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20 maggio

«Che leggi?»

Quasi la fa sobbalzare dallo spavento.

«Me lo ha dato Cecilia.» risponde Lyn, mostrandogli la copertina del libro.

"Il libro dei nomi", legge silenziosamente Zayn, sedendosi sul gradino vicino a lei.

«Ah.» mormora.

Non c'è ancora tempo, per scegliere il nome?

«Mmh.» annuisce lei, senza sapere che altro dire, continuando a sfogliare le pagine piene zeppe di nomi e dei loro più bizzarri significati.

«E quindi? Hai già trovato qualcosa o ..»

«No, sto solo sfogliando. Tu hai qualche idea?»

Zayn si massaggia la nuca, un po' spiazzato da quella domanda.

«No.» risponde secco.

Non si è mai immaginato che nome avrebbe dato a suo figlio, barra figlia. Non era nemmeno sicuro che sarebbe diventato padre, se non forse in futuro lontano – molto lontano – , per non parlare soprattutto del trovare quella giusta con la quale fare questo grande passo.

Forse si era immaginato zio, babysitter dei bambini di Cecilia, quello sì, ma di certo non avrebbe mai pensato che lui sarebbe stato il primo, fra i due, a diventare genitore.

«Beh, c'è ancora tempo, non dobbiamo pensarci per forza adesso.» e Lyn fa spallucce, sorridendo leggermente.

Aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre: c'è ancora una marea di tempo.

«Ti lascio campo libero, tanto. Puoi scegliere quello che vuoi.» le risponde lui, come se fosse una cosa quasi ovvia.

Lyn alza gli occhi dalle pagine del libro. Non avevano detto che ci provavano? Che si sarebbero impegnati per farla funzionare?

Ha come la sensazione che se ne stia lavando le mani.

«No, perché? Possiamo accordarci, dai.» lo sprona, stringendosi nelle spalle.

Lo vede scuotere la testa.

«Fai tu, è meglio.»

Lei continua a guardarlo, per poi riportare l'attenzione sul libro aperto sulle ginocchia. La voglia di continuare a leggere nuovi nomi è sparita, così come la tranquillità e l'equilibro che da due giorni avevano trovato.

È un continuo scendere e risalire, tra loro.

«Come vuoi.» sussurra.

Zayn capisce di aver appena detto una cazzata. Merda.

Non si è fatto capire.

È più difficile del previsto, cercare di costruire un rapporto. Se ne rende perfettamente conto.

«Lyn, non è perché non ne abbia voglia o .. O che non mi importi, no. In queste cose non ci so fare, lo sai. Andrà bene qualunque cosa sceglierai, davvero.» prova ad aggiustare il tiro.

Ma cosa ci vuole per scegliere un nome? Per esprimere il suo parere? Per dire "si è bello" oppure "no, non mi piace!".

«Okay ..» non preoccuparti, non importa.

Zayn sbuffa, mentre il bisogno di nicotina si fa improvvisamente sentire. Cerca nella tasca dei pantaloncini il pacchetto di sigarette, senza però trovarlo. Fa per alzarsi per andarlo a prendere in casa, ma Lyn riprende la parola.

The Only Easy Day Was YesterdayWhere stories live. Discover now