Capitolo 2

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-Isabelle è pronta la colazione non fare tardi anche oggi- Mia mamma è puntuale come un orologio svizzero. Oggi mi sento di ottimo umore le riprese non ci sono e io sto al settimo cielo, passerò la giornata con Alex. Il mio cuore batte forte al solo pronunciare il suo nome. Scosto le coperte aprendo l'armadio, mia mamma non lo sa ma ho una sua foto nascosta tra i vestiti. Ok potrebbe essere da fan tenere una foto del proprio idolo in camera ma io non sono una sua fan, io conosco Alexander è mi sono innamorata di lui per com'è non per aver visto un suo film o averlo scoperto per caso su internet. A questa foto ci tengo molto, l'ho scattata  un giorno sul set lui parlava con Jack e Josh, era spensierato e rideva e io ho semplicemente colto l'occasione al volo.

"Bzz bzz..." E il mio telefono.

"Ciao Bells, tra un ora passo a prenderti, ci vediamo tra poco. Baci Alex."

Sicuramente ho gli occhi che mi brillano. Mi preparo niente di troppo vistoso altrimenti penserà che voglio provarci, beh il mio intento sarebbe quello ma non voglio apparire una facile. In cucina c'è mia mamma che prepara crepes.

-Isabelle stai uscendo?-
-Si, faccio un giro con i miei amici torno per cena-
-Li conosco questi amici?- Quando fa queste domande devo pensare bene a cosa rispondere.
-Ma si infondo sono i ragazzi del mio film-
-Ah capito ok allora puoi uscire- Fa tutta la felice quando invece sotto, sotto cerca di farmi parlare e capire con chi esco.
-Si mamma ma sarei uscita comunque- Dico io sorridendo.
-Mh, stai attenta e non fare tardi-
-Mamma non sono più una bambina, ti prego- Congiungo le mani. -Ok, ok lo so che sei cresciuta ma per me sei ancora la mia piccola Isa-

-Vado- Rispondo io ridendo.

Mia mamma alle volte è opprimente voglio dire ogni figlia ha i suoi segreti, le sue cose che non può confidarle alla mamma perché non sempre capisce. Se io dicessi alla mia che mi sono innamorata di un mio collega andrebbe su tutte le furie. Primo perché ci lavoro assieme, secondo perché è più grande di me e terzo mi considera una bambina, per lei ho ancora dieci anni. Ma io non mi sento così, ho bisogno dei miei spazi, non voglio farla soffrire ma non posso raccontarle tutto, è la mia vita. Cammino lungo il marciapiede quando sento un clacson alle mie spalle, mi giro e c'è lui, il mio Alex...beh non ancora mio ma presto sono sicura che lo sarà.

-Bells salta su- Accosta venendo ad abbracciarmi.
-Ciao Alexander, come va?- Cerco di restare calma ma è difficile in sua presenza.
-Molto bene, oggi ti porto in un posto fantastico, l'ho scoperto da poco mentre facevo jogging- Sorride e già mi sento le gambe molli come se le mie ossa mi avessero abbandonata.
-Tu corri?- Esclamo come se la cosa non fosse ovvia, insomma per avere un fisico così muscoloso deve per forza fare sport.
-Si, lo faccio da qualche settimana, dovresti provarci- Mi guarda per un attimo –Se ti va qualche volta potremmo correre insieme. 
–Sarebbe bello- Mi limito a dire.
–Va bene, siamo arrivati- Dice parcheggiando.

Il posto in cui ci troviamo è un parco ma non uno qualsiasi o come quelli comunali. C'è un grande lago, i sentieri sono decorati da fiori di ogni tipo, gli alberi sono alti e robusti, è un posto perfetto per le coppiette. Sento la mano di Alex che stringe la mia, sorrido arrossendo forse troppo, non ho il coraggio di guardarlo in faccia ma ricambio la stretta.

-È bellissimo qui- Camminiamo vicini. -Isabelle io...- Ci spostiamo all'ombra di un albero infondo siamo sempre famosi e non possiamo farci vedere in determinati atteggiamenti, potrebbe esserci un paparazzo nascosto da qualche parte. Lui cerca di dirmi qualcosa.

-Bells mi piace stare con te, per me sei una persona fantastica. Sei solare e bellissima e da un po' mi sono accorto di provare qualcosa nei tuoi confronti. Ma forse non volevo ammetterlo a me stesso, ma tu mi piaci Isabelle...e anche tanto- L'ultima frase la sussurra ma io la sento comunque e sorrido all'idea che gli piaccio. Mi guarda intensamente poi lentamente avvicina il suo viso al mio, ho le spalle contro la quercia non posso muovermi. Le nostre labbra sono ad un soffio dal toccarsi quando delle gocce d'acqua ci colpiscono il viso. Alziamo entrambi il volto al cielo, sta cominciando a piovere. Alexander mi prende la mano e correndo usciamo dal parco lui cerca le chiavi io rido perché mentre le sta infilando nella serratura gli cadono dalle mani.

-Ehy non ridere- Dice una volta chiuso lo sportello, siamo entrambi un po' bagnati. Mi accarezza il viso e i capelli umidi.
–Cosa c'è?- Sorride –Ti imbarazzo così tanto?-
Gonfio un po' le guance riprendendo il solito colorito.
–Ma no che imbarazzare- Rido ma in realtà il mio cuore vorrebbe uscire dal petto tanto che batte.
–Allora se non ti imbarazzo possiamo tornare a poco fa prima che la pioggia ci interrompesse- Avvicina il suo naso al mio strofinandoli.
–Ho un vago ricordo di prima- Dico socchiudendo gli occhi per un istante.
–Allora bisogna rimediare- Fa per avvicinarsi lasciandomi un casto bacio sul collo, risale la guancia posandone altri, tanti piccoli baci fino ad arrivare alla bocca, uno schiocco.
–Ricordato niente?- Nella sua voce c'è malizia.
–Ancora no- Sto facendo la scema lo so, ma questo momento l'ho sognato molte volte. Le sue labbra si posano sulle mie, mi stringe in un abbraccio ricambiato, schiudo le labbra e lui sembra felice. Ci baciamo a lungo non mi importa se fuori diluvia o se faccio tardi a casa, non m'importa del cellulare che vibra da dieci minuti o della bugia che ho detto a mia madre. Non sono uscita con le amiche sono uscita con Alexander, e ci stiamo baciando nella sua macchina. Per questi venti minuti esistiamo solo io, Alex e questo bacio. Il resto per me non conta.

Innamorata del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora