Gente che si diverte, musichette carine, coppiette che camminano mano nella mano. Due anni fa ero qui anche io a divertitmi in questo modo con una persona che era vita per me, e lo è tutt'ora. Tutto ha avuto inizio qui e tutto qui finirà...con la verità.
Io e Haru non entriamo nel parco divertimenti, ma ci fermiamo al botteghino per chiedere informazioni. Abbiamo deciso di chiedere alle forze dell'ordine che si occupano di questo luogo se quel giorno di due anni fa è successo qualcosa. Non possimo cercare noi le prove materiali perché dopo tutto questo tempo sarebbe inutile.
Ci dicono il punto in cui si trovano gli agenti e lo raggiungiamo. Non mi sento prontissima a scoprire tutto, ma non posso neanche continuare così tutta quanta la vita. Ho bisogno di scoprire cosa gli è successo. Ho bisogno di guardarlo in viso e rivedere la verità. Voglio sapere quanto grandi sono state le sue bugie.Troviamo un ragazzo con la divisa della polizia davanti ad un computer. Quando ci vede spuntare alza lo sguardo.
-Avete bisogno di qualcosa?-
Haru mi poggia una mano sulla spalla e mi dice di farmi coraggio sorridendomi. Sospiro prima di avvicinarmi, come se dovessi prendere l'ultima boccata d'aria prima della guerra. Sento che appena scoprirò tutto niente sarà più come prima.
-Scusi io ho bisogno di un'informazione. Due anni fa, nel mese di Aprile, è successo qualcosa che riguarda un ragazzo di diciassette anni?-
L'agente gira la sedia verso il computer e inizia a digitare qualcosa sulla tastiera e a cercare informazioni.
-Mh...no, l'unica cosa è un omicidio risolto da un ragazzo di quell'età nelle montagne russe. Non posso fare il nome del ragazzo per privacy, mi dispiace. Ad Aprile non è successo più niente, anzi, la stessa sera dell'omicidio c'è stato lo strano ritrovamento di un bambino. Nulla di più-
L'omicidio sulle montagne russe è quello risolto da Shinichi, lo ricordo ancora. Non c'è nulla di più che mi può aiutare. Il ritrovamento del bambino non centra nulla. No, un momento, Conan! E se quel bambino che fu trovato fosse Conan?
-Mi scusi, in che senso "strano ritrovamento" di un bambino?-
-Quella sera fu ritrovato un bambino con dei vestiti molto più grandi dei suoi che sosteneva di essere un ragazzo del liceo. Il bambino sparì poco dopo e non fu più ritrovato-
Shinichi non mi avrebbe mai detto una bugia così grande, sono sicura che quel bambino non era lui. Sento le lacrime arrivare e cerco di ricacciarle giù con la forza. Haru capisce che non riesco più a parlare e fa lui al mio posto.
-Un'ultima domanda, come erano i vestiti di quel ragazzino?-
Il poliziotto riguarda al computer cercando qualcosa e dal riflesso dei suoi occhiali capisco che ha aperto una foto.
-Dunque, giubbotto verde con cappuccio blu, felpa gialla e dei jeans chiari-
Erano i vestiti che aveva quel giorno! Non ci voglio credere, non è vero. Ho pianto per una persona che negli ultimi due anni è stata nella stanza accanto alla mia. Tutto mi sarei aspettata da lui tranne questo.
Non riesco a non piangere e Haru mi allontana da lì facendomi salire in macchina. Continuo a piangere senza fermarmi e lui mi guarda impotente. Alla fine decide di riportarmi a casa. Non sale sù con me perchè preferisce che io stia sola con lui.
Adesso voglio guardarlo negli occhi e voglio sapere cosa provo. Entro in salone e lo trovo davanti la tv con i videogiochi e le patatine accanto. Mi sente camminare e si gira a guardarmi.
-Ciao Ran, dove sei stata?-
-Sono andata a fare un giro con Haru a Tropical Land, quel posto in cui mi hai salvata quando ho perso la memoria, ricordi? Peccato che tu ci sia stato solo quella volta. Sai è molto bello come posto. Haru mi ha portato sotto le fontane che zampillano ad ogni ora, è stato dolce vero?-
Lo vedo bloccarsi per un attimo. Poi si riprende, mi fa un sorriso forzato e torna a giocare con i videogame. Se riesco a farlo arrabbiare forse mi dirà da solo la verità. Quando l'ho guardato negli occhi, appena entrata, ho provato la solita cosa: mi sono persa nei suoi occhi. Può essere che anche con tutto l'odio che ho nei suoi confronti, io, riesca ancora ad amarlo? Forse ha ragione Sonoko, forse siamo un puzzle da completare.
-Sai Conan, siccome ormai ti considero il mio fratellino, ti voglio dire una cosa: Haru mi piace molto, è carino, dolce e gentile ed è sempre presente. Tu saresti d'accordo a vederci insieme?-
Lo vedo stringere i pugni e agitarsi, però deve reggere la sua recita quindi non può permettersi di cedere alla gelosia. Voglio vedere fin dove regge.
-Non mi da fastidio Ran-
-Allora ti dico la verità: stiamo già insieme da una settimana...mi ha baciata la sera di San Valentino! Ed io che pensavo di dare il mio bacio più bello a Shinichi, invece, l'ho regalato ad Haru e ne sono felicissima-
Mi da fastidio mentirgli così, ma deve capire cosa significa. Devo ripagarlo con la stessa moneta, con lo stesso dolore.
Spegne la televisione e si alza da terra. Stringe ancora i pugni: è pieno di rabbia, lo percepisco sulla mia pelle. Adesso tocca al colpo finale.
-Come ci si sente ad essere ingannati in questo modo, come ci si sente a soffrire in questo modo, rispondimi...Shinichi!-
Si gira di scatto, mi guarda, entra nel panico. Cerca di dire qualcosa, di ritornare alla sua recita, ma sa che stavolta non ha via d'uscita.
-Sta zitto, non parlare. Ho le prove di quello che dico e non puoi dire più bugie adesso. La stessa sera in cui sei andato via lasciandomi lì, è stato ritrovato un bambino che sosteneva di essere un detective liceale...era vestito esattamente come te. Perchè l'hai fatto? Perchè ti sei preso gioco di me? Rispondimi...Shinichi-
Piango. Piango e non mi fermo. Le lacrime sono anche più amare del solito, sono più dure da reggere. Non pensavo di soffrire così tanto per una così grande bugia.
E la cosa più buffa? Che io lo amo ancora come il primo giorno ed è forse questa la cosa più brutta. Io lo amo e lui mi ha tradita.
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~Quel Che Ero~
FanfictionTroppo tempo, troppi anni, troppi pianti, troppi singhiozzi, troppo dolore, troppa sofferenza, troppa distanza da lui, troppo di tutto. Un troppo che ha portato Ran a diventare una persona totalmente differente dalla ragazza dolce e gentile che era...