Capitolo 21

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Ho paura, paura da non reggere. per quanto Shinichi non lo voglia fare notare, anche lui è spaventato. E lo è perché si tratta di me. Non vuole che mi succeda qualcosa. Ma neanche io voglio vederlo in pericolo a causa mia. Anche Haru è finito in mezzo a questa storia solo per me. Forse l'unica ad essere punita dovrei essere io. Lui vuole uccidere me. Se lo accontenterò forse lascerà andare via Shinichi e Haru. Se loro saranno feriti a causa mia non potrò più vivere senza rimorsi. Senza Shinichi io non posso più vivere. Mi giro a guardarlo: i suoi occhi non mi guardano, ma sono concentrati sulla pistola che ho puntata nella schiena.

Nei suoi occhi vedo i nostri ricordi: all'asilo e rivedo il suo sorriso, quando giocavamo insieme da bambini e andavamo a trovare il dottor Agasa. Ricordo la cena al lume di candela dopo tanto tempo che non lo vedevo. Ricordo anche quel giorno a Londra, e il giorno in cui pensavo avesse perso la memoria, invece non era lui. Ricordo me che gli stringo la mano, non volevo lasciarlo andare. Poi buio, per due anni solamente buio. Non ho sentito la sua voce, non ho avuto le sue carezze. Ma mi torna in mente quel bambino troppo intelligente per la sua età, con gli occhiali enormi sul naso e il papillon rosso. Quando penso a lui non riesco a provare rabbia anche dopo tutte le bugie. Sono stata arrabbiata e avevo deciso di non perdonarlo, ma non era quello che volevo veramente.

Continuo a fissarlo finché non nota i miei occhi puntati su di lui. Stringe gli occhi cercando di capire quello che sto pensando. Gli sorrido strizzando gli occhi e facendo uscire delle goccioline che mi inumidiscono le ciglia a tal punto da farle brillare. Continua a guardarmi senza capire ciò che mi passa per la mente, senza intuire quello che sto per fare. Con le labbra gli mimo qualcosa che lui sembra capire. Spalanca lo sguardoz ma non gli do il tempo di fare nulla. Mi giro riuscendo a dare un calcio e a far cadere il rapitore. Lui si mette a sedere e mi punta la pistola. Guardo Shinichi un'ultima volta. So di morire per lui. Chiudo gli occhi per non vedere il proiettile partire dalla canna della pistola.

-Ran!! No!!-

Sento il colpo partire dalla pistola. Non sento né dolore né nulla. Apro gli occhi e trovo Shinichi davanti a me. Lo guardo e noto sconvolta che ha una grossa macchia di sangue sulla camicia all'altezza della spalla destra. Guardo il criminale che non si muove da terra poichè Haru gli tiene puntata addosso la pistola che poco prima aveva in mano Shinichi, mentre la pistola del rapitore ce l'ha Shin nella mani. Deve avergliela levata quando si è messo davanti.

-Shinichi, perché l'hai fatto?-

-Tranquilla, non è nulla. Mi ha sfiorato la spalla. Ran, non devi mai più fare una cosa del genere, chiaro?-

Gli do un bacio sulla fronte e lo aiuto ad alzarsi da terra. Haru prende il criminale da terra e lo porta fuori seguito da noi. Chiamiamo la polizia e un'ambulanza. L'ispettore Megure non perde tempo ad arrivare col resto della squadra.

-Ran, arrivo subito-

Shinichi si allontana e va dietro alla casa in cui ci troviamo. Nel frattempo mi si avvicina Haru. Ancora non gli ho detto nulla.

-Amore mio, tutto apposto?-

Si avvicina e mi abbraccia. Mi sento sporca, è sbagliato. È meglio se vado a chiamare Shinichi. È giusto dire ad Haru la verità, però voglio il suo appoggio.

-Un attimo Haru, devo chiamare Shinichi-

Mi guarda incuriosito, ma mi lascia andare sorridendomi e dicendomi di fare in fretta.

Quando mi allontano lancio un sospiro di sollievo e giro l'angolo della casa per andare da Shinichi.
Ed è lì che vedo una ragazza dai capelli rossi che lo bacia. Mi sento morire dentro alla visione di quella scena e scoppio a piangere.
Scappo fra le braccia di Haru che senza capire nulla mi inizia ad accarezzare i capelli. Senza chiedere spiegazioni mi abbraccia fino alla macchina su cui mi fa salire. Mi porta a casa e sale in camera con me. Mi sistema il letto e mi fa infilare sotto le coperte.

-Va tutto bene adesso?-

-Grazie-

Mi sorride. Guardo i suoi occhi e vedo l'amore che prova per me. È arrivato a tal punto da seguirmi oggi per salvarmi. Lui merita il mio amore, tutto quello che ho.

-Haru...-

-Si?-

-Ti amo-

Ho detto queste parole di fretta per paura di pentirmene. Anche se per ora non sono vere al cento per cento, sono sicura che lo diventeranno.

-Anch'io-

Mi bacia, resta qualche altro minuto con me per assicurarsi che stia tranquilla e poi va via.

E adesso posso lasciare andare tutte le lacrime che ho trattenuto. È stata la giornata peggiore della mia vita.

Oggi, la promessa che ci siamo fatti dodici anni fa, si è completamente distrutta. La cosa peggiore è stata riconoscere quella ragazza. Sono sicura fosse Ai, le somigliava tantissimo. Però lui aveva detto di amarmi. Ma loro hanno avuto una storia molto simile gli ultimi due anni che li avrà fatti avvicinare in questo modo ed io non posso farci nulla. Quando rivedo quella scena nella mia mente mi sento male. Ed io non posso farci proprio nulla.
Adesso posso solo provare a dimenticarlo. Ci devo riuscire! Per il mio bene devo farlo!

~Quel Che Ero~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora