Ginevra aprì gli occhi intorno le sei del pomeriggio, stirandosi e abbracciando il busto nudo di Ignazio.
- Ben svegliata. - la salutò lui con un sorriso, baciandola sulla valle fra i seni.
- Igna...- mormorò la ragazza accarezzandogli i capelli.
Questi la fissò con aria crucciata, domandandosi perché lo avesse interrotto.
- Dovremmo alzarci, non credi? -
- E per quale motivo? - ribatté lui malizioso.
- Devo tornare a casa. -
- Resta a cena. - la pregò Ignazio baciandola nello stesso punto.
- Va bene, ma devo avvertire. Puoi passarmi il telefono? -
- Certo. - disse allungando il braccio verso il comodino.
Proprio in quel momento, si illuminò lo schermo, e l'apparecchio cominciò a squillare.
- Tieni, è Caterina. -
Ginevra si stupì della chiamata e rispose:
- Cate! Dimmi. -
- Come va tesoro? -
Era a conoscenza di quel che era accaduto fra lei ed Ignazio, e l'aveva praticamente coccolata tutti i giorni assieme a Francesca.
- Bene, grazie. Tu? -
- Non c'è male. Sei allegra...che è successo? -
- Ehm...è una storia lunga. - iniziò lei. - Appena ci vediamo ti racconto. -
- Oddio, avete fatto pace?! -
- Sì...dai, smetti. - disse rivolgendosi ad Ignazio, le cui dita si erano fatte strada nella sua parte più segreta.
- Come? Con chi parli? - domandò Caterina confusa.
Ginevra divenne rossa come un peperone, imbarazzata dalla situazione.
- Aspetta, ma siete insieme? Gin, ti ho disturbata, scusa! -
Il ragazzo le rubò il cellulare con le mano libera, prendendo la parola.
- Ciao Caterina! Ti andrebbe di venire a mangiare qui stasera? -
- Non so...-
- E dai, non puoi mancare! C'è Gianluca. -
- E allora? - domandò lei facendo finta di niente.
- A chi vuoi darla a bere? Il vecchio Ignazio ha capito tutto! Mi raccomando, vestiti sobria, altrimenti potrebbe saltarti addosso! - le raccomandò in tono allusivo.
- Cate, lascialo perdere! - intervenne Ginevra alzando la voce affinché la sentisse. - Comunque, dai, ci faremo compagnia! -
- E va bene. A che ora? -
- Alle otto. E ora, se non ti dispiace, io e la tua amica abbiamo un conto in sospeso. -
Caterina scoppiò a ridere e, dopo essersi fatta spiegare la strada, si congedò dai due ragazzi.
- Igna! - gridò tirandogli una botta sulla spalla. - Sei veramente un pervertito! -
- Ormai è tardi per tirarsi indietro, avresti dovuto pensarci prima bellezza... -
- E chi ti dice che voglia? -
L'altro fece un mezzo sorriso, divenendo tremendamente sexy.
- Ho le prove proprio qui. - disse abbassando gli occhi.
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I hope you'll never forget me
FanfictionGinevra, una ragazza di ventuno anni, si trasferisce coi genitori a Palermo, dove il fortunato ritrovamento di un suo vecchio amico, la porterà a conoscere Ignazio, siciliano doc con la passione per la musica. Nonostante cerchi di sfuggire ai suoi...