Capitolo 15

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Scendiamo dall'auto a braccetto sorridenti. Haru mi fa entrare in un locale abbastanza sofisticato e credo anche molto costoso. Sicuramente Sonoko avrà insistito per pagare tutto. Quando entro trovo tutti infondo alla sala che mi gridano sorpresa. Kazuha invece scoppia a ridere e il motivo è ovvio.

Anche se lo sapevo già mi emoziono comunque perché il loro affetto è qualcosa di speciale per me, troppo.

Ci sono tutti, non manca nessuno. Corrono ad abbracciarmi e a farmi gli auguri. Il locale stasera sarà solamente nostro. Ci mettiamo tutti a sedere in un tavolo lunghissimo. C'è chi parla di casi come Heiji e Megure e chi, come me e le altre ragazze, parla di moda e vestiti nuovi.
I camerieri sono molto gentili e ci portano le porzioni senza farci mancare nulla.

-Vorrei fare un brindisi a Ran, che tu possa vivere sempre felice e contenta-

Haru propone un brindisi a me e tutti si alzano con i bicchieri pieni di champagne. Anche i miei genitori si emozionano. Nessuno sa quello che è successo tra me ed Haru, ma è stata una cosa voluta, quindi la dirò fra poco.
Lui si è anche seduto vicino a me mentre la sedia accanto alla mia sinistra è vuota, ne è avanzata una.
Iniziamo a mangiare e ci divertiamo molto. Finita la cena Sonoko sbatte un coltellino sul bicchiere di cristallo per attirare l'attenzione.

-Ran, ecco il nostro regalo per te-

Mi giro intorno per cercare di capire qual è il regalo. Sento partire la musica di un violino. È una melodia che non ho mai sentito. Mi irrigidisco un attimo e Haru se ne accorge subito. Guardo le facce di tutti che mi osservano soddisfatti.

Solo una persona suona il violino in questo modo, solamente Shinichi.

Mi alzo dalla sedia e cerco di capire da dove proviene il suono del violino. Poi lo vedo, esattamente dove ho trovato gli altri appena entrata. È lì, in tutto il suo splendore, con i suoi occhi color del cielo, il suo solito papion rosso e la sua musica che fa ballare gli angeli.

Solitamente Shinichi sta col l'uniforme scolastica, ma stasera ha lo smoking pure lui.

Posa il violino e mi si avvicina da dietro abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.

Quegli abbracci da dietro. Che fanno sussultare. Quegli abbracci da dietro inaspettati. Con le mani che cercano altre mani. E lui che arriva da dietro e mi sposta i capelli da un lato. E sento il suo respiro caldo sul mio collo. Quella voce, quelle parole sussurate all'orecchio. E quei brividi che scendono lenti lungo la curvatura della spina dorsale. E lui che mi respira, tutta.

-Auguri piccola-

Poi si siede accanto a me e finiamo la cena con una meravigliosa torta. Vedo tutti molto divertiti e tranquilli. Poi ci sono io che ho l'ansia fin sopra le punte dei capelli. Non mi sento a disagio perché c'è Shinichi, anche lui si sta divertendo. Solo che non voglio averlo vicino, non voglio ricordare a me stessa i sentimenti che provo per lui...anche se forse non li ho mai dimenticati.

Mi alzo e chiedo l'attenzione di tutti. Cala il silenzio e io prendo una lunga boccata d'aria, respiro per l'ultima volta il suo profumo.

-Beh vi devo presentare una persona che molti di voi non conoscono. Lui è Haru, il mio ragazzo-

Tutti continuano a stare in silenzio, nessuno parla o mi fa i complimenti. Solo mio padre prova a farmi le congratulazioni, ma mia madre gli da una gomitata. Vedo le espressioni sconcertate di tutti tranne quelle delle persone che ho accanto: Haru e Shinichi.

Guardo Haru che è sorpreso, ma molto felice. Si alza e mi mette una mano sulla spalla. Mi giro e gli sorrido.

Poi guardo Shinichi. I suoi occhi mostrano la solita apatia, ma stavolta sono persi nel vuoto. Non mi guardano. Non lo capisco, non riesco a riconoscere i sentimenti che sta provando. Non l'ho fatto per ferirlo, l'ho fatto per me, per dimenticarlo.

Sonoko vede la brutta aria che si è formata nella stanza e cerca di levare il disagio.

-Siamo felici per te Ran. Quindi continuamo?-

La festa continua. Tutti chiacchierano amabilmente, ma nessuno ha più la felicità di prima. Anche Shinichi sembra abbastanza tranquillo mentre parla con Heiji.
Chissà di cosa parlano di così interessante. Sicuramente di qualche caso intrigante. Mi avvicino e mi integro nel discorso.

-Ei ragazzi, di che parlate?-

Mi guardano come se hanno visto un fantasma. Heiji mi sorride, invece, Shinichi, diventa serio.

-Parlavamo del caso che Conan ha risolto un anno fa a Londra. Quel bambino è un genio, vero Ran?-

Abbasso gli occhi ripensando alle bugie di Shinichi e a quella dolorosa verità che mi ha uccisa. Sento arrivare le lacrime, ma le ricaccio giù. Shinichi se ne accorge subito.

-Heiji...lei sa la verità-

-Wow...vabbè vi lascio soli, eh?-

Heiji si allontana imbarazzato e nervoso. Restiamo noi due soli e ho paura degli argomenti che possano nascere. Per evitare faccio per andare via, ma mi ferma prendomi la mano. Mi giro a guardarlo per aspettare una sua parola, ma mi lascia andare e si allontana. Perché ha fatto così? Perché mi ha lasciata andare in questo modo? Sento qualcuno avvolgermi un braccio sulla spalla. Mi giro come a sperare sia lui, ma trovo Haru che mi sorride contento.

-Come va, tutto apposto Ran?-

-Cosa può andare male stasera? È tutto splendido-

-Tu lo sei-

Mi bacia e mi sorride. Lo faccio pure io e lo abbraccio tirandolo via di lì. Ci mettiamo a parlare con gli altri invitati. L'aria sembra essere tornata serena.

Kazuha, Masumi e Sonoko sono sedute insieme senza parlare. Hanno un volto piuttosto preoccupato. Mi allontano da Haru e mi avvicino a loro.

-Che avete voi tre? Dai alzatevi!-

-Nulla tranquilla, va tutto bene-

Sonoko si alza e porta le altre con se. Ho ancora come la strana sensazione che stiano cercando di evitarmi. Questa vita mi stressa, mi sento la testa sotto un peso enorme. Mi avvicino ad Haru e lo porto lontano dagli altri.

-Mi porti a casa? Non mi sento bene-

-Che succede?-

-Solo stanchezza, tranquillo-

~Quel Che Ero~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora