-Conan scendi che dobbiamo andare, è tardi!-
Non si sveglia manco se gli lancio una padella la mattina. Vedo spuntare il suo ciuffo ribelle dalle scale. Sbadiglia e tiene il toast bruciacchiato in bocca. Lo faceva sempre anche Shinichi quando la mattina passavo a chiamarlo e lo trovavo con le pantofole.
Senza accorgermene metto su un sorriso dolcissimo. L'ho detto, è un effetto che mi fa Conan.
-Perché sorridi in quel modo?-
-Mi hai ricordato Shinichi, nulla di particolare. Andiamo dai!-
Lo prendo per mano come sempre e lo porto con me. Ha il viso pieno di briciole. È buffo e metto su un sorrisetto.
-Ma Sonoko? Non viene?-
-Ha la febbre-
Oggi è pensieroso. Solitamente non parla molto per strada, ma oggi è proprio strano. Forse si vergogna perché gli dò la mano, magari sta crescendo. No dai, è ancora un bambino.
-Ran...-
-Che c'è?-
-Posso farti una domanda?-
-Ovvio-
-Tu vuoi bene a Shinichi?-
Perché questa domanda, Conan? Hai toccato un tasto non sai quanto dolente. È la domanda che cerco di non farmi mai io perché ho paura della risposta.
-Emh...io, beh certo che gli voglio bene piccolo. Lui è un mio amico e gli voglio bene come voglio bene a tutti gli altri-
-Ran, ma lui per te non è "tutti gli altri, vero? Vero, Ran?-
Odio la sua intelligenza e la sua perspicacia a volte. Non gli si può nascondere nulla.
-No, lui per me non è tutti gli altri e non gli voglio semplicemente bene. Ma questo lo sai già dal primo giorno che mi hai visto, giusto?-
Parlo velocemente per fargli capire che non voglio parlarne e per cambiare argomento, ma lui insiste.
-Si, ma sembri molto cambiata da quel giorno. I tuoi sentimenti sembrano molto cambiati-
A quanto pare oggi io e Conan andremo a scuola un po' più tardi del solito. È meglio che gli spieghi come stanno le cose. Mi fermo e mi inginocchio alla sua altezza per incrociare bene il suo sguardo.
-Ascoltami, per quanto io sia diventata dura e fredda con tutti e soprattutto quando parlo di lui, non è vero che i miei sentimenti verso di lui sono cambiati. Lo amo più della mia vita. Ma per il nostro bene è meglio che ognuno di noi si faccia la propria vita. Capisci adesso?-
-No, quello che dici non ha senso. Se, come dici tu, vi farete delle vite separate, non farete altro che soffrire di più. Lui ti ama Ran, ti ama e mi ha detto di darti una cosa per dimostrartelo-
Conan esce un foglio di carta piegato e un po' stropicciato dalla tasca dei pantoloncini e me lo porge.
-L'ha scritta lui, leggila quando sei sola-
Shinichi che mi scrive una lettera? In che pianeta siamo? Beh...la metto dentro la cartella e porgo la mia mano a Conan.
- E va bene, adesso andiamo-
Per tutta la strada non apriamo bocca e ci salutiamo davanti scuola.
Sicuramente non riuscirò ad entrare in tempo quindi decido di entrare a seconda ora.
Vado a sedermi fuori da scuola ed esco la lettera dalla cartella. Non so se aprirla o no. Qui dentro potrebbe esserci un suo addio oppure potrebbero esserci i suoi sentimenti.
Sono sicura di voler saper quello che c'è? Ma si dai, tanto non mi frega più nulla.
Apro il foglio osservando la scrittura di Shinichi. È sempre stato molto ordinato a scrivere.
"Ran, non mi va di ritornare a quelle sere, a quei litigi. Ti prego scusami se parlando ti ho fatto male, voglio soltanto immaginarci in quei piccoli corpi, in quei bambini felici che si volevano bene. E riparto da qui, da un ricordo, da un brivido. Questi incancellabili frammenti di emozioni sono vita per me, aria. Quando ti vedo ridere mi sembra facile capire che sei unica. Quante notti spese per immaginarmi insieme a te. Diventa un brivido sognarti qui vicino a me. Sei la favola che vorrei vivere e rivivere. Ripensavo a quel bacio che mi ha lasciato un'impronta profonda nel cuore. Non sai quanto ti vorrei, se potrei venderei anche l'anima. Vorrei lasciarti andare, vorrei dimenticarti e permetterti di crearti una vita ma non ci riesco, perdonami. Scusa se non mi basterà un bacio, se mi fermerò per riprendere fiato, se non sarò forte, se ti abbandonerò ancora ma cerca di capire. Sembrano parole scontate, giusto? So che ti sembrarà impossibile che io ti abbia scritto una lettera, ma avevo bisogno di dirti tutto. Scusami se ho preferito scriverlo che dirtelo ma non è facile dirti che sei diventata il senso di ogni mio giorno, momento.
Ti amo, Ran.
Tuo Shinichi"È riuscito a farmi piangere. Bravo genio. E adesso? Ho capito che mi ama veramente, ma questo lo sapevo già. Però è vero. Dimenticare chi mi fa sorridere, chi mi fa battere il cuore, chi mi fa piangere per ore intere.
Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c'è un semplice "ciao". Ci sono persone che nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita, mi hanno insegnato a vivere. Mi hanno insegnato ad essere quella che sono e non so se è una cosa positiva.
Non posso dimenticarlo, non voglio farlo. Resta comunque il fatto che lui non è mai con me e non so mai dove si trova. Io lo voglio vicino ogni giorno della mia vita. Infondo non sono cambiata così tanto e me ne rendo conto solo adesso.
Adesso è meglio entrare a scuola. La seconda ora è appena suonata. Nei corridoi della scuola i ragazzi cambiano i libri sistemandoli negli armadietti.
Ripiego la lettera e....Aih! Qualcuno mi è venuto a sbattere addosso. Probabilmente due anni fa gli avrei chiesto scusa io, ma adesso lo uccido.
-Guarda dove metti i piedi! Non hai gli occhi?!-
Mi sento il sedere distrutto. Alzo gli occhi per vedere chi ho davanti: un ragazzo biondo con gli occhi castani mi porge la mano per aiutare ad alzarmi.
Ovviamente io non l'accetto e mi tiro sù da sola. Sto tipo mi sta già antipatico.
-Emh....scusami è stata colpa mia. Piacere, Haru-
-Ovvio che è stata colpa tua! Beh...io sono Ran, adesso ciao-
Angolo autrice
Beh...chi sarà questo Haru? Fa parte dei buoni? Ran riuscirà a perdonare Shinichi?
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~Quel Che Ero~
FanfictionTroppo tempo, troppi anni, troppi pianti, troppi singhiozzi, troppo dolore, troppa sofferenza, troppa distanza da lui, troppo di tutto. Un troppo che ha portato Ran a diventare una persona totalmente differente dalla ragazza dolce e gentile che era...