First times

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18 maggio

Zayn la prende in braccio: i suoi muscoli la reggono da sotto le ginocchia mentre i tatuaggi sull'avambraccio le circondano la schiena, sollevandola dai cuscini del divano. La coperta scivola a terra, mostrandogli quel pancino che vorrebbe tanto imparare a guardare bene, per ore e ore, ma che ancora non si fida del tutto a fare.

Inizia a salire le scale, incontrandosi a metà strada con sua sorella che, nel vederli insieme, sorride spontaneamente a quel gesto non poco cavalleresco. Lui grugnisce.

«Quel cazzo di divano è scomodo.» mormora Zayn, quasi a volersi giustificare.

Non guardarmi in quel modo.

.. Come se non l'avesse mai tenuta fra le sue braccia!, l'ha pur sempre messa incinta, cazzo!

«Hai fatto bene, ha bisogno di riposare.»

È esattamente così che ti devi comportare con lei.

Cecilia si fa da parte, lasciandolo passare per portare una Lyn addormentata su un letto molto più comodo.

Una volta arrivato in camera chiude la porta con un piede, appoggiandola poi sul materasso. La vede muoversi, mentre cerca nel sonno la coperta lungo il suo corpo: allora lui le alza la trapunta, portandogliela fino alle sue spalle.

Rimane più del previsto con lo sguardo su di lei, rendendosi conto subito dopo di quanto, prima d'ora, non avesse mai speso troppo tempo per guardarla veramente. O forse non ce ne è mai stata occasione: anche perché, a dire il vero, non credeva che potesse essere tanto più bella di quanto lo era invece quando non indossava alcun tipo di vestito.

Hanno dormito insieme poche volte, le dita di una mano bastano e avanzano per contarle. E certo, sempre se per "dormire" si intendeva quell'oretta scarsa di riposo a cui dopo i giochi riprendevano a iniziare ..

Non l'ha neanche mai vista così vestita. O mai così tante volte nello stesso giorno, alla mattina, nel pomeriggio o alla sera. Che stranezza. È tutto così ancora nuovo, inusuale.

Zayn lascia perdere quei pensieri che non lo portano da nessuna parte, sfortunatamente. Adocchia il pacchetto di sigarette sulla mensola – lasciato lì da una vita, ormai – , lo apre, se ne porta una alle labbra e l'accende, iniziando a fumare.

Rimane immobile con il braccio a mezz'aria quando si ricorda delle parole di sua sorella: Cecilia glielo ha detto di non farlo, in presenza di Lyn. «Magari fa male al bambino!» , ha detto. Ma che ne sa, lei?

Scaccia anche questo pensiero – si dimentica di tutto – . Si fa qualche tiro.

Dopo metterà le cose a posto. Dopo.


Lyn cerca di fare in fretta, ma evidentemente non riesce nel suo intento perché due braccia tatuate la fermano sulla soglia della cucina. Vorrebbe sprofondare dalla vergogna.

«Ferma.»

Le viene subito la pelle d'oca.

Zayn le prende per l'orlo della felpa e la tira verso di sé, abbracciandola – più o meno – come ha fatto con sua sorella non appena l'ha vista all'aeroporto, giorni prima. La sigaretta ha fatto il suo effetto e ha rilassato i suoi nervi tesi. Meglio così.

Lyn rimane rigida, chiude gli occhi e si fa piccola piccola, incurvando poi le spalle.

Non lo sfiora nemmeno, non di sua spontanea volontà.

Non possono continuare così. Vivere in questo modo è .. Snervante, e per il bambino tutto questo stress mascherato dal silenzio e dall'indifferenza non fa affatto bene. Devono ricominciare, questa volta per davvero, questa volta sul serio, perché è l'ultima opportunità su cui possono contare. Altrimenti è finita.

The Only Easy Day Was YesterdayWhere stories live. Discover now