Not Again

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23 aprile

«Devi farlo tu, per adesso.»

Lei sorride nel vedere quell'espressione preoccupata sul suo viso.

«Cecilia, cazzo, hai capito?!» sbraita lanciando la divisa sul letto.

«Sì, vai tranquillo.»

Sospira, serrando la mascella. Tranquillo, sì, certo. Come no!

«Okay.»

Si guardano per un minuto e si dicono tutto quello che si devono dire, stando semplicemente in silenzio. Comunicano così, in un modo tutto loro.

Il primo a distogliere lo sguardo fra i due è Zayn, che ritorna verso l'armadio a prendere una pila di magliette nere per poi appoggiarle sul letto disfatto. Fa la stessa cosa con i boxer, i calzini e i pantaloni dalla fantasia militare, dopo aver aperto il borsone e disposto tutti i vestiti al suo interno.

«Ce, mi raccomando.»

Lei annuisce, distogliendo lo sguardo dalla sacca sulle lenzuola. Un nodo in gola non le permette di rassicurarlo come vorrebbe: di dirgli che ci sarà lei a farle compagnia, che non la lascerà mai sola, che se avrà bisogno di qualcuno sarà lei quella a starle vicino.

«Cosa farai dopo?»

«Dopo quando?!»

«Dopo questa ultima missione, Zayn.»

Zayn smette di trafficare con le cerniere. Inutile dirle che non ci ha ancora pensato, che fino ad ora l'unico pensiero fisso nella sua testa è stato solo quello di diventare padre.

«Non ho mai detto che fosse l'ultima.» precisa.

Cecilia aggrotta le sopracciglia.

«Beh, ma chiederai dei permessi dopo, o no?»

Lo vede alzare le spalle.

«Perché?»

«Come perché? Quando Evelyn starà male o sarà a due passi dal partorire prenderai l'aereo e volerai da lei, voglio ben sperare!»

Non è mai ritornato a casa solo per lei e questo, in un certo senso, lo spaventa.

«Se sarà necessario ..»

«Avevi detto che lo volevi anch–»

«Infatti.» la interrompe bruscamente.

Voglio il bambino, voglio il bambino, voglio quel cazzo di bambino! Zayn pensa che più se lo ripete in testa e più la cosa gli sarebbe sembrata giusta, naturale. È così che deve andare.

«Non puoi lasciarla da sola ad affrontare tutto.»

Lui non vuole lasciarla sola ed è per questo che si incazza subito, non appena sente quelle parole appena sussurrate. Lo sa benissimo che si sta comportando da egoista e da stronzo, nei confronti di Lyn, ma ha bisogno di mantenere le distanze almeno per un po'. Non vuole rovinare tutto già in partenza. Non può farle vedere come è lui in realtà, altrimenti se ne andrebbe ancor prima di lasciargli l'opportunità di poter cambiare.

Perché, si può cambiare per un'altra persona, vero?

Ma tutto questo non significa lasciarla da sola. Quello mai.

«Non li lascerò mai da soli. Cerca di farglielo capire quando starò via.» e chiude la borsa, buttandola per terra. È così strano parlare al plurale ..

.

Si leva la canottiera che sta indossando per mettersi la camicia verdastra, sentendo gli occhi di sua sorella sulla schiena. La sente tossire, probabilmente per catturare la sua attenzione.

The Only Easy Day Was YesterdayWhere stories live. Discover now