Capitolo 19

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Da minuti interminabili, continuo a guardarmi allo specchio del bagno, sperando di trovare una qualche imperfezione nel trucco o nei vestiti.
O forse semplicemente sono un po' nervosa, lo ammetto.
Dopo mesi a fantasticarci su, a pensare a quale aspetto potesse avere o il tono della sua voce, finalmente oggi incontrerò mio fratello.
Che poi dirlo è una cosa...non so bene come specificarlo, quali parole usare. Fino a poco tempo fa eravamo solo io e Madeline, poi è arrivato Daniel. Penso di sentirmi felice. Non nascondo però, che qualche volta, ho dei dubbi.
Magari gli basta la sua famiglia, e forse non vorrà conoscermi e chissà, la mia vita è cambiata in un secondo.
Non sono pronta ad un rifiuto, spero almeno che lui accetti mamma. Per lei è importante, e il fatto di poterlo incontrare gli riempie il cuore di gioia.
Ho messo su dei jeans skinny, una semplice camicia di cotone e le converse. Eppure non mi piaccio. Se metto un vestito mi sembra troppo, non so non mi sento a mio agio. E in jeans, mi sembro una sciattona.
Ah, ma perché noi adolescenti ci facciamo tutti questi problemi esistenziali?!
Oggi mi sembra che ogni cosa che faccio mi risulta difficile, eppure non mi sono mai fatta problemi nel vestirmi.
Mamma sembra più tranquilla, o almeno se è il contrario, sa nasconderlo piuttosto bene. Torno in camera buttandomi di schiena sul letto.

-Il tuo cellulare straripa di sms. Dovresti rispondergli- Dice mamma passandomi il cellulare.
-Hai guardato?-
-Ero solo curiosa. Tu ti sei chiusa in bagno, e lui cinguettava-
-Non fa niente-Guardo il cell –Mi stupisco che chiami, dato che è stato lui a lasciarmi.
-I ragazzi dicono tante cose, che in realtà, non pensano assolutamente-
-Papà ti ha detto qualcosa che poi si è pentito di dire?-
-Non lui- Sospira mordendosi il labbro.
-Di chi parli allora?- Dico curiosa.
-Di Luke!-
-Ah, vuoi parlarne?-
-Lui mi venne a cercare Isabelle. Dopo avermi lasciata...lui tornò-
-Allora perché non siete tornati insieme?-
-Se lo avessimo fatto tu e tua sorella non sareste nate. –Mi guarda- Sicuramente avremmo avuto un altro figlio, ma non tu e tua sorella-
-Già. E tu non avresti sposato papà...-
-Ormai il passato è solo un ricordo, è inutile parlarne ancora. Piuttosto, pensi di uscire così?
-Sto male?-
-Ti ho messo dei vestiti puliti sul divano. Indossali, tra poco usciamo-
-Ok, grazie mamma-


[...]


Alexander Home

-Eccomi sono venuto appena ho potuto-

Un Jack affannato e un po' sudato, invade il salotto di casa Ludwig, trovando il suddetto amico spaparanzato sul divano.
Il biondo ha indosso una vecchia tuta, guarda disinteressato una partita di golf con sullo stomaco una ciotola di patatine. E sul tavolino due bottiglie di birra finite, e una ancora piena. Alex si accorge di Jack e del suo stato.

-Sembri leggermente stanco-
-Leggermente?!- Disse stizzito –Sono sudato da far schifo-
-Si, dovresti cambiarti. E poi, mi spieghi come sei entrato?
-Dalla finestra sul retro. Ma tu piuttosto, non stavi male?!-
-Dalla finestra sul retro?!- Disse Alex pensandoci –Quella in garage?-
-Si,ha importanza?-
-La prossima volta usa la porta- Disse il biondo con tono piatto –Sai, potresti trovarmi in atteggiamenti intimi. Non vorrei che tu ti scandalizzassi-

Jack ignorò le sue parole. –Sei stato tu a mandarmi un sms su Whatsapp dicendomi di venire subito. E dove ti trovo? Sul divano a poltrire-
-Pensavo che volevi farmi compagnia, e ti ho chiamato. Ho fatto male?-
-Hai scritto che stavi male, e che ti serviva aiuto. Ho pensato che conciato come sei, volevi farla finita.

Alex lo guarda incredulo tirandosi su a sedere.

-Sei impazzito per caso?-
-Scusa se ho pensato a te visto come stai messo in questo periodo-
-E come starei secondo te?- Alex andò verso la cucina seguito dall'amico.
-Come uno che è stato mollato, e si sfoga rimpinzandosi di patatine e birra. E poltrendo sul divano come un disoccupato in pensione-
-Bel quadretto. Ma io non sono così. E poi, tanto per la cronaca, sono stato io a lasciare lei-
-Ma perché?Non dicevi di amarla?
-Non so più cosa provo. Lei è la mia migliore amica oltre che ragazza. Magari per tutto questo tempo mi sono sbagliato, mi sono illuso-
-Di che cosa Alex?-
-Forse abbiamo corso troppo. Forse siamo solo destinati ad essere amici-
-Sei ubriaco? Ma ti rendi conto di quello che dici?-
-Ci ho pensato Jack. Quante volte abbiamo litigato e quante siamo stati felici?-
-In una relazione questo è normale. Cosa vorresti che fosse tutto rose e fiori? Io non ti riconosco più, Alexander-

Innamorata del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora