo sa!, vista la posizione del tutto scomoda in cui sono sdraiati e lo spazio limitato che offre il piccolo divano. Forse era semplicemente stanca.

È quello che crede, che vuole credere.

Ma forse, forse, Lyn è caduta nelle braccia di Morfeo per il calore che emana il corpo nudo che l'aveva fatta sua per ben due volte. O per le carezze, quei movimenti quasi impercettibili lasciati sulla sua schiena scoperta. O per le gambe aggrovigliate attorno alle sue, che non l'hanno mai lasciata andare mentre lo facevano. Per non parlare del respiro che sentiva infrangersi contro il suo collo, e il profumo della sua pelle, le sue mani.

Forse si era addormentata perché lui aveva cominciato a canticchiare uno strano motivo che da giorni non gli usciva dalla testa.

Messed around until we found the one thing we said could never end, if we die I'm not allowed to talk about it but I gotta tell you ..

Ed è bello, cavolo, stare così.

Stretti, stesi quasi l'uno sopra l'altro per il poco spazio rimasto.

Pelle contro pelle, senza alcuna barriera tra loro.

Stremati, soddisfatti, liberi.

«Magari per la prossima volta me li taglio.» borbotta, Lyn, coprendo con il proprio palmo il cuore nero tatuato sul suo fianco destro.

«Fa' come vuoi.» lo facciamo lo stesso, tanto, con o senza capelli.

Zayn si alza, spegne la sigaretta nel portacenere che ha appoggiato prima a terra e la fa stendere sui cuscini, mentre lui ammira ciò che ormai è ben impresso nei suoi occhi.

Lyn allunga il braccio verso di lui. Promettimelo.

Allora si riabbassa, le bacia il ventre, il costato, fino ad arrivare alla morbidezza di un seno, che sfiora delicatamente con la lingua.

«Quando devi ripartire?» gli chiede, immergendo le dita nei suoi capelli folti.

Si guardano negli occhi.

Zayn abbraccia la vita di Lyn, la circonda, la stringe, e le si appoggia addosso, chiudendo gli occhi e facendosi prendere cura da lei.

Dimmelo.

Dai.

The Only Easy Day Was YesterdayWhere stories live. Discover now